L'obiettivo del presente elaborato è di indagare la possibile influenza del sonno (in particolare, il sonno diurno) sulla reattività emotiva sia da un punto di vista fisiologico che soggettivo. Il compito (Emotional Reactivity Task) verrà svolto in tre tempi: T0 (prima di dormire), T1 (subito dopo il sonnellino pomeridiano o un uguale periodo di veglia) e T2 (dopo 48 ore). In particolare, i partecipanti verranno sottoposti ad una serie di immagini a diverso contenuto emotivo (negativo e neutro) e contestualmente verranno misurate frequenza cardiaca e conduttanza cutanea. Dopo la visione di ciascuna immagine verrà richiesta la valutazione soggettiva, in termini di arousal e valenza, valutata tramite il Self Assessment Manikin (SAM).
Il sonno può influenzare la reattività emotiva? Uno studio psicofisiologico
AMBROSINI, GIULIA
2023/2024
Abstract
L'obiettivo del presente elaborato è di indagare la possibile influenza del sonno (in particolare, il sonno diurno) sulla reattività emotiva sia da un punto di vista fisiologico che soggettivo. Il compito (Emotional Reactivity Task) verrà svolto in tre tempi: T0 (prima di dormire), T1 (subito dopo il sonnellino pomeridiano o un uguale periodo di veglia) e T2 (dopo 48 ore). In particolare, i partecipanti verranno sottoposti ad una serie di immagini a diverso contenuto emotivo (negativo e neutro) e contestualmente verranno misurate frequenza cardiaca e conduttanza cutanea. Dopo la visione di ciascuna immagine verrà richiesta la valutazione soggettiva, in termini di arousal e valenza, valutata tramite il Self Assessment Manikin (SAM).| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/66093