In questo studio ci siamo proposti di studiare l’associazione sé-volto, concentrandoci in particolare sull’associazione tra il sé e un volto appartenente a un’etnia diversa dalla propria. Questo approccio si distingue da studi precedenti in cui l'associazione era, ad esempio, con forme geometriche. La metodologia adottata prevedeva l’impiego di un test comportamentale condotto su un campione di 40 partecipanti, specificamente femmine di etnia caucasica. Ai soggetti veniva richiesto di completare tre compiti: il primo era un test IAT (Implicit Association Test), volto a valutare gli atteggiamenti impliciti verso una specifica categoria; il secondo compito, denominato SELF, era destinato a misurare i tempi di reazione nell’associazione tra il sé e il volto; infine, le partecipanti sono state sottoposte nuovamente a un test IAT. Nel compito SELF, alle partecipanti veniva chiesto di identificarsi con i volti di donne nere. Successivamente, sullo schermo comparivano diverse associazioni e il soggetto doveva rispondere prontamente indicando se l’associazione fosse corretta o sbagliata; nello specifico, le associazioni da considerare corrette erano TU-VOLTO NERO e ALTRA-VOLTO BIANCO, mentre quelle da considerare errate erano TU-VOLTO BIANCO e ALTRA-VOLTO NERO. Da questo esperimento ci aspettiamo che i tempi di reazione relativi al riconoscimento dei volti associati al sé risultino significativamente più brevi rispetto a quelli relativi ai volti associati con l’etichetta ALTRA.
Può il sé identificarsi in un altro gruppo etnico? Uno studio sperimentale
HABIBI, MARTINA
2023/2024
Abstract
In questo studio ci siamo proposti di studiare l’associazione sé-volto, concentrandoci in particolare sull’associazione tra il sé e un volto appartenente a un’etnia diversa dalla propria. Questo approccio si distingue da studi precedenti in cui l'associazione era, ad esempio, con forme geometriche. La metodologia adottata prevedeva l’impiego di un test comportamentale condotto su un campione di 40 partecipanti, specificamente femmine di etnia caucasica. Ai soggetti veniva richiesto di completare tre compiti: il primo era un test IAT (Implicit Association Test), volto a valutare gli atteggiamenti impliciti verso una specifica categoria; il secondo compito, denominato SELF, era destinato a misurare i tempi di reazione nell’associazione tra il sé e il volto; infine, le partecipanti sono state sottoposte nuovamente a un test IAT. Nel compito SELF, alle partecipanti veniva chiesto di identificarsi con i volti di donne nere. Successivamente, sullo schermo comparivano diverse associazioni e il soggetto doveva rispondere prontamente indicando se l’associazione fosse corretta o sbagliata; nello specifico, le associazioni da considerare corrette erano TU-VOLTO NERO e ALTRA-VOLTO BIANCO, mentre quelle da considerare errate erano TU-VOLTO BIANCO e ALTRA-VOLTO NERO. Da questo esperimento ci aspettiamo che i tempi di reazione relativi al riconoscimento dei volti associati al sé risultino significativamente più brevi rispetto a quelli relativi ai volti associati con l’etichetta ALTRA.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
ELABORATO FINALE (1).pdf
accesso aperto
Dimensione
228.55 kB
Formato
Adobe PDF
|
228.55 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/69789