L’argomento che vorrei sviluppare nell’elaborato finale è la lingua dei segni (LIS). Spiegherò quando è nata, dove, da chi è stata inventata, quali sono stati i bisogni o le motivazioni che hanno portato alla nascita di questo modo di comunicare e tutto ciò che riguarda la sua nascita e la sua diffusione. Inoltre spiegherò se è universale in tutto il mondo. Questa verrà trattata da due punti di vista diversi: da un lato come linguaggio che viene utilizzato per comunicare con i bambini sordo-muti; dall’altro come strumento (Baby Signs) che serve per comunicare con quest’ultimi e per capire i loro bisogni, i quali non sono inizialmente in grado di esprimerli verbalmente. Collegando, nel quotidiano, il simbolo alla rispettiva parola, il bambino dovrebbe poi essere in grado di ripeterlo per spiegare emozioni, richieste o bisogni. Nel primo caso la LIS sarà riferita all’ambito scolastico; come sono organizzate le istituzioni per l’istruzione e l’introduzione nelle scuole dei bambini con questa difficoltà, quante scuole hanno introdotto come materia d’insegnamento la LIS e la motivazione. Nel secondo caso riporterò qual è l’utilità di insegnare i Baby Signs ai bambini udenti, da che età è meglio iniziare ad introdurli, in quali contesti e quanto spesso utilizzarli, con quali modalità insegnarli e soprattutto per comunicare di quali argomenti; sarà importante focalizzarsi sulle conseguenze, positive o negative che siano, che porta l’insegnamento di essi.
Lingua dei Segni e Baby Signs: strumenti di comunicazione inclusiva per bambini sordi e udenti
CATELAN, ALESSIA
2023/2024
Abstract
L’argomento che vorrei sviluppare nell’elaborato finale è la lingua dei segni (LIS). Spiegherò quando è nata, dove, da chi è stata inventata, quali sono stati i bisogni o le motivazioni che hanno portato alla nascita di questo modo di comunicare e tutto ciò che riguarda la sua nascita e la sua diffusione. Inoltre spiegherò se è universale in tutto il mondo. Questa verrà trattata da due punti di vista diversi: da un lato come linguaggio che viene utilizzato per comunicare con i bambini sordo-muti; dall’altro come strumento (Baby Signs) che serve per comunicare con quest’ultimi e per capire i loro bisogni, i quali non sono inizialmente in grado di esprimerli verbalmente. Collegando, nel quotidiano, il simbolo alla rispettiva parola, il bambino dovrebbe poi essere in grado di ripeterlo per spiegare emozioni, richieste o bisogni. Nel primo caso la LIS sarà riferita all’ambito scolastico; come sono organizzate le istituzioni per l’istruzione e l’introduzione nelle scuole dei bambini con questa difficoltà, quante scuole hanno introdotto come materia d’insegnamento la LIS e la motivazione. Nel secondo caso riporterò qual è l’utilità di insegnare i Baby Signs ai bambini udenti, da che età è meglio iniziare ad introdurli, in quali contesti e quanto spesso utilizzarli, con quali modalità insegnarli e soprattutto per comunicare di quali argomenti; sarà importante focalizzarsi sulle conseguenze, positive o negative che siano, che porta l’insegnamento di essi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/74531