La carne, la parola, l'indicibile. Prospettive filosofiche nell'opera di Clarice Lispector

Clarice Lispector was one of the greatest writers of the 20th century, and various philosophers have attributed philosophical value to her work, from different perspectives and within different readings. The aim of this work is to analyse, from a philosophical point of view, what role the flesh and the word play within her texts. Starting from the ontological level, moving towards the linguistic-aesthetic level and, finally, towards that of the philosophy of art and literature, an attempt is made to produce a dialogue between Lispector's work and some of the philosophical thoughts that characterised her century, but also with those that preceded and succeeded her. With this goal, the instances of neo-materialism, the philosophies of language that draw on the work of Jacques Lacan, and Maurice Blanchot's philosophy of literature are taken into account. The aim is to demonstrate the relevance of the philosophical content of Lispector's work, especially regarding the role played by the word, on different levels: the ontological, the linguistic, the artistic and the aesthetic.

Clarice Lispector è stata una delle più grandi scrittrici del XX secolo, e diversi filosofi hanno attribuito un valore filosofico alla sua opera, a partire da posizioni e letture differenti. In questo elaborato ci si propone di analizzare, da un punto di vista filosofico, quale sia il ruolo che la carne e la parola rivestono all’interno dei suoi testi. A partire dal livello ontologico, per muoversi verso quello linguistico-estetico e, infine, verso quello della filosofia dell’arte e della letteratura, si tenta di mettere l’opera di Lispector in dialogo con alcuni dei pensieri filosofici che hanno caratterizzato il suo secolo, ma anche con quelli che l’hanno preceduta e succeduta. A questo scopo vengono prese in considerazione soprattutto le istanze dei neomaterialismi, le filosofie del linguaggio che si rifanno al lavoro di Jacques Lacan, e la filosofia della letteratura di Maurice Blanchot. L'obiettivo è quello di dimostrare la rilevanza del contenuto filosofico dell'opera di Lispector, soprattutto per quanto riguarda il ruolo rivestito dalla parola, su diversi piani: quello ontologico, quello linguistico, quello artistico e quello estetico.