Promuovere il pensiero critico e creativo attraverso il Problem Based Learning: una sperimentazione presso il Corso di Laurea in Educazione Professionale dell’Università degli Studi di Padova

Introduction: The soft skills of critical and creative thinking are essential for health professionals to cope with complex situations and increasing new challenges. In the undergraduate education of the Social Health Educator, they are important skills to develop in order to promote an aptitude for flexibility and problem solving in the different situations of professional life. Problem Based Learning (PBL) is one of the active learning methodologies studied as a possible promoter of the development of critical and creative thinking. This method involves a group of students in solving concrete problems, following a student-centred skills-based approach. Internationally, several universities have introduced PBL into their curricula and courses of study, especially in the training of health care professionals. However, in Italy, there are still few experiences in this regard, preferring teacher-centred methods. Objective: The present study aims to investigate whether PBL methodology can facilitate a disposition to critical and creative thinking in university students, in comparison with traditional frontal lecture methodology. Materials and methods: The research uses a mixed qualitative-quantitative methodological approach. The second year of the Social Health Education Course at the University of Padua, consisting of 13 students, is involved in a PBL experience. The promotion of critical and creative thinking skills, in relation to the two different teaching methods, is investigated through two comparable questionnaires using a 5-point Likert scale and an open-ended question. The questionnaires are constructed by referring to validated instruments in the literature, such as the California Critical Thinking Disposition Inventory, the Critical Thinking Self-Assessment Scale, Williams' Test of Creativity and Divergent Thinking and the PISA 2022 Creative Thinking Assessment. Quantitative data are analyzed according to descriptive statistics and integrated with qualitative data analyzed through the coding and categorization method according to similar themes. Results: The results of the questionnaires show greater activation of the areas of critical and creative thinking in PBL than in frontal lecture. In particular, PBL would seem to foster the critical skills of interpretation, analysis, evaluation, inference, inquisitiveness to learn, explanation, and the creative dimensions of fluency, flexibility, originality, elaboration, improvement of ideas, curiosity and open-mindedness, imagination and classroom climate. Conclusions: The PBL method seems to jointly promote both critical and creative thinking skills in university students, encouraging further research in this area of active learning.

Introduzione: Le competenze trasversali di pensiero critico e creativo sono fondamentali per i professionisti della salute per far fronte alle situazioni complesse e alle sempre maggiori nuove sfide. Nella formazione universitaria dell’Educatore professionale sono competenze importanti da sviluppare per promuovere un’attitudine alla flessibilità e al problem solving nelle diverse situazioni della vita professionale. Il Problem Based Learning (PBL) è una delle metodologie didattiche attive studiate come possibile promotrice dello sviluppo del pensiero critico e creativo. Questo metodo, secondo un approccio per competenze student-centred, coinvolge un gruppo di studenti nella risoluzione di problemi concreti. A livello internazionale diverse università hanno introdotto il PBL nei propri curriculum e corsi di studio, soprattutto nell’ambito della formazione dei professionisti sanitari, invece in Italia, vi sono ancora poche esperienze in tal senso, prediligendo metodi teacher-centred. Obiettivo: Il presente studio si pone l’obiettivo di indagare se la metodologia del PBL possa facilitare una disposizione al pensiero critico e creativo negli studenti universitari, a confronto con la metodologia della lezione frontale tradizionale. Materiali e metodi: La ricerca utilizza un approccio metodologico misto quali-quantitativo. Il secondo anno del Corso di Educazione professionale presso l’Università degli Studi di Padova, composto da 13 studentesse, è coinvolto in un’esperienza di PBL. La promozione delle competenze di pensiero critico e creativo, in relazione ai due metodi didattici differenti, viene indagata attraverso due questionari confrontabili che utilizzano una scala Likert a 5 punti e una domanda aperta. I questionari sono costruiti facendo riferimento a strumenti validati presenti in letteratura, quali il California Critical Thinking Disposition Inventory, la Critical Thinking Self-Assessment Scale, il Test della creatività e del pensiero divergente di Williams e la PISA 2022 Creative Thinking Assessment. I dati quantitativi vengono analizzati secondo la statistica descrittiva ed integrati con i dati qualitativi analizzati attraverso il metodo di codifica e categorizzazione secondo temi simili. Risultati: I risultati dei questionari evidenziano una maggior attivazione delle aree del pensiero critico e creativo nel PBL rispetto alla lezione frontale. In particolare, il PBL sembrerebbe favorire le capacità critiche di interpretazione, analisi, valutazione, inferenza, inquietudine all’apprendimento, spiegazione, e le dimensioni creative di fluidità, flessibilità, originalità, elaborazione, miglioramento delle idee, curiosità e apertura mentale, immaginazione e clima di classe. Conclusioni: Il metodo del PBL sembra promuovere congiuntamente entrambe le competenze di pensiero critico e creativo negli studenti universitari, incoraggiando ulteriori ricerche in questo ambito della didattica attiva.