Sulla base delle teorie di Embodied Cognition, che sottolineano l’importanza dei sistemi sensoriali e motori per la rappresentazione della conoscenza, si ipotizza un legame tra l’azione ripetuta della mano e l’elaborazione dei numeri. In particolare, l’obiettivo di questo lavoro di tesi, inserito all’interno di un progetto di ricerca condotto dal Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova, è quello di trovare un effetto delle azioni di indicare (pointing) e afferrare (grasping) in un compito di ordine numerico (giudicare l’ordine di triplette di numeri). La domanda sperimentale ha origine da un precedente studio, in cui i risultati ottenuti hanno suggerito l’esistenza di meccanismi condivisi tra grasping e cardinalità e tra pointing e ordinalità. Per indagare quest’associazione è stato sfruttato un paradigma di adattamento motorio, che ha permesso di verificare l’influenza dell’azione manuale sulle performance al compito numerico. L’analisi dei dati raccolti ha confermato due effetti osservati da studi precedenti. Nello specifico, si osserva un effetto distanza inverso, ovvero tempi più brevi per numeri vicini, nel caso di triplette ordinate e un effetto distanza standard, al contrario tempi più brevi per numeri lontani, nella condizione di triplette non in ordine. Inoltre, diversamente da quanto ipotizzato, l’analisi dei dati non ha rilevato una differenza significativa tra i tempi di risposta al compito numerico eseguito dopo l’una o l’altra azione manuale. Questo significa che il pointing non ha effetti specifici sul compito di giudizio d’ordine utilizzato. Tuttavia, non è da escludere un suo ruolo nell’elaborazione numerica. Studi futuri potrebbero approfondire ulteriormente la comprensione del legame tra azioni manuali e rappresentazione cognitiva dei numeri, chiarendo il ruolo di pointing e grasping nell’ambito della cognizione numerica.
Ricerca sperimentale sull’effetto delle azioni di pointing e grasping in un compito di ordine numerico
CAPORALI, GAIA
2023/2024
Abstract
Sulla base delle teorie di Embodied Cognition, che sottolineano l’importanza dei sistemi sensoriali e motori per la rappresentazione della conoscenza, si ipotizza un legame tra l’azione ripetuta della mano e l’elaborazione dei numeri. In particolare, l’obiettivo di questo lavoro di tesi, inserito all’interno di un progetto di ricerca condotto dal Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova, è quello di trovare un effetto delle azioni di indicare (pointing) e afferrare (grasping) in un compito di ordine numerico (giudicare l’ordine di triplette di numeri). La domanda sperimentale ha origine da un precedente studio, in cui i risultati ottenuti hanno suggerito l’esistenza di meccanismi condivisi tra grasping e cardinalità e tra pointing e ordinalità. Per indagare quest’associazione è stato sfruttato un paradigma di adattamento motorio, che ha permesso di verificare l’influenza dell’azione manuale sulle performance al compito numerico. L’analisi dei dati raccolti ha confermato due effetti osservati da studi precedenti. Nello specifico, si osserva un effetto distanza inverso, ovvero tempi più brevi per numeri vicini, nel caso di triplette ordinate e un effetto distanza standard, al contrario tempi più brevi per numeri lontani, nella condizione di triplette non in ordine. Inoltre, diversamente da quanto ipotizzato, l’analisi dei dati non ha rilevato una differenza significativa tra i tempi di risposta al compito numerico eseguito dopo l’una o l’altra azione manuale. Questo significa che il pointing non ha effetti specifici sul compito di giudizio d’ordine utilizzato. Tuttavia, non è da escludere un suo ruolo nell’elaborazione numerica. Studi futuri potrebbero approfondire ulteriormente la comprensione del legame tra azioni manuali e rappresentazione cognitiva dei numeri, chiarendo il ruolo di pointing e grasping nell’ambito della cognizione numerica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/66151