La tesi dal titolo “Il digiuno come forma d’arte: il complesso rapporto di Franz Kafka con il cibo attraverso il racconto Ein Hungerkünstler” si pone come obbiettivo quello di approfondire il difficile rapporto che lo scrittore praghese strinse con l’alimentazione, evidenziando come l’autore abbia utilizzato, in questo racconto in maniera evidente, ma anche in tutta la sua opera per intero, il cibo come mezzo per esplorare la sua complessa identità. Il racconto Ein Hungerkünstler di Franz Kafka fu uno degli ultimi racconti a cui lavorò lo scrittore praghese prima di morire per una grave tubercolosi polmonare che gli venne diagnostica nel 1917. Franz Kafka, arriverà ad utilizzare nel racconto il cibo come centro attorno al quale si sviluppa l’intera vicenda, perché l’alimentazione, o al contrario la denutrizione, svolsero un ruolo fondamentale all’interno della sua vita, diventando un aspetto caratteristico della sua identità. Lo scrittore praghese, di corporatura molto esile e di salute cagionevole, incarnava a pieno lo stereotipo dell’ebreo inferiore e malato. L’autore interpretava la sua condizione fisica non ottimale, a tratti come una conseguenza della sua condizione di scrittore nevrotico e tormentato ma anche come quella di ebreo occidentale rifiutato dalla sua stessa comunità religiosa e culturale. Questa visione di sé, lo portò a sviluppare una strategia di vita basta su ideali ascetici, che a suo parere gli avrebbero consentito di guadagnare una sorta di controllo sul proprio corpo, potendo così migliorare la sua salute e il suo aspetto. Franz Kafka, a causa delle sue condizioni fisiche, si ritrovò a dover fare i conti con una costante debolezza che non gli permisero mai di dedicarsi intensamente alla sua vocazione letteraria. Per questo motivo, nel nome della sua scrittura, decise di sacrificare ogni aspetto fisco e mentale, ed ogni tentazione materiale, compreso il nutrimento, in modo tale da poter preservare il proprio corpo e le proprie energie per poterle poi concentrare tutte nella sua arte. L’approfondimento degli aspetti biografici ha confermato come il difficile rapporto tra Franz Kafka, il proprio corpo e il cibo, non solo abbia fortemente plasmato l’identità dell’autore ma anche come questo aspetto si sia inevitabilmente riversato nella sua letteratura. La complessità del rapporto dello scrittore con il cibo emerge chiaramente nei suoi diari, nella sua corrispondenza e nella sua opera per intero, dal primo romanzo Der Verschollene fino ai racconti tardi, tra cui Forschungen eines Hundes.
Il digiuno come forma d’arte: il complesso rapporto di Franz Kafka con il cibo attraverso il racconto Ein Hungerkünstler
VOLPIN, ALESSIA
2023/2024
Abstract
La tesi dal titolo “Il digiuno come forma d’arte: il complesso rapporto di Franz Kafka con il cibo attraverso il racconto Ein Hungerkünstler” si pone come obbiettivo quello di approfondire il difficile rapporto che lo scrittore praghese strinse con l’alimentazione, evidenziando come l’autore abbia utilizzato, in questo racconto in maniera evidente, ma anche in tutta la sua opera per intero, il cibo come mezzo per esplorare la sua complessa identità. Il racconto Ein Hungerkünstler di Franz Kafka fu uno degli ultimi racconti a cui lavorò lo scrittore praghese prima di morire per una grave tubercolosi polmonare che gli venne diagnostica nel 1917. Franz Kafka, arriverà ad utilizzare nel racconto il cibo come centro attorno al quale si sviluppa l’intera vicenda, perché l’alimentazione, o al contrario la denutrizione, svolsero un ruolo fondamentale all’interno della sua vita, diventando un aspetto caratteristico della sua identità. Lo scrittore praghese, di corporatura molto esile e di salute cagionevole, incarnava a pieno lo stereotipo dell’ebreo inferiore e malato. L’autore interpretava la sua condizione fisica non ottimale, a tratti come una conseguenza della sua condizione di scrittore nevrotico e tormentato ma anche come quella di ebreo occidentale rifiutato dalla sua stessa comunità religiosa e culturale. Questa visione di sé, lo portò a sviluppare una strategia di vita basta su ideali ascetici, che a suo parere gli avrebbero consentito di guadagnare una sorta di controllo sul proprio corpo, potendo così migliorare la sua salute e il suo aspetto. Franz Kafka, a causa delle sue condizioni fisiche, si ritrovò a dover fare i conti con una costante debolezza che non gli permisero mai di dedicarsi intensamente alla sua vocazione letteraria. Per questo motivo, nel nome della sua scrittura, decise di sacrificare ogni aspetto fisco e mentale, ed ogni tentazione materiale, compreso il nutrimento, in modo tale da poter preservare il proprio corpo e le proprie energie per poterle poi concentrare tutte nella sua arte. L’approfondimento degli aspetti biografici ha confermato come il difficile rapporto tra Franz Kafka, il proprio corpo e il cibo, non solo abbia fortemente plasmato l’identità dell’autore ma anche come questo aspetto si sia inevitabilmente riversato nella sua letteratura. La complessità del rapporto dello scrittore con il cibo emerge chiaramente nei suoi diari, nella sua corrispondenza e nella sua opera per intero, dal primo romanzo Der Verschollene fino ai racconti tardi, tra cui Forschungen eines Hundes.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Volpin_Alessia.pdf
accesso riservato
Dimensione
877.37 kB
Formato
Adobe PDF
|
877.37 kB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/62157