La dislessia è un disturbo specifico dell’apprendimento che si manifesta in lentezza e/o errori nella lettura, e oggigiorno, grazie agli studi condotti, vi è una sempre più crescente consapevolezza a riguardo. Tra le numerose teorie che spiegano l’eziologia del disturbo si inserisce il filone di studi che analizza il ruolo dell’attenzione visiva, una componente importante durante la lettura. Il presente elaborato prende in esame due metanalisi e una revisione critica degli studi più recenti per valutare se l’attenzione visiva possa essere un possibile predittore e, quindi, core deficit della dislessia. Queste analisi ne confermano il ruolo esercitato nello sviluppo della lettura e nell’eziologia del disturbo, tuttavia si riscontra anche l’influenza di variabili moderatrici, come la profondità ortografica della lingua, il gruppo di controllo, il tipo di compito somministrato e il sistema di scrittura. Segue, poi, un capitolo dedicato alla discussione del tema e alla riconsiderazione della dislessia come esito di un singolo deficit. La lettura è un’attività complessa che richiede il funzionamento ottimale di diversi meccanismi (visivi, attentivi, fonologici ecc.), meglio spiegati da una concezione multifattoriale che tenga conto altresì della singolarità dell’individuo con i propri fattori di rischio e di protezione. Per concludere, risulta necessario in futuro condurre degli studi longitudinali, partendo dallo stadio di pre-alfabetizzazione dei soggetti per proseguire negli anni successivi, valutando l’eventuale espressione del disturbo in bambini con una storia familiare di dislessia e la tipologia di deficit manifestati.
Dislessia evolutiva: il ruolo dell' attenzione visiva
POZZOBON, ANNA
2023/2024
Abstract
La dislessia è un disturbo specifico dell’apprendimento che si manifesta in lentezza e/o errori nella lettura, e oggigiorno, grazie agli studi condotti, vi è una sempre più crescente consapevolezza a riguardo. Tra le numerose teorie che spiegano l’eziologia del disturbo si inserisce il filone di studi che analizza il ruolo dell’attenzione visiva, una componente importante durante la lettura. Il presente elaborato prende in esame due metanalisi e una revisione critica degli studi più recenti per valutare se l’attenzione visiva possa essere un possibile predittore e, quindi, core deficit della dislessia. Queste analisi ne confermano il ruolo esercitato nello sviluppo della lettura e nell’eziologia del disturbo, tuttavia si riscontra anche l’influenza di variabili moderatrici, come la profondità ortografica della lingua, il gruppo di controllo, il tipo di compito somministrato e il sistema di scrittura. Segue, poi, un capitolo dedicato alla discussione del tema e alla riconsiderazione della dislessia come esito di un singolo deficit. La lettura è un’attività complessa che richiede il funzionamento ottimale di diversi meccanismi (visivi, attentivi, fonologici ecc.), meglio spiegati da una concezione multifattoriale che tenga conto altresì della singolarità dell’individuo con i propri fattori di rischio e di protezione. Per concludere, risulta necessario in futuro condurre degli studi longitudinali, partendo dallo stadio di pre-alfabetizzazione dei soggetti per proseguire negli anni successivi, valutando l’eventuale espressione del disturbo in bambini con una storia familiare di dislessia e la tipologia di deficit manifestati.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/66281