Le Abilità Visuospaziali vengono definite come l’insieme di abilità cognitive utili a generare, memorizzare, ricordare e trasformare immagini visive e informazioni simboliche. Si tratta quindi di un insieme di competenze implicate nella modalità visiva di pensiero, e ricoprono un ruolo di vitale importanza nella vita di tutti i giorni, permettendoci di interagire con il mondo circostante in maniera funzionale, di muoverci efficacemente nello spazio e riformulare la realtà con riferimenti spaziali precisi. In contesti sportivi lo sviluppo di queste abilità è estremamente importante e ricopre un ruolo fondamentale nella realizzazione di un determinato gesto, nella sua rapidità, efficienza ed efficacia in situazioni complesse. Specialmente in contesti competitivi, possedere abilità visuospaziali raffinate fornisce uno strumento in più al proprio corpo per reagire in relazione ad uno spazio che cambia in continuazione. Di conseguenza, può portare alla creazione di vantaggi per sé e per eventuali compagni, anche se non è necessariamente vero che queste abilità portino ad un miglioramento tangibile della performance sportiva. È altresì vero però che l’uso e l’allenamento del proprio corpo in situazioni sportive favorisca lo sviluppo di abilità visuospaziali. È stato infatti dimostrato da molti studi come la relazione tra abilità fisiche e abilità cognitive sia un elemento di vitale importanza in attività competitive. Nella letteratura risulta però quasi del tutto tralasciato l’approfondimento degli effetti che la pallacanestro può avere sulle abilità visuospaziali, nonostante questa richieda un ampio ventaglio di abilità strettamente legate alla gestione e alla veloce elaborazione di informazioni visive e spaziali. Il seguente elaborato si pone quindi come obiettivo lo studio delle abilità visuospaziali in un campione di cestisti agonisti, facendo riferimento alla classificazione delle abilità visuospaziali e relativi test proposta da Uttal e colleghi (2013). Nello specifico si indagherà se vi sono differenze tra un gruppo di cestisti di età compresa tra i 18 e i 35 anni, con almeno 8 anni di pratica, che hanno preso parte attivamente ad almeno una stagione di campionato di promozione maschile, e un gruppo di controllo composto da persone che non praticano sport agonistico in maniera sistematica. Verrà verificata la presenza di differenze nelle quattro principali abilità visuospaziali individuate da Uttal e colleghi (2013). Si ipotizza che i cestisti mostrino maggiori abilità visuospaziali, in special modo per abilità estrinseche statiche ed estrinseche dinamiche, data la continua richiesta di stabilire relazioni spaziali e temporali tra il proprio corpo e altri giocatori e oggetti, sia in movimento che in situazioni di gioco fermo.

Studio della relazione tra il gioco del Basket e abilità visuospaziali

DANIEL, MATTEO
2022/2023

Abstract

Le Abilità Visuospaziali vengono definite come l’insieme di abilità cognitive utili a generare, memorizzare, ricordare e trasformare immagini visive e informazioni simboliche. Si tratta quindi di un insieme di competenze implicate nella modalità visiva di pensiero, e ricoprono un ruolo di vitale importanza nella vita di tutti i giorni, permettendoci di interagire con il mondo circostante in maniera funzionale, di muoverci efficacemente nello spazio e riformulare la realtà con riferimenti spaziali precisi. In contesti sportivi lo sviluppo di queste abilità è estremamente importante e ricopre un ruolo fondamentale nella realizzazione di un determinato gesto, nella sua rapidità, efficienza ed efficacia in situazioni complesse. Specialmente in contesti competitivi, possedere abilità visuospaziali raffinate fornisce uno strumento in più al proprio corpo per reagire in relazione ad uno spazio che cambia in continuazione. Di conseguenza, può portare alla creazione di vantaggi per sé e per eventuali compagni, anche se non è necessariamente vero che queste abilità portino ad un miglioramento tangibile della performance sportiva. È altresì vero però che l’uso e l’allenamento del proprio corpo in situazioni sportive favorisca lo sviluppo di abilità visuospaziali. È stato infatti dimostrato da molti studi come la relazione tra abilità fisiche e abilità cognitive sia un elemento di vitale importanza in attività competitive. Nella letteratura risulta però quasi del tutto tralasciato l’approfondimento degli effetti che la pallacanestro può avere sulle abilità visuospaziali, nonostante questa richieda un ampio ventaglio di abilità strettamente legate alla gestione e alla veloce elaborazione di informazioni visive e spaziali. Il seguente elaborato si pone quindi come obiettivo lo studio delle abilità visuospaziali in un campione di cestisti agonisti, facendo riferimento alla classificazione delle abilità visuospaziali e relativi test proposta da Uttal e colleghi (2013). Nello specifico si indagherà se vi sono differenze tra un gruppo di cestisti di età compresa tra i 18 e i 35 anni, con almeno 8 anni di pratica, che hanno preso parte attivamente ad almeno una stagione di campionato di promozione maschile, e un gruppo di controllo composto da persone che non praticano sport agonistico in maniera sistematica. Verrà verificata la presenza di differenze nelle quattro principali abilità visuospaziali individuate da Uttal e colleghi (2013). Si ipotizza che i cestisti mostrino maggiori abilità visuospaziali, in special modo per abilità estrinseche statiche ed estrinseche dinamiche, data la continua richiesta di stabilire relazioni spaziali e temporali tra il proprio corpo e altri giocatori e oggetti, sia in movimento che in situazioni di gioco fermo.
2022
A study of the Relationship Between Basketball Game and Visuospatial abilities
Skill visuospaziali
Pallacanestro
Percezione spaziale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/59899