L’obiettivo del progetto ISOLPHARM è sfruttare le potenzialità del metodo ISOL (Isotope Selection On Line) a SPES per creare nuovi radiofarmaci ad altissima attività specifica e purezza isotopica. Questo metodo, oltre a una serie di radionuclidi già impiegati in medicina nucleare, permette di accedere a nuovi radioisotopi non convenzionali, ad esempio l’Ag-111 e il Cs-136. Il programma di ISOLPHARM è iniziato con lo sviluppo di un radiofarmaco basato sull’Ag-111, un radio-isotopo beta-emettitore che si prevede di produrre in quantità rilevante a SPES potenzialmente adatto sia ad un uso terapeutico che diagnostico (o “teranostico” come si usa dire). Il progetto tocca tutti i differenti aspetti della creazione del radiofarmaco, dalla produzione del radioisotopo, alla sua purificazione radiochimica, alla sintesi delle molecole che ingabbiano il radioisotopo e lo trasportano fino alle cellule cancerose, fino ai test preclinici in-vitro e in-vivo, per verificare tutti gli step principali delle diverse fasi dello sviluppo del farmaco. Nella collaborazione è in fase di partenza un nuovo filone di studi di radiobiologia che saranno eseguiti presso il nuovo laboratorio in allestimento presso il LENA di Pavia. I primi test vedranno la somministrazione di Ag-111 libero a delle colture cellulari in diverse condizioni per quantificare la sopravvivenza cellulare. La seguente tesi analizza i dati provenienti da questi esperimenti studiando in primo luogo le curve attività iniettata-frazione di sopravvivenza e dose-frazione di sopravvivenza. Inoltre si pone l’obiettivo di verificare quale modello biofisico si adatta meglio alla spiegazione dei dati e di fare un confronto con altri beta-emettitori.
Misure di sopravvivenza cellulare con Ag-111 libero per l'esperimento ISOLPHARM
SPADETTO, CATERINA
2023/2024
Abstract
L’obiettivo del progetto ISOLPHARM è sfruttare le potenzialità del metodo ISOL (Isotope Selection On Line) a SPES per creare nuovi radiofarmaci ad altissima attività specifica e purezza isotopica. Questo metodo, oltre a una serie di radionuclidi già impiegati in medicina nucleare, permette di accedere a nuovi radioisotopi non convenzionali, ad esempio l’Ag-111 e il Cs-136. Il programma di ISOLPHARM è iniziato con lo sviluppo di un radiofarmaco basato sull’Ag-111, un radio-isotopo beta-emettitore che si prevede di produrre in quantità rilevante a SPES potenzialmente adatto sia ad un uso terapeutico che diagnostico (o “teranostico” come si usa dire). Il progetto tocca tutti i differenti aspetti della creazione del radiofarmaco, dalla produzione del radioisotopo, alla sua purificazione radiochimica, alla sintesi delle molecole che ingabbiano il radioisotopo e lo trasportano fino alle cellule cancerose, fino ai test preclinici in-vitro e in-vivo, per verificare tutti gli step principali delle diverse fasi dello sviluppo del farmaco. Nella collaborazione è in fase di partenza un nuovo filone di studi di radiobiologia che saranno eseguiti presso il nuovo laboratorio in allestimento presso il LENA di Pavia. I primi test vedranno la somministrazione di Ag-111 libero a delle colture cellulari in diverse condizioni per quantificare la sopravvivenza cellulare. La seguente tesi analizza i dati provenienti da questi esperimenti studiando in primo luogo le curve attività iniettata-frazione di sopravvivenza e dose-frazione di sopravvivenza. Inoltre si pone l’obiettivo di verificare quale modello biofisico si adatta meglio alla spiegazione dei dati e di fare un confronto con altri beta-emettitori.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/71942