L’impianto acquedottistico per scopi civili è un complesso di opere ingegneristiche che permettono di captare l’acqua da fonti naturali, potabilizzarla per renderla sicura e salubre per l’uomo, immagazzinarla e distribuirla alle diverse utenze distribuite sul territorio. La rete del sistema acquedottistico italiano, secondo fonti ISTAT, conta una percentuale di 42,4% di perdite idriche nell’anno 2022, un valore in lieve aumento rispetto all’anno 2020 con 42,2%. Anche se recentemente, molti gestori del servizio idrico abbiano iniziato una serie di progetti per ridurre e quantificare questi consumi, comunque resta il problema che c’è ancora una grande quantità di acqua persa lungo la rete, data principalmente da fattori fisiologici presenti in tutte le parti dell’impianto acquedottistico, allacci abusivi, errori di misura dei contatori e rotture nelle condotte a causa della loro vita utile. Quest’ultime possono generare maggiormente problemi ai cittadini che vengono limitati o privati per brevi periodi di tempo dell’utilizzo di acqua potabili. Esistono principalmente tre tipologie di perdite: quelle autorizzate ma non contabilizzate, quelle apparenti, e quelle reali. Tutte queste possono essere individuate utilizzando diversi metodi e tecnologie di ricerca, come: il geofono (apparecchio di tipo indiretto, che viene appoggiato a terra per ascoltare il rumore emesso), le aste geofoniche (apparecchio di tipo diretto, che viene posto a contatto con la condotta o con gli elementi idraulici della rete per ascoltarne il rumore), il correlatore acustico (strumento elettroacustico che utilizza la propagazione dell’onda del rumore emesso dalla rottura all'interno della condotta), strumenti di misurazione di portata (si base sulle particolari variazioni ottenute dalle misurazioni), misuratori di pressione (attraverso la regolazione della pressione), contatori d’acqua intelligenti (dall’osservazione dei dati rilevati si possono individuare eventuali anomalie), gas tracciante (dove viene utilizzato un gas inerte per rintracciare la perdita), il metodo del consumo zero (isola tratti di condotta per misurare la portata interna), la distrettualizzazione (consiste nel suddividere la rete in distretti per una maggiore gestione di essa), la modellazione (viene realizzata una rete virtuale simile a quella reale per facilitarne la gestione) e i sistemi di supporto alle decisioni (attraverso l’analisi dei dati permette di prendere decisioni sulla gestione della rete idrica). A questi si aggiungono anche quelli impiegati all’estero, come SmartBall, il Sahara Pipeline Inspection System e il Trenchless Automated Leakage Repair. Tutti questi metodi permettono di individuare rapidamente le varie perdite idriche derivanti da rottura di tubazioni, in modo tale da procedere immediatamente al loro riparo o sostituzione per garantire il continuo funzionamento della rete. Ovviamente una perdita idrica e la sua riparazione hanno un certo costo che inciderà sulla spesa totale per la gestione della rete acquedottistica. Quindi bisognerà applicare una serie di soluzioni per ridurre questi fenomeni, dalla sostituzione periodica della rete a una maggiore consapevolezza dei cittadini nel ridurre gli sprechi e nell'aiutare nella segnalazione di eventuali perdite. L’introduzione di nuove tecnologie di ricerca, i gestori idrici avranno la possibilità di ridurre la percentuale di rotture idriche e allo stesso tempo di fornire un servizio migliore ai cittadini, rispettando anche gli obiettivi di sostenibilità nell’utilizzo della risorsa idrica.

Metodi di rilevamento delle perdite idriche lungo la rete di distribuzione del sistema acquedottistico italiano

VIOLA, JACOPO
2023/2024

Abstract

L’impianto acquedottistico per scopi civili è un complesso di opere ingegneristiche che permettono di captare l’acqua da fonti naturali, potabilizzarla per renderla sicura e salubre per l’uomo, immagazzinarla e distribuirla alle diverse utenze distribuite sul territorio. La rete del sistema acquedottistico italiano, secondo fonti ISTAT, conta una percentuale di 42,4% di perdite idriche nell’anno 2022, un valore in lieve aumento rispetto all’anno 2020 con 42,2%. Anche se recentemente, molti gestori del servizio idrico abbiano iniziato una serie di progetti per ridurre e quantificare questi consumi, comunque resta il problema che c’è ancora una grande quantità di acqua persa lungo la rete, data principalmente da fattori fisiologici presenti in tutte le parti dell’impianto acquedottistico, allacci abusivi, errori di misura dei contatori e rotture nelle condotte a causa della loro vita utile. Quest’ultime possono generare maggiormente problemi ai cittadini che vengono limitati o privati per brevi periodi di tempo dell’utilizzo di acqua potabili. Esistono principalmente tre tipologie di perdite: quelle autorizzate ma non contabilizzate, quelle apparenti, e quelle reali. Tutte queste possono essere individuate utilizzando diversi metodi e tecnologie di ricerca, come: il geofono (apparecchio di tipo indiretto, che viene appoggiato a terra per ascoltare il rumore emesso), le aste geofoniche (apparecchio di tipo diretto, che viene posto a contatto con la condotta o con gli elementi idraulici della rete per ascoltarne il rumore), il correlatore acustico (strumento elettroacustico che utilizza la propagazione dell’onda del rumore emesso dalla rottura all'interno della condotta), strumenti di misurazione di portata (si base sulle particolari variazioni ottenute dalle misurazioni), misuratori di pressione (attraverso la regolazione della pressione), contatori d’acqua intelligenti (dall’osservazione dei dati rilevati si possono individuare eventuali anomalie), gas tracciante (dove viene utilizzato un gas inerte per rintracciare la perdita), il metodo del consumo zero (isola tratti di condotta per misurare la portata interna), la distrettualizzazione (consiste nel suddividere la rete in distretti per una maggiore gestione di essa), la modellazione (viene realizzata una rete virtuale simile a quella reale per facilitarne la gestione) e i sistemi di supporto alle decisioni (attraverso l’analisi dei dati permette di prendere decisioni sulla gestione della rete idrica). A questi si aggiungono anche quelli impiegati all’estero, come SmartBall, il Sahara Pipeline Inspection System e il Trenchless Automated Leakage Repair. Tutti questi metodi permettono di individuare rapidamente le varie perdite idriche derivanti da rottura di tubazioni, in modo tale da procedere immediatamente al loro riparo o sostituzione per garantire il continuo funzionamento della rete. Ovviamente una perdita idrica e la sua riparazione hanno un certo costo che inciderà sulla spesa totale per la gestione della rete acquedottistica. Quindi bisognerà applicare una serie di soluzioni per ridurre questi fenomeni, dalla sostituzione periodica della rete a una maggiore consapevolezza dei cittadini nel ridurre gli sprechi e nell'aiutare nella segnalazione di eventuali perdite. L’introduzione di nuove tecnologie di ricerca, i gestori idrici avranno la possibilità di ridurre la percentuale di rotture idriche e allo stesso tempo di fornire un servizio migliore ai cittadini, rispettando anche gli obiettivi di sostenibilità nell’utilizzo della risorsa idrica.
2023
Methods of detecting water losses along the distribution network of the Italian aqueduct system
Acquedotto
Distribuzione
Perdite idriche
Rilevamento
Acqua potabile
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/71509