The role of sleep on memory consolidation has been widely explored in the literature, as well as the role of its macrostructure, its stages. The role of the microstructural aspects however is still a focus of research and debate, especially in REM sleep. This final dissertation aims to enlighten the role of theta waves, a particular kind of electroencephalographic activity during REM sleep, on the consolidation of emotional memories, looking at the results of a polysomnographic study. The results about this topic found in literature are conflicting. The participants of the study were divided into three groups: wake, NREM sleep and REM sleep. The subjects in the NREM sleep and REM sleep slept in the laboratory for 90 minutes wearing an electroencephalogram. During the encoding part, the participants were shown emotionally negative images and neural images taken from the International Affective Picture System. A memory test followed at 10 and 120 minutes, in which the participants were shown images already seen during the encoding phase and new images. The task was to detect if the images shown during the test had already been see before. We hypothesize that the participants with more theta activity in REM sleep have a better recall of the images seen during the encoding (especially for the emotive ones) compared to the NREM sleep group and the wake group at the re-test after 120 minutes.

Il ruolo del sonno sul consolidamento mnestico è stato ampiamente studiato in letteratura, così come il ruolo della sua macrostruttura, dei suoi stadi. Il ruolo degli aspetti microstrutturali è invece ancora oggetto di ricerca e dibattito, soprattutto nel sonno REM. Questo elaborato finale punta a far luce sul ruolo nel consolidamento mnestico emotivo delle onde theta, un particolare tipo di attività elettroencefalografica presente durante il sonno REM, attraverso i risultati di uno studio polisonnografico. I risultati in merito presenti in letteratura riportano infatti dati contrastanti. I partecipanti allo studio sono stati divisi in 3 gruppi: veglia, sonno NREM e sonno REM. I soggetti in condizione sonno NREM e sonno REM hanno dormito in laboratorio per 90 minuti indossando un elettroencefalogramma. Durante una prima fase di apprendimento, venivano mostrate ai partecipanti immagini emotive negative e neutre tratte dall’International Affective Picture System. Seguiva un test di memoria a distanza di 10 e 120 minuti, in cui venivano mostrate ai partecipanti immagini già viste in fase di apprendimento e immagini nuove. Il compito era di discriminare se le immagini mostrate al test erano già state viste in precedenza. Si ipotizza che i soggetti con più attività theta in sonno REM abbiano un migliore ricordo delle immagini già viste (in particolar modo di quelle a contenuto emotivo) rispetto al gruppo NREM e veglia al re-test dopo 120 minuti, al netto della loro prestazione al primo test di memoria.

Il ruolo dell'attività theta durante il sonno REM nel consolidamento di immagini emotigene

DICARLO, GAIA ALESSANDRA
2023/2024

Abstract

The role of sleep on memory consolidation has been widely explored in the literature, as well as the role of its macrostructure, its stages. The role of the microstructural aspects however is still a focus of research and debate, especially in REM sleep. This final dissertation aims to enlighten the role of theta waves, a particular kind of electroencephalographic activity during REM sleep, on the consolidation of emotional memories, looking at the results of a polysomnographic study. The results about this topic found in literature are conflicting. The participants of the study were divided into three groups: wake, NREM sleep and REM sleep. The subjects in the NREM sleep and REM sleep slept in the laboratory for 90 minutes wearing an electroencephalogram. During the encoding part, the participants were shown emotionally negative images and neural images taken from the International Affective Picture System. A memory test followed at 10 and 120 minutes, in which the participants were shown images already seen during the encoding phase and new images. The task was to detect if the images shown during the test had already been see before. We hypothesize that the participants with more theta activity in REM sleep have a better recall of the images seen during the encoding (especially for the emotive ones) compared to the NREM sleep group and the wake group at the re-test after 120 minutes.
2023
The role of theta activity in REM sleep on the consolidation of emotional images
Il ruolo del sonno sul consolidamento mnestico è stato ampiamente studiato in letteratura, così come il ruolo della sua macrostruttura, dei suoi stadi. Il ruolo degli aspetti microstrutturali è invece ancora oggetto di ricerca e dibattito, soprattutto nel sonno REM. Questo elaborato finale punta a far luce sul ruolo nel consolidamento mnestico emotivo delle onde theta, un particolare tipo di attività elettroencefalografica presente durante il sonno REM, attraverso i risultati di uno studio polisonnografico. I risultati in merito presenti in letteratura riportano infatti dati contrastanti. I partecipanti allo studio sono stati divisi in 3 gruppi: veglia, sonno NREM e sonno REM. I soggetti in condizione sonno NREM e sonno REM hanno dormito in laboratorio per 90 minuti indossando un elettroencefalogramma. Durante una prima fase di apprendimento, venivano mostrate ai partecipanti immagini emotive negative e neutre tratte dall’International Affective Picture System. Seguiva un test di memoria a distanza di 10 e 120 minuti, in cui venivano mostrate ai partecipanti immagini già viste in fase di apprendimento e immagini nuove. Il compito era di discriminare se le immagini mostrate al test erano già state viste in precedenza. Si ipotizza che i soggetti con più attività theta in sonno REM abbiano un migliore ricordo delle immagini già viste (in particolar modo di quelle a contenuto emotivo) rispetto al gruppo NREM e veglia al re-test dopo 120 minuti, al netto della loro prestazione al primo test di memoria.
Attività theta
Sonno REM
Memorie emotive
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/66176