Fra le molteplici strategie per determinare un apprendimento motorio, dati di letteratura mostrano l’efficacia dell’action observation training (AOT) in grado di unire e implementare gli effetti di osservazione e immaginazione di un gesto, con la sua successiva esecuzione. La controparte neurofisiologica dell’AOT si ritrova nel ruolo giocato dal meccanismo specchio che media l’attivazione della corteccia motoria anche solo durante l’osservazione di un gesto. L’obiettivo di questo studio è valutare l’efficacia di una procedura di AOT applicata allo sport e in particolare nel perfezionamento di alcune azioni di gioco in atleti di basket professionisti. Due giocatori esperti (18 e 20 anni) hanno partecipato allo studio. Entrambi sono stati registrati con telecamera 360° e sensori di movimento mentre eseguivano 3 azioni di gioco. Per 10 settimane i soggetti hanno condotto 2 volte a settimana delle sessioni di AOT. Tramite un visore gli atleti osservavano loro stessi eseguire il movimento, lo immaginavano e infine eseguivano 20 ripetizioni dello stesso gesto. Al termine del training è stata registrata nuovamente la cinematica dei movimenti. A livello comportamentale è stato valutato l’incremento dei punteggi di realizzazione tra le varie sessioni svolte nel corso delle 10 settimane di training e l’aumento effettivo in partita del numero di gesti analoghi a quelli sottoposti a training con AOT, con relative medie realizzative, confrontandoli con le statistiche risalenti al periodo pre-training. Infine, è stata condotta un’analisi qualitativa della cinematica del movimento di 1 dei 6 gesti allenati. Questo studio ha evidenziato l’efficacia di una procedura di AOT su giocatori di basket professionisti. Grazie all’utilizzo di un visore è stato possibile aumentare il grado di immersività durante l’osservazione di azioni di gioco. Allo stesso modo, osservare sé stessi durante l’esecuzione del gesto da perfezionare (modello prossimale) ha permesso di implementare un training individualizzato per il singolo atleta. La combinazione dei due elementi ha creato le condizioni ideali per processi di risonanza motoria, potenziando i benefici derivanti dall’attivazione del meccanismo mirror durante l’osservazione dell’azione. In conclusione, l’applicazione dei risultati della ricerca neuroscientifica al mondo dello sport potrà in futuro ispirare la programmazione di training di apprendimento e perfezionamento di gesti sportivi personalizzati sul singolo atleta.
Shaq a Shot: uno studio sul perfezionamento di gesti sportivi nel basket tramite Action Observation Training
ZILIOLI, ANDREA
2023/2024
Abstract
Fra le molteplici strategie per determinare un apprendimento motorio, dati di letteratura mostrano l’efficacia dell’action observation training (AOT) in grado di unire e implementare gli effetti di osservazione e immaginazione di un gesto, con la sua successiva esecuzione. La controparte neurofisiologica dell’AOT si ritrova nel ruolo giocato dal meccanismo specchio che media l’attivazione della corteccia motoria anche solo durante l’osservazione di un gesto. L’obiettivo di questo studio è valutare l’efficacia di una procedura di AOT applicata allo sport e in particolare nel perfezionamento di alcune azioni di gioco in atleti di basket professionisti. Due giocatori esperti (18 e 20 anni) hanno partecipato allo studio. Entrambi sono stati registrati con telecamera 360° e sensori di movimento mentre eseguivano 3 azioni di gioco. Per 10 settimane i soggetti hanno condotto 2 volte a settimana delle sessioni di AOT. Tramite un visore gli atleti osservavano loro stessi eseguire il movimento, lo immaginavano e infine eseguivano 20 ripetizioni dello stesso gesto. Al termine del training è stata registrata nuovamente la cinematica dei movimenti. A livello comportamentale è stato valutato l’incremento dei punteggi di realizzazione tra le varie sessioni svolte nel corso delle 10 settimane di training e l’aumento effettivo in partita del numero di gesti analoghi a quelli sottoposti a training con AOT, con relative medie realizzative, confrontandoli con le statistiche risalenti al periodo pre-training. Infine, è stata condotta un’analisi qualitativa della cinematica del movimento di 1 dei 6 gesti allenati. Questo studio ha evidenziato l’efficacia di una procedura di AOT su giocatori di basket professionisti. Grazie all’utilizzo di un visore è stato possibile aumentare il grado di immersività durante l’osservazione di azioni di gioco. Allo stesso modo, osservare sé stessi durante l’esecuzione del gesto da perfezionare (modello prossimale) ha permesso di implementare un training individualizzato per il singolo atleta. La combinazione dei due elementi ha creato le condizioni ideali per processi di risonanza motoria, potenziando i benefici derivanti dall’attivazione del meccanismo mirror durante l’osservazione dell’azione. In conclusione, l’applicazione dei risultati della ricerca neuroscientifica al mondo dello sport potrà in futuro ispirare la programmazione di training di apprendimento e perfezionamento di gesti sportivi personalizzati sul singolo atleta.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/69867