La scuola italiana rappresenta una realtà fortemente multiculturale e multilinguistica, nella quale il personale docente deve imparare a gestire le risorse e le difficoltà per guidare la propria comunità educativa verso la prospettiva plurilinguistica. Per giungere a questo livello di inclusione, però, è necessario diffondere consapevolezza sul rapporto stretto che intercorre tra la Lingua Madre (LM) e la lingua italiana come Lingua Seconda (L2). Questo lavoro di tesi dunque ha preso avvio dalla necessità di conoscere la storia linguistica e il livello di competenza in L2 degli alunni, per costruire poi un progetto glottodidattico che fosse effettivamente sartoriale: lo scopo di questa unità didattica è condurre gli studenti verso una maggiore padronanza della morfosintassi, attraverso metodologie attive e laboratoriali. Per monitorare lo sviluppo della competenza, oltre allo strumento della rubrica valutativa usato in itinere con il gruppo sperimentale, è stato selezionato il Multilingual Assessment Instrument for Narratives (MAIN): quest’ultimo è stato proposto anche ad un gruppo di controllo con l’intento di raccogliere dati sufficientemente significativi per rispondere alle due domande di ricerca che legano il progetto. È efficace proporre un progetto di questo tipo ad un gruppo misto di bambini monolingui e bilingui? È possibile trovare delle modalità per distinguere tra le difficoltà nell’acquisizione linguistica di una L2 causate dal Disturbi Specifici del Linguaggi (DSL) o dal plurilinguismo?
Il diritto al plurilinguismo. Una proposta glottodidattica per potenziare lo sviluppo morfosintattico nella scuola dell'infanzia
CIPRIAN, ILARIA
2023/2024
Abstract
La scuola italiana rappresenta una realtà fortemente multiculturale e multilinguistica, nella quale il personale docente deve imparare a gestire le risorse e le difficoltà per guidare la propria comunità educativa verso la prospettiva plurilinguistica. Per giungere a questo livello di inclusione, però, è necessario diffondere consapevolezza sul rapporto stretto che intercorre tra la Lingua Madre (LM) e la lingua italiana come Lingua Seconda (L2). Questo lavoro di tesi dunque ha preso avvio dalla necessità di conoscere la storia linguistica e il livello di competenza in L2 degli alunni, per costruire poi un progetto glottodidattico che fosse effettivamente sartoriale: lo scopo di questa unità didattica è condurre gli studenti verso una maggiore padronanza della morfosintassi, attraverso metodologie attive e laboratoriali. Per monitorare lo sviluppo della competenza, oltre allo strumento della rubrica valutativa usato in itinere con il gruppo sperimentale, è stato selezionato il Multilingual Assessment Instrument for Narratives (MAIN): quest’ultimo è stato proposto anche ad un gruppo di controllo con l’intento di raccogliere dati sufficientemente significativi per rispondere alle due domande di ricerca che legano il progetto. È efficace proporre un progetto di questo tipo ad un gruppo misto di bambini monolingui e bilingui? È possibile trovare delle modalità per distinguere tra le difficoltà nell’acquisizione linguistica di una L2 causate dal Disturbi Specifici del Linguaggi (DSL) o dal plurilinguismo?File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/65703