Questo lavoro punta ad evidenziare l’utilità di una riflessione pratica sul controtransfert (CT). Questo tipo di approfondimento sulle reazioni emotive nei terapeuti più giovani potrebbe infatti aiutarli nella gestione delle prime esperienze di seduta. Un altro degli scopi dell’elaborato è mettere in luce quali possano essere tipologie standard di risposta emotiva da parte dei terapeuti di fronte a pazienti con la stessa problematica e se, evidenziarle, possa essere utile per consapevolizzare ed elaborare il proprio CT. Per far ciò, sono stati presi in esame tre lavori di ricerca che analizzano nello specifico: le 5 componenti controtransferali del modello di Hayes (origini, fattori innescanti, manifestazioni, effetti e gestione) in terapeuti alle prime armi, il CT nel trattamento di pazienti con disturbi di personalità e, infine, di quelli con tendenze suicidarie. L’analisi dei risultati ha portato a concludere che il modello di Hayes (1995) costituisca effettivamente una buona base per migliorare la pratica riflessiva sul CT da parte dei neopsicologi. Inoltre, risulta che i terapeuti si sentano prevalentemente a loro agio con pazienti con disturbi di personalità e che, nei casi più gravi, le reazioni di CT negative migliorino durante il corso della terapia. È stato infine evidenziato che sia molto importante che il CT negativo elicitato dai pazienti suicidari venga affrontato nella pratica clinica e attraverso una formazione specifica.
Prospettive attuali sul controtransfert: una breve rassegna dei lavori di ricerca più recenti
PICCINNO, SARA
2023/2024
Abstract
Questo lavoro punta ad evidenziare l’utilità di una riflessione pratica sul controtransfert (CT). Questo tipo di approfondimento sulle reazioni emotive nei terapeuti più giovani potrebbe infatti aiutarli nella gestione delle prime esperienze di seduta. Un altro degli scopi dell’elaborato è mettere in luce quali possano essere tipologie standard di risposta emotiva da parte dei terapeuti di fronte a pazienti con la stessa problematica e se, evidenziarle, possa essere utile per consapevolizzare ed elaborare il proprio CT. Per far ciò, sono stati presi in esame tre lavori di ricerca che analizzano nello specifico: le 5 componenti controtransferali del modello di Hayes (origini, fattori innescanti, manifestazioni, effetti e gestione) in terapeuti alle prime armi, il CT nel trattamento di pazienti con disturbi di personalità e, infine, di quelli con tendenze suicidarie. L’analisi dei risultati ha portato a concludere che il modello di Hayes (1995) costituisca effettivamente una buona base per migliorare la pratica riflessiva sul CT da parte dei neopsicologi. Inoltre, risulta che i terapeuti si sentano prevalentemente a loro agio con pazienti con disturbi di personalità e che, nei casi più gravi, le reazioni di CT negative migliorino durante il corso della terapia. È stato infine evidenziato che sia molto importante che il CT negativo elicitato dai pazienti suicidari venga affrontato nella pratica clinica e attraverso una formazione specifica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/66271