The research on the "Dark Triad", conducted primarily by Paulhus and Williams (2002), analyzed in Chapter I, has had the great merit of evaluating separately the three constructs of Machiavellianism, Narcissism and Psychopathy, undermining the perspective of a joint evaluation of the same, in favor of a separate measurement considered more adequate in the framing of the functioning of the maladaptive personality; They had the merit of having further promoted research efforts with the development of tools for the simultaneous assessment of the three problematic aspects of personality, in consideration of their consequences in terms of social risk and the need/usefulness of clinical intervention. However, to date, if knowledge is relatively advanced for Psychopathy, the research landscape is less exciting for Narcissism and, above all, for Machiavellianism, which require further studies and future insights. That said, in Chapter II of this paper, we have chosen to deepen the construct of Psychopathy, the conceptualization of which is still the subject of debate today. Starting from the general definition of the construct by Harvey M. Cleckley, who had the merit of having provided the first complete description of Psychopathy, in Chapter II, the focus was placed on identifying the biological and genetic dynamics underlying Psychopathy and criminal conduct, also taking into consideration the neuroendocrine system, therefore, the action of specific hormones, and the altered functionality of certain brain regions involving neural circuits important for the regulation of emotions and behavior. Finally, the mechanisms underlying the interactions between genes and the environment were investigated, the latter having a fundamental role in the development of an individual's personality. From the analysis of the literature emerges, as reported in Chapter III, the fundamentally instrumental nature of psychopathic violence, aimed at the realization of the illegal schemes designed by this type of individuals: the typical delinquent career of the individual psychopathic offender is not only undertaken at an early age, but is also characterized by high rates of recidivism and a wide criminal versatility. Finally, as far as the treatment of psychopathic offenders is concerned, if the vision was originally or continues, in some ways, to be dramatic, recent studies are instead proposed in a more promising perspective, without neglecting the need for further research, in order to increase the current limited knowledge of Psychopathy. This represents a challenging goal for scientific research and clinical practice to be addressed in the near future.

Le ricerche sulla “Triade Oscura”, condotte in primis da Paulhus e Williams (2002), analizzate nel Capitolo I, hanno avuto il grande merito di valutare separatamente i tre costrutti del Machiavellismo, Narcisismo e Psicopatia, scardinando l’ottica di una valutazione congiunta degli stessi, a favore di una misurazione separata ritenuta più adeguata nell’inquadramento del funzionamento della personalità maladattiva; inoltre, hanno avuto il merito di avere ulteriormente promosso gli sforzi di ricerca con la messa a punto di strumenti per la valutazione simultanea dei tre aspetti problematici di personalità, in considerazione delle loro conseguenze nei termini di rischio sociale e di necessità/utilità di intervento clinico. Tuttavia, ad oggi, se le conoscenze sono relativamente avanzate per la Psicopatia, il panorama di ricerca risulta meno entusiasmante per il Narcisismo e, soprattutto, per il Machiavellismo, che richiedono ulteriori studi e approfondimenti futuri. Ciò premesso, nel Capitolo II di questo elaborato, si è scelto di approfondire il costrutto della Psicopatia, la cui concettualizzazione è ancora oggi oggetto di dibattito. A partire dalla definizione generale del costrutto di Harvey M. Cleckley, che ha avuto il merito di aver fornito la prima descrizione completa della Psicopatia, nel Capitolo II, il focus è stato posto ad identificare le dinamiche biologiche e genetiche sottese alla Psicopatia e alla condotta criminale, prendendo in considerazione anche il sistema neuroendocrino, quindi, l’azione di ormoni specifici, e la funzionalità alterata di determinate regioni cerebrali che coinvolgono circuiti neurali importanti per la regolazione delle emozioni e del comportamento. Infine, sono stati approfonditi i meccanismi sottesi alle interazioni geni e ambiente, quest’ultimo ha un ruolo fondamentale nello sviluppo della personalità di un individuo. Dall’analisi della letteratura emerge, come riportato nel Capitolo III, la natura fondamentalmente strumentale della violenza psicopatica, volta alla realizzazione degli schemi illegali progettati da questo tipo di individui: la tipica carriera delinquenziale dell’individuo psicopatico autore di reato non solo viene intrapresa in età precoce, ma è altresì caratterizzata da alti tassi di recidiva e da un’ampia versatilità criminale. Per quanto concerne, infine, il trattamento degli individui psicopatici autori di reato, se la visione originariamente era o continua, per certi versi, a presentarsi drammatica, recenti studi si propongono invece in una prospettiva più promettente, senza comunque trascurare la necessità di ulteriori ricerche, al fine di accrescere l’attuale limitata conoscenza della Psicopatia. Questo rappresenta un obiettivo sfidante per la ricerca scientifica e per la pratica clinica da affrontare nel prossimo futuro.

Triade Oscura della Personalità e rischio di comportamento criminale

SPEZZAFERRI, MARTINA
2023/2024

Abstract

The research on the "Dark Triad", conducted primarily by Paulhus and Williams (2002), analyzed in Chapter I, has had the great merit of evaluating separately the three constructs of Machiavellianism, Narcissism and Psychopathy, undermining the perspective of a joint evaluation of the same, in favor of a separate measurement considered more adequate in the framing of the functioning of the maladaptive personality; They had the merit of having further promoted research efforts with the development of tools for the simultaneous assessment of the three problematic aspects of personality, in consideration of their consequences in terms of social risk and the need/usefulness of clinical intervention. However, to date, if knowledge is relatively advanced for Psychopathy, the research landscape is less exciting for Narcissism and, above all, for Machiavellianism, which require further studies and future insights. That said, in Chapter II of this paper, we have chosen to deepen the construct of Psychopathy, the conceptualization of which is still the subject of debate today. Starting from the general definition of the construct by Harvey M. Cleckley, who had the merit of having provided the first complete description of Psychopathy, in Chapter II, the focus was placed on identifying the biological and genetic dynamics underlying Psychopathy and criminal conduct, also taking into consideration the neuroendocrine system, therefore, the action of specific hormones, and the altered functionality of certain brain regions involving neural circuits important for the regulation of emotions and behavior. Finally, the mechanisms underlying the interactions between genes and the environment were investigated, the latter having a fundamental role in the development of an individual's personality. From the analysis of the literature emerges, as reported in Chapter III, the fundamentally instrumental nature of psychopathic violence, aimed at the realization of the illegal schemes designed by this type of individuals: the typical delinquent career of the individual psychopathic offender is not only undertaken at an early age, but is also characterized by high rates of recidivism and a wide criminal versatility. Finally, as far as the treatment of psychopathic offenders is concerned, if the vision was originally or continues, in some ways, to be dramatic, recent studies are instead proposed in a more promising perspective, without neglecting the need for further research, in order to increase the current limited knowledge of Psychopathy. This represents a challenging goal for scientific research and clinical practice to be addressed in the near future.
2023
Dark Triad of Personality and risk of criminal behaviour
Le ricerche sulla “Triade Oscura”, condotte in primis da Paulhus e Williams (2002), analizzate nel Capitolo I, hanno avuto il grande merito di valutare separatamente i tre costrutti del Machiavellismo, Narcisismo e Psicopatia, scardinando l’ottica di una valutazione congiunta degli stessi, a favore di una misurazione separata ritenuta più adeguata nell’inquadramento del funzionamento della personalità maladattiva; inoltre, hanno avuto il merito di avere ulteriormente promosso gli sforzi di ricerca con la messa a punto di strumenti per la valutazione simultanea dei tre aspetti problematici di personalità, in considerazione delle loro conseguenze nei termini di rischio sociale e di necessità/utilità di intervento clinico. Tuttavia, ad oggi, se le conoscenze sono relativamente avanzate per la Psicopatia, il panorama di ricerca risulta meno entusiasmante per il Narcisismo e, soprattutto, per il Machiavellismo, che richiedono ulteriori studi e approfondimenti futuri. Ciò premesso, nel Capitolo II di questo elaborato, si è scelto di approfondire il costrutto della Psicopatia, la cui concettualizzazione è ancora oggi oggetto di dibattito. A partire dalla definizione generale del costrutto di Harvey M. Cleckley, che ha avuto il merito di aver fornito la prima descrizione completa della Psicopatia, nel Capitolo II, il focus è stato posto ad identificare le dinamiche biologiche e genetiche sottese alla Psicopatia e alla condotta criminale, prendendo in considerazione anche il sistema neuroendocrino, quindi, l’azione di ormoni specifici, e la funzionalità alterata di determinate regioni cerebrali che coinvolgono circuiti neurali importanti per la regolazione delle emozioni e del comportamento. Infine, sono stati approfonditi i meccanismi sottesi alle interazioni geni e ambiente, quest’ultimo ha un ruolo fondamentale nello sviluppo della personalità di un individuo. Dall’analisi della letteratura emerge, come riportato nel Capitolo III, la natura fondamentalmente strumentale della violenza psicopatica, volta alla realizzazione degli schemi illegali progettati da questo tipo di individui: la tipica carriera delinquenziale dell’individuo psicopatico autore di reato non solo viene intrapresa in età precoce, ma è altresì caratterizzata da alti tassi di recidiva e da un’ampia versatilità criminale. Per quanto concerne, infine, il trattamento degli individui psicopatici autori di reato, se la visione originariamente era o continua, per certi versi, a presentarsi drammatica, recenti studi si propongono invece in una prospettiva più promettente, senza comunque trascurare la necessità di ulteriori ricerche, al fine di accrescere l’attuale limitata conoscenza della Psicopatia. Questo rappresenta un obiettivo sfidante per la ricerca scientifica e per la pratica clinica da affrontare nel prossimo futuro.
Triade Oscura
Machiavellismo
Narcisismo
Psicopatia
Carcere
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/66309