Nietzsche e il debito: cristianesimo e governo dell'uomo.

The thesis aims to present and delve into the analysis of the device, concept, and debt relationship offered by Nietzsche: by reconstructing Nietzsche's proposed genealogical analysis, the text will attempt to show how debt, translated into faith in the Christian context, plays a fundamental role in the production and exercise of new techniques for governing humanity. Following an initial chapter necessary for the introduction of Nietzschean philosophy, the text will proceed to the comparison with the theme of the text: debt. Within the second chapter, the genealogical descent will be highlighted, which from an original, rudimentary, and primitive debt relationship leads to the explosion of the sense of debt within the Christian context. Debt translated into faith plays a fundamental role in the application of new techniques for governing humanity, for the development of Christian pastoral power: debt translated into faith produces a subject whose highest virtue is obedience. In the third and final chapter, the text will compare Nietzsche with the ultimate ascetic priest: Saint Paul. In the relevant pages, an attempt will be made to show how, in the practice of preaching, Saint Paul managed to implement all the transformations and falsifications necessary to satisfy his need for power: the ascetic priest type described in the second chapter becomes flesh and blood through the comparison with the true inventor of Christianity – Saint Paul.

La tesi si propone di presentare ed approfondire l’analisi del dispositivo, del concetto, del legame di debito offerta da Nietzsche: ricostruendo l’analisi genealogica proposta da Nietzsche, il testo tenterà di mostrare come il debito, tradotto in fede nel contesto cristiano, giochi un ruolo fondamentale per la produzione e l’esercizio di nuove tecniche di governo dell’uomo. Il testo, dunque, in seguito ad un primo capitolo necessario all’introduzione della filosofia nietzschiana, procederà al confronto col tema del testo: il debito. All’interno del secondo capitolo, verrà messa in luce la discendenza genealogica che da una relazione di debito originaria, rudimentale e primitiva, porta all’esplosione del sentimento di debito all’interno del contesto cristiano. Il debito tradotto in fede gioca un ruolo fondamentale per l’applicazione di nuove tecniche di governo dell’uomo, per l’elaborazione del pastorato cristiano: il debito tradotto in fede produce un soggetto che ha come virtù massima l’obbedienza. Nel terzo ed ultimo capitolo, il testo metterà a confronto Nietzsche con il massimo prete asceta: San Paolo. Nelle pagine in questione si tenterà di mostrare come, nella pratica della predicazione, San Paolo riuscì a mettere in pratica tutte le trasformazioni e le falsificazioni necessarie a soddisfare il suo bisogno di potenza: il tipo-prete asceta descritto nel secondo capitolo, diventa carne ed ossa attraverso il confronto con il vero inventore del cristianesimo – San Paolo.