Negli ultimi anni l’attenzione rivolta agli effetti che un uso problematico degli strumenti legati ad Internet può provocare è cresciuta notevolmente. Legittimati dal riconoscimento del gioco d’azzardo come dipendenza comportamentale nel DSM-5, un numero crescente di studi ha cominciato ad approfondire le similitudini individuabili tra uso problematico di Internet e dipendenze comportamentali. Tra le numerose implicazioni sul benessere psicologico che possono esitare da un uso problematico del cyberspazio, in questo studio si è deciso di approfondire il legame con il distress psicologico e le metacognizioni positive e negative. Nella costruzione dello studio si è deciso di indagare il comportamento problematico e le conseguenti implicazioni psicologiche esclusivamente in relazione a due utilizzi che si possono fare della rete: l’uso dei social media e l’uso della cyberpornografia. Il campione totale è formato da 552 individui (67.6% di sesso femminile e 32.2% di sesso maschile). Per questo studio si è deciso di creare due gruppi di riferimento basandosi sulla domanda filtro relativa all’utilizzo di materiale pornografico negli ultimi 12 mesi. Coloro che hanno risposto “sì” sono stati inseriti nel campione di riferimento specifico per la cyberpornografia, mentre i partecipanti che hanno risposto “no” sono stati collocati nel campione relativo all’uso dei social media; per entrambi i gruppi sono state usate le medesime variabili dipendenti. I dati dello studio sono stati ottenuti attraverso la compilazione di un questionario tramite la piattaforma Qualtrics, e sono stati analizzati con il software statistico SPSS. Per quanto riguarda i risultati sul campione social media, le analisi hanno confermato una correlazione positiva e moderata tra uso problematico, depressione, stress, ansia e metacognizioni negative e positive; tra le variabili indipendenti appena riportate l’associazione più statisticamente significativa è esitata dallo studio della correlazione tra uso problematico dei social media e i livelli di stress. Il fattore di rischio maggiormente predittivo dell’uso problematico dei social media è stato lo stress; depressione e metacognizioni positive sono risultati essere predittori più deboli. I risultati relativi all’analisi sul campione cyberpornografia hanno evidenziato l’esistenza di una correlazione positiva solo tra uso problematico e metacognizioni positive; queste si configurano anche, seppur con un'associazione debole, come l'unica variabile che sembrerebbe aumentare il rischio del comportamento problematico legato al consumo di materiale pornografico online.
In una realtà di pixel: uno studio sull'uso problematico dei social media e della cyberpornografia in associazione alle metacognizioni e al distress psicologico
BOVE, MARGHERITA
2023/2024
Abstract
Negli ultimi anni l’attenzione rivolta agli effetti che un uso problematico degli strumenti legati ad Internet può provocare è cresciuta notevolmente. Legittimati dal riconoscimento del gioco d’azzardo come dipendenza comportamentale nel DSM-5, un numero crescente di studi ha cominciato ad approfondire le similitudini individuabili tra uso problematico di Internet e dipendenze comportamentali. Tra le numerose implicazioni sul benessere psicologico che possono esitare da un uso problematico del cyberspazio, in questo studio si è deciso di approfondire il legame con il distress psicologico e le metacognizioni positive e negative. Nella costruzione dello studio si è deciso di indagare il comportamento problematico e le conseguenti implicazioni psicologiche esclusivamente in relazione a due utilizzi che si possono fare della rete: l’uso dei social media e l’uso della cyberpornografia. Il campione totale è formato da 552 individui (67.6% di sesso femminile e 32.2% di sesso maschile). Per questo studio si è deciso di creare due gruppi di riferimento basandosi sulla domanda filtro relativa all’utilizzo di materiale pornografico negli ultimi 12 mesi. Coloro che hanno risposto “sì” sono stati inseriti nel campione di riferimento specifico per la cyberpornografia, mentre i partecipanti che hanno risposto “no” sono stati collocati nel campione relativo all’uso dei social media; per entrambi i gruppi sono state usate le medesime variabili dipendenti. I dati dello studio sono stati ottenuti attraverso la compilazione di un questionario tramite la piattaforma Qualtrics, e sono stati analizzati con il software statistico SPSS. Per quanto riguarda i risultati sul campione social media, le analisi hanno confermato una correlazione positiva e moderata tra uso problematico, depressione, stress, ansia e metacognizioni negative e positive; tra le variabili indipendenti appena riportate l’associazione più statisticamente significativa è esitata dallo studio della correlazione tra uso problematico dei social media e i livelli di stress. Il fattore di rischio maggiormente predittivo dell’uso problematico dei social media è stato lo stress; depressione e metacognizioni positive sono risultati essere predittori più deboli. I risultati relativi all’analisi sul campione cyberpornografia hanno evidenziato l’esistenza di una correlazione positiva solo tra uso problematico e metacognizioni positive; queste si configurano anche, seppur con un'associazione debole, come l'unica variabile che sembrerebbe aumentare il rischio del comportamento problematico legato al consumo di materiale pornografico online.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/67087