The thesis in Didactics of Geography explores the concept of the Third Landscape created by Clément (2005), used as a metaphor to identify informal learning contexts and promote a new perspective in school education. The first part of the thesis illustrates the theoretical framework of reference, enriched by contributions from psychology, pedagogy, cultural geography and anthropology. The composite construct of informal learning at school is also examined, in the framework of lifelong lifewide learning. To answer the starting questions, an educational research was conducted using the case study methodology at a kindergarten in the first outskirts of Padua. Since November, some routines have been established with the children. Through the prepared observation tools, such as checklists, semi-structured interviews with teachers and self-evaluation questionnaires administered to children, data collection was carried out to verify whether these routines can constitute educational Third Landscapes and whether they produce well-being in children. The data analysis was carried out using mainly qualitative methods. The results confirm the hypotheses formulated, showing that the Third Landscape is educational, that routines can be considered as Third Landscapes, place of informal learning, capable of promoting well-being in children. In conclusion, this work intends to offer an opportunity to reflect, promoting awareness regarding the geographical concept of the Third Landscape of informal learning declined in the school context. Routine as a Third educating landscape represents a practice to be valorised from the perspective of education as a process permeating every place and every time.

La tesi in Didattica della Geografia esplora il concetto di Terzo paesaggio ideato da Clément (2005), utilizzato come metafora per individuare i contesti di apprendimento informale e promuovere una nuova prospettiva nell’educazione scolastica. La prima parte dell’elaborato illustra il quadro teorico di riferimento, arricchito da apporti provenienti da psicologia, pedagogia, geografia culturale ed antropologia. Viene inoltre esaminato il costrutto composito di apprendimento informale a scuola, nella cornice del lifelong lifewide learning. Per rispondere alle domande di partenza è stata condotta una ricerca educativa che si è avvalsa della metodologia dello studio di caso, presso una scuola dell’infanzia in provincia di Padova. Dal mese di novembre sono state istituite con i bambini alcune routine. Attraverso gli strumenti di osservazione predisposti, quali check-list, interviste semistrutturate alle insegnanti e questionari di autovalutazione somministrati ai bambini, si è svolta la raccolta dati per verificare se tali routine possano costituirsi come Terzi paesaggi educanti e se producano benessere nei bambini. L’analisi dei dati è stata effettuata tramite metodi principalmente di tipo qualitativo. I risultati confermano le ipotesi formulate, mostrando che il Terzo paesaggio è educante, che le routine possono considerarsi come Terzi paesaggi luogo di apprendimento informale, capaci di promuovere benessere nei bambini. In conclusione, il presente lavoro intende offrire uno spunto di riflessione, promuovendo la consapevolezza riguardo al concetto geografico di Terzo paesaggio di apprendimento informale declinato nel contesto scolastico. La routine come Terzo paesaggio educante rappresenta una pratica da valorizzare in ottica di educazione come processo permeante ogni luogo e ogni tempo.

Il Terzo paesaggio educante. La routine come luogo di apprendimento informale.

CASARI BARIANI, ALESSIA
2023/2024

Abstract

The thesis in Didactics of Geography explores the concept of the Third Landscape created by Clément (2005), used as a metaphor to identify informal learning contexts and promote a new perspective in school education. The first part of the thesis illustrates the theoretical framework of reference, enriched by contributions from psychology, pedagogy, cultural geography and anthropology. The composite construct of informal learning at school is also examined, in the framework of lifelong lifewide learning. To answer the starting questions, an educational research was conducted using the case study methodology at a kindergarten in the first outskirts of Padua. Since November, some routines have been established with the children. Through the prepared observation tools, such as checklists, semi-structured interviews with teachers and self-evaluation questionnaires administered to children, data collection was carried out to verify whether these routines can constitute educational Third Landscapes and whether they produce well-being in children. The data analysis was carried out using mainly qualitative methods. The results confirm the hypotheses formulated, showing that the Third Landscape is educational, that routines can be considered as Third Landscapes, place of informal learning, capable of promoting well-being in children. In conclusion, this work intends to offer an opportunity to reflect, promoting awareness regarding the geographical concept of the Third Landscape of informal learning declined in the school context. Routine as a Third educating landscape represents a practice to be valorised from the perspective of education as a process permeating every place and every time.
2023
The Third Educating Landscape. Routine as a place of informal learning
La tesi in Didattica della Geografia esplora il concetto di Terzo paesaggio ideato da Clément (2005), utilizzato come metafora per individuare i contesti di apprendimento informale e promuovere una nuova prospettiva nell’educazione scolastica. La prima parte dell’elaborato illustra il quadro teorico di riferimento, arricchito da apporti provenienti da psicologia, pedagogia, geografia culturale ed antropologia. Viene inoltre esaminato il costrutto composito di apprendimento informale a scuola, nella cornice del lifelong lifewide learning. Per rispondere alle domande di partenza è stata condotta una ricerca educativa che si è avvalsa della metodologia dello studio di caso, presso una scuola dell’infanzia in provincia di Padova. Dal mese di novembre sono state istituite con i bambini alcune routine. Attraverso gli strumenti di osservazione predisposti, quali check-list, interviste semistrutturate alle insegnanti e questionari di autovalutazione somministrati ai bambini, si è svolta la raccolta dati per verificare se tali routine possano costituirsi come Terzi paesaggi educanti e se producano benessere nei bambini. L’analisi dei dati è stata effettuata tramite metodi principalmente di tipo qualitativo. I risultati confermano le ipotesi formulate, mostrando che il Terzo paesaggio è educante, che le routine possono considerarsi come Terzi paesaggi luogo di apprendimento informale, capaci di promuovere benessere nei bambini. In conclusione, il presente lavoro intende offrire uno spunto di riflessione, promuovendo la consapevolezza riguardo al concetto geografico di Terzo paesaggio di apprendimento informale declinato nel contesto scolastico. La routine come Terzo paesaggio educante rappresenta una pratica da valorizzare in ottica di educazione come processo permeante ogni luogo e ogni tempo.
Terzo paesaggio
routine educativa
Geografia
Didattica
scuola dell'infanzia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/66879