Cura e alterità, tra vulnerabilità e fragilità

The thesis "Care and Otherness: Between Vulnerability and Fragility" aims to explore the intricate relationship between the concepts of vulnerability, fragility, care, and justice through a critical comparison of the theories of Emmanuel Lévinas and Paul Ricoeur. The thesis begins with the assumption that vulnerability, traditionally perceived as a condition of weakness, is instead a fundamental aspect of human experience, deeply influencing interpersonal and social relationships. In this context, care and justice are examined not as opposing concepts but as interconnected and complementary dimensions, essential for addressing the challenges of an increasingly interdependent society marked by widespread fragility. It is emphasized how emotions, often underestimated in ethical discourse, can act as a driving force in achieving a balance between care and justice, fostering an ethical approach that takes into account the complexity of human relationships. The concept of "vulnerable autonomy," introduced in the thesis, offers a new perspective on autonomy, which is not seen as mere independence but as a dynamic balance between autonomy and interdependence. This ethical model, which seeks to overcome traditional dichotomies between care and justice, promotes a notion of ethics that values the centrality of the other in the construction of both individual and collective identity.

L'elaborato "Cura e alterità, tra vulnerabilità e fragilità" si propone di esplorare l'intricata relazione tra i concetti di vulnerabilità, fragilità, cura e giustizia, attraverso un confronto critico tra le teorie di Emmanuel Lévinas e Paul Ricoeur. La tesi parte dall'assunto che la vulnerabilità, tradizionalmente percepita come una condizione di debolezza, sia invece un aspetto fondamentale dell'esperienza umana, che caratterizza profondamente le relazioni interpersonali e sociali. In questo contesto, la cura e la giustizia vengono esaminate non come concetti antitetici, ma come dimensioni interconnesse e complementari, indispensabili per affrontare le sfide di una società sempre più interdipendente e caratterizzata da fragilità diffuse. Viene messo in evidenza come le emozioni, spesso sottovalutate nel discorso etico, possano agire da motore per il raggiungimento di un equilibrio tra cura e giustizia, favorendo un approccio etico che tenga conto della complessità delle relazioni umane. Il concetto di "autonomia vulnerabile", introdotto nella tesi, propone una nuova prospettiva sull'autonomia, che non è vista come mera indipendenza, ma come un equilibrio dinamico tra autonomia e interdipendenza. Questo modello etico, che cerca di superare le dicotomie tradizionali tra cura e giustizia, promuove un'idea di eticità che valorizza la centralità dell'altro nella costruzione dell'identità sia individuale che collettiva.