Background: Sleep Bruxism (SB) is a common condition characterized by teeth clenching and grinding during sleep, often resulting in dental damage and other complications. Accurate diagnosis of this condition is crucial for developing effective treatment strategies; however, traditional diagnostic methods primarily rely on subjective self-assessment questionnaires, which may lack accuracy and reliability. This study aimed to investigate the correlation between the self-report STAB questionnaire and an intraoral device (ID) to identify and test a new methodology for assessing sleep bruxism. Materials and Methods: A total of 49 patients were administered a self-assessment questionnaire to evaluate the activity and symptoms of SB. Subsequently, each patient received a customized ID based on a mandibular impression obtained with a 3D scanner, to be worn every night for 30 days. The average wear areas on each device were then measured and correlated with the patients' responses to the questionnaire. Results: According to the questionnaire, 31 patients were identified as bruxers, while 18 were identified as healthy. For healthy patients, the distribution of wear areas was 2.35% ± 0.7%, while for bruxism patients, it was 15.14% ± 0.9%. A correlation emerged between the STAB questionnaire responses and the ID measurements: patients reporting frequent bruxism activity and symptoms exhibited higher percentages of occlusal wear. Patients who were unaware of clenching or grinding their teeth during sleep had an average wear of 18%, higher than those who responded affirmatively. Wear areas averaging 12%, higher than normal, were detected in patients without evident symptomatology according to the self-report questionnaire. This suggests that self-report questionnaires may not be sufficiently reliable for evaluating sleep bruxism and underscores the need for more objective diagnostic methods. Conclusions: The examined intraoral device demonstrated a correlation with the self-report questionnaire, indicating its accuracy and potential validity as a method for assessing sleep bruxism, allowing for differential diagnosis between healthy and affected subjects. This study suggests that self-report questionnaires may not be sufficiently reliable for evaluating sleep bruxism and underscores the need for more objective diagnostic methods.

Background: Il Bruxismo del Sonno (BS) è una condizione comune caratterizzata dal serramento e dal digrignamento dei denti durante il sonno, spesso causando danni dentali e altre complicazioni. La diagnosi accurata di questa condizione è fondamentale per sviluppare strategie di trattamento efficaci; tuttavia, i metodi diagnostici tradizionali si basano principalmente su questionari soggettivi di autovalutazione, che possono mancare di accuratezza e affidabilità. Questo studio ha avuto lo scopo di indagare la correlazione tra il questionario self-report STAB e un dispositivo intraorale (DO), al fine di identificare e testare una nuova metodologia per valutare il bruxismo del sonno. Materiali e metodi: A 49 pazienti è stato somministrato un questionario di autovalutazione per valutare l’attività e i sintomi del BS. Successivamente, ogni paziente ha ricevuto il DO personalizzato basato sull'impronta mandibolare ottenuta con scanner 3D, da indossare ogni notte per 30 giorni. Le aree medie di usura su ciascun dispositivo sono state quindi misurate e correlate alle risposte dei pazienti al questionario. Risultati: 31 pazienti sono stati definiti bruxisti dal questionario; 18 sono stati definiti sani. Per i pazienti sani, la distribuzione di aree usurate è stata del 2.35% ± 0.7%, mentre per i pazienti con bruxismo è stata del 15.14% ± 0.9%. È emersa correlazione tra le risposte al questionario STAB e le misurazioni del DO: chi riferiva episodi frequenti di attività e sintomatologia di bruxismo mostrava percentuali maggiori di usura dell'area occlusale. Pazienti che hanno risposto di non essere consapevoli di serrare o digrignare i denti durante il sonno presentavano una media di usura del 18%, superiore a chi rispondeva affermativamente. Sono state rilevate aree di usura media del 12%, superiore al valore normale, in pazienti che non presentavano sintomatologia evidente secondo il questionario self-report. Conclusioni: Il dispositivo intraorale esaminato ha dimostrato correlazione con il questionario self-report, quindi di essere un metodo accurato e potenzialmente valido per la valutazione del bruxismo del sonno, permettendo una diagnosi differenziale tra soggetti sani e affetti. Questo studio suggerisce inoltre che i questionari self-report possono non essere sufficientemente affidabili per valutare il bruxismo del sonno e sottolinea la necessità di metodi diagnostici più oggettivi.

Nuove metodologie per la valutazione del bruxismo del sonno: studio di associazione tra self report e dispositivo inter-occlusale per utilizzo diagnostico

GENZONE, GIORGIA
2023/2024

Abstract

Background: Sleep Bruxism (SB) is a common condition characterized by teeth clenching and grinding during sleep, often resulting in dental damage and other complications. Accurate diagnosis of this condition is crucial for developing effective treatment strategies; however, traditional diagnostic methods primarily rely on subjective self-assessment questionnaires, which may lack accuracy and reliability. This study aimed to investigate the correlation between the self-report STAB questionnaire and an intraoral device (ID) to identify and test a new methodology for assessing sleep bruxism. Materials and Methods: A total of 49 patients were administered a self-assessment questionnaire to evaluate the activity and symptoms of SB. Subsequently, each patient received a customized ID based on a mandibular impression obtained with a 3D scanner, to be worn every night for 30 days. The average wear areas on each device were then measured and correlated with the patients' responses to the questionnaire. Results: According to the questionnaire, 31 patients were identified as bruxers, while 18 were identified as healthy. For healthy patients, the distribution of wear areas was 2.35% ± 0.7%, while for bruxism patients, it was 15.14% ± 0.9%. A correlation emerged between the STAB questionnaire responses and the ID measurements: patients reporting frequent bruxism activity and symptoms exhibited higher percentages of occlusal wear. Patients who were unaware of clenching or grinding their teeth during sleep had an average wear of 18%, higher than those who responded affirmatively. Wear areas averaging 12%, higher than normal, were detected in patients without evident symptomatology according to the self-report questionnaire. This suggests that self-report questionnaires may not be sufficiently reliable for evaluating sleep bruxism and underscores the need for more objective diagnostic methods. Conclusions: The examined intraoral device demonstrated a correlation with the self-report questionnaire, indicating its accuracy and potential validity as a method for assessing sleep bruxism, allowing for differential diagnosis between healthy and affected subjects. This study suggests that self-report questionnaires may not be sufficiently reliable for evaluating sleep bruxism and underscores the need for more objective diagnostic methods.
2023
New methodologies for the assessment of sleep bruxism: an association study between self-report and inter-occlusal device for diagnostic use
Background: Il Bruxismo del Sonno (BS) è una condizione comune caratterizzata dal serramento e dal digrignamento dei denti durante il sonno, spesso causando danni dentali e altre complicazioni. La diagnosi accurata di questa condizione è fondamentale per sviluppare strategie di trattamento efficaci; tuttavia, i metodi diagnostici tradizionali si basano principalmente su questionari soggettivi di autovalutazione, che possono mancare di accuratezza e affidabilità. Questo studio ha avuto lo scopo di indagare la correlazione tra il questionario self-report STAB e un dispositivo intraorale (DO), al fine di identificare e testare una nuova metodologia per valutare il bruxismo del sonno. Materiali e metodi: A 49 pazienti è stato somministrato un questionario di autovalutazione per valutare l’attività e i sintomi del BS. Successivamente, ogni paziente ha ricevuto il DO personalizzato basato sull'impronta mandibolare ottenuta con scanner 3D, da indossare ogni notte per 30 giorni. Le aree medie di usura su ciascun dispositivo sono state quindi misurate e correlate alle risposte dei pazienti al questionario. Risultati: 31 pazienti sono stati definiti bruxisti dal questionario; 18 sono stati definiti sani. Per i pazienti sani, la distribuzione di aree usurate è stata del 2.35% ± 0.7%, mentre per i pazienti con bruxismo è stata del 15.14% ± 0.9%. È emersa correlazione tra le risposte al questionario STAB e le misurazioni del DO: chi riferiva episodi frequenti di attività e sintomatologia di bruxismo mostrava percentuali maggiori di usura dell'area occlusale. Pazienti che hanno risposto di non essere consapevoli di serrare o digrignare i denti durante il sonno presentavano una media di usura del 18%, superiore a chi rispondeva affermativamente. Sono state rilevate aree di usura media del 12%, superiore al valore normale, in pazienti che non presentavano sintomatologia evidente secondo il questionario self-report. Conclusioni: Il dispositivo intraorale esaminato ha dimostrato correlazione con il questionario self-report, quindi di essere un metodo accurato e potenzialmente valido per la valutazione del bruxismo del sonno, permettendo una diagnosi differenziale tra soggetti sani e affetti. Questo studio suggerisce inoltre che i questionari self-report possono non essere sufficientemente affidabili per valutare il bruxismo del sonno e sottolinea la necessità di metodi diagnostici più oggettivi.
sleep bruxism
TMD
orofacial pain
diagnosis
sleepbruxchecker
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/69040