Questo lavoro, intitolato "Attraverso il corpo. La percezione di sé nella prospettiva degli studi di genere", vuole presentare l'evoluzione sul modo di percepire e indagare il corpo. Viene indagato dapprima il dualismo cartesiano, e come questa teoria abbia influito sulle prime questioni di genere, per poi esaminare la rivoluzione di pensiero esposta da Merleau-Ponty in "Fenomenologia della percezione". Questo scritto, pur mostrando una complementarietà e correlazione tra corpo e coscienza, non delinea alcuna specificazione di genere nelle descrizioni delle varie esperienze esistenziali. Si prosegue quindi analizzando il pensiero di Simone de Beauvoir, che ha riletto la fenomenologia della corporeità alla luce del binarismo di genere e che, con la sua affermazione "donna non si nasce, lo si diventa", ha dato vita a un percorso di indagine filosofica che condurrà a uno studio dei corpi oltre il binarismo di genere, fino a domandarsi se il genere esista davvero e se sia effettivamente legato in un rapporto di necessità con il sesso che vuole performare. Quest'ultimo pensiero trova la sua massima espressione in Judith Butler, ultima autrice che viene affrontata nella tesi, tramite l'analisi della sua opera "Corpi che contano".
Attraverso il corpo. La percezione di sé nella prospettiva degli studi di genere
DIQUATTRO, MARISTELLA
2023/2024
Abstract
Questo lavoro, intitolato "Attraverso il corpo. La percezione di sé nella prospettiva degli studi di genere", vuole presentare l'evoluzione sul modo di percepire e indagare il corpo. Viene indagato dapprima il dualismo cartesiano, e come questa teoria abbia influito sulle prime questioni di genere, per poi esaminare la rivoluzione di pensiero esposta da Merleau-Ponty in "Fenomenologia della percezione". Questo scritto, pur mostrando una complementarietà e correlazione tra corpo e coscienza, non delinea alcuna specificazione di genere nelle descrizioni delle varie esperienze esistenziali. Si prosegue quindi analizzando il pensiero di Simone de Beauvoir, che ha riletto la fenomenologia della corporeità alla luce del binarismo di genere e che, con la sua affermazione "donna non si nasce, lo si diventa", ha dato vita a un percorso di indagine filosofica che condurrà a uno studio dei corpi oltre il binarismo di genere, fino a domandarsi se il genere esista davvero e se sia effettivamente legato in un rapporto di necessità con il sesso che vuole performare. Quest'ultimo pensiero trova la sua massima espressione in Judith Butler, ultima autrice che viene affrontata nella tesi, tramite l'analisi della sua opera "Corpi che contano".File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Diquattro_Maristella.pdf
accesso aperto
Dimensione
903.14 kB
Formato
Adobe PDF
|
903.14 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/74017