INTRODUZIONE: Il diabete mellito di tipo 1 è una condizione metabolica caratterizzata da iperglicemia e alterazioni nel metabolismo dei nutrienti, causate da un difetto nella secrezione dell’insulina. La gestione efficace della patologia coinvolge nutrizione, attività fisica e terapia insulinica. Le linee guida nutrizionali raccomandano pasti equilibrati e salutari con un’attenzione particolare ai carboidrati, alle proteine e ai grassi, favorendo l’assunzione alimenti ricchi di fibre e a basso indice glicemico. L’associazione tra dose di insulina e consumo di carboidrati offre flessibilità nell’alimentazione, migliorando il controllo glicemico e la qualità della vita. Pertanto, una dieta strutturata e di qualità è essenziale per ottenere risultati metabolici ottimali nel management del diabete di tipo 1. OBIETTIVO: tramite questo studio ci si pone l’obiettivo di valutare il compenso glicemico in un campione di pazienti adulti che eseguono la conta dei carboidrati e/o seguono una dieta a contenuto fisso di carboidrati, se vi siano eventuali differenze tra la strategia di terapia medica nutrizionale e il contenuto di fibra, indice glicemico e carico glicemico della dieta individuale dei soggetti; ed esaminare la correlazione tra i tempi trascorsi negli intervalli glicemici e le variabili dietetiche, così come la correlazione con l’emoglobina glicata. MATERIALI E METODI: Il campione oggetto di studio è composto da n. 10 soggetti adulti con diabete mellito di tipo 1, n.8 di sesso femminile e n.2 di sesso maschile, afferenti all’ambulatorio dedicato dell’UO di Diabetologia presso il Centro Socio Sanitario dei Colli in via dei Colli di Padova. I dati sono stati rilevati nel periodo tra il 2022 ed il 2023. I pazienti sono stati sottoposti ad un intervento di educazione alimentare e/o percorso per l’apprendimento della conta dei carboidrati, inoltre è stata loro richiesta la compilazione di un diario alimentare al fine di analizzare gli effettivi apporti giornalieri di nutrienti. RISULTATI: Lo studio ha confrontato due approcci dietetici nel diabete di tipo 1: la conta dei carboidrati e una dieta a contenuto fisso di carboidrati. Non sono emerse differenze significative nel controllo glicemico tra i due gruppi. Solo l’apporto di fibre è risultato significativamente diverso, con un maggiore consumo nel gruppo della conta dei carboidrati. Inoltre, sono state esaminate le correlazioni tra i tempi trascorsi negli intervalli di glicemia e le variabili dietetiche, senza trovare risultati statisticamente significativi. Infine, un caso studio ha esaminato l’effetto dei pasti a base di legumi e verdure su un singolo paziente, evidenziando un miglioramento del controllo metabolico e sottolineando l’importanza dell’indice glicemico e dell’apporto di fibre, come confermato dalla letteratura scientifica. CONCLUSIONI: L’analisi dei diari alimentari suggerisce che i pasti bilanciati e basso indice glicemico sono cruciali per il controllo metabolico nel diabete di tipo 1. Tuttavia, non sono emerse differenze significative nei risultati metabolici tra i gruppi che utilizzano strategie di TMN diverse. Anche se non sono state trovate correlazioni significative tra i tempi trascorsi negli intervalli e gli indicatori dietetici, l’importanza dell’educazione alimentare è evidente, indipendentemente dall’approccio terapeutico adottato. I risultati non significativi delle analisi sono probabilmente dovuti alla scarsa numerosità campionaria. Un’indagine su una popolazione più ampia potrebbe chiarire ulteriormente l’efficacia delle diverse strategie alimentari nel diabete di tipo 1.

DIABETE MELLITO DI TIPO 1: VALUTAZIONE DEL COMPENSO GLICEMICO IN PAZIENTI EFFETTUANTI CONTA DEI CHO O UNA DIETA A CONTENUTO FISSO DI CHO, A SEGUITO DI UN INTERVENTO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE

CARLOTTO, GIULIA
2022/2023

Abstract

INTRODUZIONE: Il diabete mellito di tipo 1 è una condizione metabolica caratterizzata da iperglicemia e alterazioni nel metabolismo dei nutrienti, causate da un difetto nella secrezione dell’insulina. La gestione efficace della patologia coinvolge nutrizione, attività fisica e terapia insulinica. Le linee guida nutrizionali raccomandano pasti equilibrati e salutari con un’attenzione particolare ai carboidrati, alle proteine e ai grassi, favorendo l’assunzione alimenti ricchi di fibre e a basso indice glicemico. L’associazione tra dose di insulina e consumo di carboidrati offre flessibilità nell’alimentazione, migliorando il controllo glicemico e la qualità della vita. Pertanto, una dieta strutturata e di qualità è essenziale per ottenere risultati metabolici ottimali nel management del diabete di tipo 1. OBIETTIVO: tramite questo studio ci si pone l’obiettivo di valutare il compenso glicemico in un campione di pazienti adulti che eseguono la conta dei carboidrati e/o seguono una dieta a contenuto fisso di carboidrati, se vi siano eventuali differenze tra la strategia di terapia medica nutrizionale e il contenuto di fibra, indice glicemico e carico glicemico della dieta individuale dei soggetti; ed esaminare la correlazione tra i tempi trascorsi negli intervalli glicemici e le variabili dietetiche, così come la correlazione con l’emoglobina glicata. MATERIALI E METODI: Il campione oggetto di studio è composto da n. 10 soggetti adulti con diabete mellito di tipo 1, n.8 di sesso femminile e n.2 di sesso maschile, afferenti all’ambulatorio dedicato dell’UO di Diabetologia presso il Centro Socio Sanitario dei Colli in via dei Colli di Padova. I dati sono stati rilevati nel periodo tra il 2022 ed il 2023. I pazienti sono stati sottoposti ad un intervento di educazione alimentare e/o percorso per l’apprendimento della conta dei carboidrati, inoltre è stata loro richiesta la compilazione di un diario alimentare al fine di analizzare gli effettivi apporti giornalieri di nutrienti. RISULTATI: Lo studio ha confrontato due approcci dietetici nel diabete di tipo 1: la conta dei carboidrati e una dieta a contenuto fisso di carboidrati. Non sono emerse differenze significative nel controllo glicemico tra i due gruppi. Solo l’apporto di fibre è risultato significativamente diverso, con un maggiore consumo nel gruppo della conta dei carboidrati. Inoltre, sono state esaminate le correlazioni tra i tempi trascorsi negli intervalli di glicemia e le variabili dietetiche, senza trovare risultati statisticamente significativi. Infine, un caso studio ha esaminato l’effetto dei pasti a base di legumi e verdure su un singolo paziente, evidenziando un miglioramento del controllo metabolico e sottolineando l’importanza dell’indice glicemico e dell’apporto di fibre, come confermato dalla letteratura scientifica. CONCLUSIONI: L’analisi dei diari alimentari suggerisce che i pasti bilanciati e basso indice glicemico sono cruciali per il controllo metabolico nel diabete di tipo 1. Tuttavia, non sono emerse differenze significative nei risultati metabolici tra i gruppi che utilizzano strategie di TMN diverse. Anche se non sono state trovate correlazioni significative tra i tempi trascorsi negli intervalli e gli indicatori dietetici, l’importanza dell’educazione alimentare è evidente, indipendentemente dall’approccio terapeutico adottato. I risultati non significativi delle analisi sono probabilmente dovuti alla scarsa numerosità campionaria. Un’indagine su una popolazione più ampia potrebbe chiarire ulteriormente l’efficacia delle diverse strategie alimentari nel diabete di tipo 1.
2022
TYPE 1 DIABETES MELLITUS: ASSESSMENT OF GLYCEMIC COMPENSATION IN PATIENTS PERFORMING CHO COUNTS OR A FIXED CHO CONTENT DIET, FOLLOWING A NUTRITION EDUCATION INTERVENTION
Diabete di tipo 1
Conta dei CHO
Compenso glicemico
Educazione
Alimentare
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/64259