I principali fertilizzanti utilizzati nell’agricoltura moderna sono a base di azoto, fosforo e potassio (NPK) o a base di urea. Tuttavia, si stima che solo il 50% della quantità di fertilizzanti usata sia effettivamente assorbita dalle piante, mentre la rimanente parte viene degradata o dilavata dalle falde acquifere. Ciò rappresenta una delle principali fonti di inquinamento dell’acqua e dell’ambiente, con conseguenti rischi per la salute umana. Una possibile soluzione al problema sono i fertilizzanti a rilascio controllato (Controlled Release Fertilizer, CRF), che permettono di rilasciare nel terreno in modo controllato i nutrienti necessari alla pianta, grazie a una particolare matrice o un rivestimento applicato al fertilizzante. Il presente elaborato di Tesi tratta l'impiego del chitosano, un polimero naturale, economico, biodegradabile e non tossico, per aumentare la durata della conservazione dei fertilizzanti e dei nutrienti necessari alla pianta, prevenendone lo spreco.
I fertilizzanti a rilascio controllato: possibile utilizzo del chitosano in agricoltura
FABBRI, VALENTINA
2023/2024
Abstract
I principali fertilizzanti utilizzati nell’agricoltura moderna sono a base di azoto, fosforo e potassio (NPK) o a base di urea. Tuttavia, si stima che solo il 50% della quantità di fertilizzanti usata sia effettivamente assorbita dalle piante, mentre la rimanente parte viene degradata o dilavata dalle falde acquifere. Ciò rappresenta una delle principali fonti di inquinamento dell’acqua e dell’ambiente, con conseguenti rischi per la salute umana. Una possibile soluzione al problema sono i fertilizzanti a rilascio controllato (Controlled Release Fertilizer, CRF), che permettono di rilasciare nel terreno in modo controllato i nutrienti necessari alla pianta, grazie a una particolare matrice o un rivestimento applicato al fertilizzante. Il presente elaborato di Tesi tratta l'impiego del chitosano, un polimero naturale, economico, biodegradabile e non tossico, per aumentare la durata della conservazione dei fertilizzanti e dei nutrienti necessari alla pianta, prevenendone lo spreco.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/73083