Negli allevamenti di bovine da latte, un’adeguata e attenta gestione della vitellaia rappresenta uno dei fattori principali che influiscono sul futuro dell’azienda. È risaputo, infatti, che la corretta gestione delle fasi di colostratura e di svezzamento delle vitelle destinate alla rimonta è fondamentale per ottenere future bovine produttive e longeve. Nonostante questo però, non tutti gli allevamenti prestano a questo ambito l’attenzione che merita. In particolare, l’adeguata assunzione del colostro è indispensabile perché le vitelle possano acquisire la protezione immunitaria sufficiente a difenderle dai patogeni che possono colpirle nei primi mesi di vita. Affinché questo avvenga, è necessario che il colostro somministrato sia di adeguata qualità e che venga assunto dalla vitella tempestivamente dopo la nascita. Nel caso in cui non fosse disponibile in allevamento colostro di qualità sufficiente, sono presenti in commercio dei prodotti che possono essere impiegati come sostitutivi o integratori del colostro materno. La presente tesi ha avuto come obiettivo quello di effettuare una valutazione dell’efficacia di un’integrazione artificiale del colostro materno in un allevamento di bovine da latte di razza Frisona. In particolare, sono stati considerati gli effetti che questa ha avuto sul livello di trasferimento dell’immunità passiva e sull’accrescimento durante il periodo di pre-svezzamento di 20 vitelle che hanno ricevuto colostro con integrazione (INT) rispetto a 20 vitelle di controllo che hanno ricevuto colostro non integrato (CTR). In entrambi i gruppi di vitelle, secondo prassi veterinaria aziendale, al terzo giorno di vita è stato monitorato individualmente il livello di immunoglobuline sieriche. La crescita delle vitelle è stata controllata attraverso 2 pesate individuali tra 47 e 65 giorni (T1) e tra 70 e 85 giorni (T2) di vita. Successivamente, sono stati calcolati gli accrescimenti medi giornalieri di ogni vitella relativi ai periodi compresi tra la nascita e T1 e T2. Durante la prova sono state anche registrate le eventuali patologie sviluppate dalle vitelle. La prova non ha messo in evidenza differenze significative tra i due gruppi relativamente al trasferimento di immunità passiva, all’accrescimento delle vitelle nei periodi T1 eT2, e all’insorgenza di patologie (P > 0.10). In conclusione, si può affermare che, a fronte di una corretta somministrazione di colostro aziendale di buona qualità, l’utilizzo di un prodotto commerciale ad integrazione dello stesso non comporta un ulteriore beneficio.

Valutazione dell’efficacia di un’integrazione del colostro materno con prodotto artificiale in un allevamento di bovine da latte

CATTELAN, SILVIA
2023/2024

Abstract

Negli allevamenti di bovine da latte, un’adeguata e attenta gestione della vitellaia rappresenta uno dei fattori principali che influiscono sul futuro dell’azienda. È risaputo, infatti, che la corretta gestione delle fasi di colostratura e di svezzamento delle vitelle destinate alla rimonta è fondamentale per ottenere future bovine produttive e longeve. Nonostante questo però, non tutti gli allevamenti prestano a questo ambito l’attenzione che merita. In particolare, l’adeguata assunzione del colostro è indispensabile perché le vitelle possano acquisire la protezione immunitaria sufficiente a difenderle dai patogeni che possono colpirle nei primi mesi di vita. Affinché questo avvenga, è necessario che il colostro somministrato sia di adeguata qualità e che venga assunto dalla vitella tempestivamente dopo la nascita. Nel caso in cui non fosse disponibile in allevamento colostro di qualità sufficiente, sono presenti in commercio dei prodotti che possono essere impiegati come sostitutivi o integratori del colostro materno. La presente tesi ha avuto come obiettivo quello di effettuare una valutazione dell’efficacia di un’integrazione artificiale del colostro materno in un allevamento di bovine da latte di razza Frisona. In particolare, sono stati considerati gli effetti che questa ha avuto sul livello di trasferimento dell’immunità passiva e sull’accrescimento durante il periodo di pre-svezzamento di 20 vitelle che hanno ricevuto colostro con integrazione (INT) rispetto a 20 vitelle di controllo che hanno ricevuto colostro non integrato (CTR). In entrambi i gruppi di vitelle, secondo prassi veterinaria aziendale, al terzo giorno di vita è stato monitorato individualmente il livello di immunoglobuline sieriche. La crescita delle vitelle è stata controllata attraverso 2 pesate individuali tra 47 e 65 giorni (T1) e tra 70 e 85 giorni (T2) di vita. Successivamente, sono stati calcolati gli accrescimenti medi giornalieri di ogni vitella relativi ai periodi compresi tra la nascita e T1 e T2. Durante la prova sono state anche registrate le eventuali patologie sviluppate dalle vitelle. La prova non ha messo in evidenza differenze significative tra i due gruppi relativamente al trasferimento di immunità passiva, all’accrescimento delle vitelle nei periodi T1 eT2, e all’insorgenza di patologie (P > 0.10). In conclusione, si può affermare che, a fronte di una corretta somministrazione di colostro aziendale di buona qualità, l’utilizzo di un prodotto commerciale ad integrazione dello stesso non comporta un ulteriore beneficio.
2023
Evaluation of the effectiveness of artificial supplementation of maternal colostrum in a dairy cow herd
vacche da latte
colostro
integrazione
vitelli
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/61739