Il presente elaborato ha l’obiettivo di analizzare la presenza di possibili deficit nello sviluppo dell’attenzione per gli stimoli sociali alla base dei Disturbi dello Spettro Autistico (ASD) e di fare maggiore chiarezza sulla loro natura. In particolare, si vuole indagare il carattere specifico o generale di queste carenze in bambini a rischio di sviluppare tali disturbi. Nel primo Capitolo si presenterà lo sviluppo dell’attenzione per gli stimoli sociali nella prima infanzia di bambini a sviluppo tipico, dimostrando che manifestazioni comportamentali di questo costrutto compaiono fin dalla nascita per poi evolversi durante il corso di tale fase di vita in concomitanza con molte altre competenze del bambino, specialmente nei domini sociale e comunicativo. Inoltre, si indaga il rapporto tra attenzione per gli stimoli sociali e attenzione per stimoli non sociali, mettendone in luce le simili forme nella loro evoluzione durante il periodo della prima infanzia e ponendo un interrogativo sulla loro possibile dissociabilità. Come comportamenti di attenzione verso stimoli sociali sono considerati tra i passi di un percorso di sviluppo tipico, così anomalie in tali manifestazioni comportamentali possono essere intese come primi segnali di uno sviluppo atipico e, in particolare, di insorgenza di un Disturbo dello Spettro Autistico. Quest’ultima l’ipotesi centrale per il secondo Capitolo, il quale intende indagare l’effettiva presenza di deficit nell’attenzione per gli stimoli sociali in questa popolazione clinica. Nello specifico, le teorie e le ricerche riportate permettono di meglio definirne la portata oltre che di identificarli come precursori precoci per lo spettro. Infine, l’obiettivo del terzo Capitolo è quello di analizzare il carattere specifico o generale dei deficit di attenzione riscontrati negli individui con una diagnosi di ASD. Calando le atipicità osservate all’interno del dibattito della dissociabilità tra attenzione per stimoli sociali e non, infatti, ci si chiede se questi deficit siano da ascrivere al solo dominio sociale o se siano generalizzabili anche a quello non sociale. Verranno quindi messi in luce i risultati di qualche studio rappresentativo a sostegno dell’una o dell’altra ipotesi che abbia come soggetti di studio bambini “a rischio” di sviluppare un Disturbo dello Spettro Autistico.
Lo sviluppo dell’attenzione per gli stimoli sociali e i suoi possibili deficit alla base dei Disturbi dello Spettro Autistico
VALENTE, ANNA
2022/2023
Abstract
Il presente elaborato ha l’obiettivo di analizzare la presenza di possibili deficit nello sviluppo dell’attenzione per gli stimoli sociali alla base dei Disturbi dello Spettro Autistico (ASD) e di fare maggiore chiarezza sulla loro natura. In particolare, si vuole indagare il carattere specifico o generale di queste carenze in bambini a rischio di sviluppare tali disturbi. Nel primo Capitolo si presenterà lo sviluppo dell’attenzione per gli stimoli sociali nella prima infanzia di bambini a sviluppo tipico, dimostrando che manifestazioni comportamentali di questo costrutto compaiono fin dalla nascita per poi evolversi durante il corso di tale fase di vita in concomitanza con molte altre competenze del bambino, specialmente nei domini sociale e comunicativo. Inoltre, si indaga il rapporto tra attenzione per gli stimoli sociali e attenzione per stimoli non sociali, mettendone in luce le simili forme nella loro evoluzione durante il periodo della prima infanzia e ponendo un interrogativo sulla loro possibile dissociabilità. Come comportamenti di attenzione verso stimoli sociali sono considerati tra i passi di un percorso di sviluppo tipico, così anomalie in tali manifestazioni comportamentali possono essere intese come primi segnali di uno sviluppo atipico e, in particolare, di insorgenza di un Disturbo dello Spettro Autistico. Quest’ultima l’ipotesi centrale per il secondo Capitolo, il quale intende indagare l’effettiva presenza di deficit nell’attenzione per gli stimoli sociali in questa popolazione clinica. Nello specifico, le teorie e le ricerche riportate permettono di meglio definirne la portata oltre che di identificarli come precursori precoci per lo spettro. Infine, l’obiettivo del terzo Capitolo è quello di analizzare il carattere specifico o generale dei deficit di attenzione riscontrati negli individui con una diagnosi di ASD. Calando le atipicità osservate all’interno del dibattito della dissociabilità tra attenzione per stimoli sociali e non, infatti, ci si chiede se questi deficit siano da ascrivere al solo dominio sociale o se siano generalizzabili anche a quello non sociale. Verranno quindi messi in luce i risultati di qualche studio rappresentativo a sostegno dell’una o dell’altra ipotesi che abbia come soggetti di studio bambini “a rischio” di sviluppare un Disturbo dello Spettro Autistico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/59829