In questo elaborato viene discussa l'importanza dell'esposizione precoce alla lingua dei segni nei bambini con sordità congenita, con particolare attenzione agli aspetti neurologici, linguistici e sociali. Il primo capitolo si concentra sull'acquisizione della lingua dei segni, mettendo in evidenza le sfide affrontate dai bambini sordi nati da genitori udenti e i vantaggi di un apprendimento precoce. Viene discussa l'importanza della lingua dei segni come strumento di prevenzione della deprivazione linguistica e come base per l'acquisizione di altre lingue, tra cui quelle orali. Il secondo capitolo esplora lo sviluppo della teoria della mente (ToM) e delle competenze sociali nei bambini sordi. La capacità di comprendere gli stati mentali degli altri è strettamente legata al linguaggio, e i bambini sordi esposti precocemente alla lingua dei segni mostrano uno sviluppo più avanzato della ToM rispetto a quelli che acquisiscono la lingua dei segni in ritardo. Il terzo capitolo offre una panoramica storica dell'educazione dei bambini sordi, dalla creazione delle prime scuole per sordi alla diffusione del bilinguismo. Viene discussa l'evoluzione dei metodi educativi, evidenziando come l'integrazione della lingua dei segni nelle scuole moderne possa migliorare l'inclusione sociale e prevenire ritardi cognitivi. Il quarto capitolo approfondisce le implicazioni neurologiche dell'esposizione linguistica precoce. Studi sulla neuroplasticità rivelano che i bambini sordi esposti precocemente alla lingua dei segni mostrano una riorganizzazione corticale che supporta lo sviluppo linguistico e cognitivo. Viene evidenziato come il cervello dei bambini sordi possa riorganizzarsi per elaborare stimoli visivi come linguistici, se esposto precocemente alla lingua dei segni, prevenendo così la deprivazione linguistica e favorendo lo sviluppo cognitivo complessivo.
L'esposizione precoce alla lingua dei segni nei bambini con sordità congenita: implicazioni neurologiche, linguistiche e sociali.
VILLANI, MICHELLE
2023/2024
Abstract
In questo elaborato viene discussa l'importanza dell'esposizione precoce alla lingua dei segni nei bambini con sordità congenita, con particolare attenzione agli aspetti neurologici, linguistici e sociali. Il primo capitolo si concentra sull'acquisizione della lingua dei segni, mettendo in evidenza le sfide affrontate dai bambini sordi nati da genitori udenti e i vantaggi di un apprendimento precoce. Viene discussa l'importanza della lingua dei segni come strumento di prevenzione della deprivazione linguistica e come base per l'acquisizione di altre lingue, tra cui quelle orali. Il secondo capitolo esplora lo sviluppo della teoria della mente (ToM) e delle competenze sociali nei bambini sordi. La capacità di comprendere gli stati mentali degli altri è strettamente legata al linguaggio, e i bambini sordi esposti precocemente alla lingua dei segni mostrano uno sviluppo più avanzato della ToM rispetto a quelli che acquisiscono la lingua dei segni in ritardo. Il terzo capitolo offre una panoramica storica dell'educazione dei bambini sordi, dalla creazione delle prime scuole per sordi alla diffusione del bilinguismo. Viene discussa l'evoluzione dei metodi educativi, evidenziando come l'integrazione della lingua dei segni nelle scuole moderne possa migliorare l'inclusione sociale e prevenire ritardi cognitivi. Il quarto capitolo approfondisce le implicazioni neurologiche dell'esposizione linguistica precoce. Studi sulla neuroplasticità rivelano che i bambini sordi esposti precocemente alla lingua dei segni mostrano una riorganizzazione corticale che supporta lo sviluppo linguistico e cognitivo. Viene evidenziato come il cervello dei bambini sordi possa riorganizzarsi per elaborare stimoli visivi come linguistici, se esposto precocemente alla lingua dei segni, prevenendo così la deprivazione linguistica e favorendo lo sviluppo cognitivo complessivo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/69863