Il legno di quercia sub-fossile: caratterizzazione, collocazione commerciale e utilizzi.

Sub-fossil oak, or Bog oak, is a non-petrified sub-fossil wood that takes on a particular dark or black colour. The formation of sub-fossil wood occurs when it remains buried for hundreds or thousands of years in anoxic and high humidity conditions; conditions that can be found in river bottoms, swamps, or moraine sediments. To this is often added a low temperature, which slows down biological activity and degradation, thus allowing the preservation of organic material. The oak is the species that is best preserved and is most often found in this particular state, but it is not the only one; pine, elm, maple, poplar, beech, ash and alder are also found (Dvorská and Vít, 2002), although in a minority. The most common places where these woods are found are Ireland and central or northern Europe. This thesis summarizes the data of some studies carried out on subfossil oaks found in the Venetian plain, comparing them with literature data and with those of recent oak wood. In particular, the anatomical, physical (basal density, residual basal density, maximum water content and shrinkage), mechanical (compressive strength and hardness), chemical (elemental analysis) and degradation characteristics are examined, which are compared with those of the current oak. Furthermore, we want to investigate the place that this particular wood has in the national and international market, also placing emphasis on the existence of imitation on the market and carrying out an analysis of its uses and costs.

La quercia sub-fossile, o bog oak, è un legno sub-fossile non pietrificato che assume un particolare colore scuro o nero. La formazione del legno sub-fossile avviene quando rimane sepolto per centinaia o migliaia di anni in condizioni anossiche e di elevata umidità; condizioni che si possono trovare in letti di fiumi, nelle paludi o nei sedimenti morenici. A ciò si aggiunge spesso una bassa temperatura, che rallenta l’attività biologica e la degradazione permettendo così la conservazione del materiale organico. La quercia è la specie che si conserva meglio e che viene trovata più spesso in questo particolare stato ma non è l’unica; si trovano anche pino, olmo, acero, pioppo, faggio, frassino e ontano (Dvorská e Vít, 2002), anche se in minoranza. I luoghi più comuni dove questi legni vengono trovati sono l’Irlanda e il centro o nord Europa. In questo elaborato di tesi si riassumono i dati di alcuni studi effettuati su querce subfossili rinvenute nella pianura veneta, confrontandoli con i dati di letteratura e con quelli di legno di quercia recente. In particolare, si prendono in esame le caratteristiche anatomiche, fisiche (densità basale, densità basale residua, massimo contenuto d’acqua e ritiri), meccaniche (resistenza a compressione e durezza), chimiche (analisi elementare) e di degrado; che vengono confrontate con quelle della quercia attuale. Inoltre, si vuole indagare la collocazione che questo particolare legno ha nel mercato nazionale e internazionale ponendo l’accento anche sull’esistenza in commercio di imitazioni e facendo un’analisi dei suoi utilizzi e dei suoi costi.