Durante le vacanze estive il bambino viene portato ai centri estivi per far trascorrere loro il tempo divertendosi con i propri amici e all’aria aperta, spesso condividendo giochi e attività laboratoriali. La figura di riferimento all’interno di questi centri è l’animatore, spesso adolescente di un’età compresa dai 15 ai 18 anni, dedicata ad organizzare tempi e modalità della giornata. Partendo da questi presupposti, questo studio di caso va a riflettere sulla figura dell’animatore e la possibilità di divenire educatore in un contesto informale, ovvero il Grest: prendendo spunto dalle problematicità presenti nella società odierna e dalla scarsa comunicazione di vari argomenti scontati ma fondamentali, si è cercato di capire attraverso una ricerca interna, se un animatore è all’altezza di rivestire i panni di guida che può educare, trasmettendo ai ragazzi conoscenze che ritrovano nelle attività e nei giochi precedentemente organizzati e studiati nelle loro dinamiche. Con l’aiuto di questionari e attività “a misura di” adolescente si sono valutate le conoscenze di base dell’animatore, acquisendone di nuove facendo, con lo scopo di educare i bambini a come vivere la strada, leggendo segnali e utilizzando al meglio i veicoli in suo possesso (bici e monopattino in primis). Una volta valutate ed acquisite le conoscenze di partenza degli animatori, questi ultimi hanno organizzato diverse tipologie di gioco che poi hanno proposto al centro estivo, tra cui la creazione di un video breve in cui i ragazzi erano i protagonisti e che riassumeva le conoscenze acquisite. Come conclusione del percorso, si è verificato tramite un questionario rivolto agli animatori se l’attività educativa poteva effettivamente inserirsi nell’ambito informale e ludico del Grest, con attività che possono risultare originali e coinvolgenti.
L'esperienza educativa inserita in un contesto ludico/informale: l'educazione stradale nel centro estivo.
MANZATO, FEDERICO
2023/2024
Abstract
Durante le vacanze estive il bambino viene portato ai centri estivi per far trascorrere loro il tempo divertendosi con i propri amici e all’aria aperta, spesso condividendo giochi e attività laboratoriali. La figura di riferimento all’interno di questi centri è l’animatore, spesso adolescente di un’età compresa dai 15 ai 18 anni, dedicata ad organizzare tempi e modalità della giornata. Partendo da questi presupposti, questo studio di caso va a riflettere sulla figura dell’animatore e la possibilità di divenire educatore in un contesto informale, ovvero il Grest: prendendo spunto dalle problematicità presenti nella società odierna e dalla scarsa comunicazione di vari argomenti scontati ma fondamentali, si è cercato di capire attraverso una ricerca interna, se un animatore è all’altezza di rivestire i panni di guida che può educare, trasmettendo ai ragazzi conoscenze che ritrovano nelle attività e nei giochi precedentemente organizzati e studiati nelle loro dinamiche. Con l’aiuto di questionari e attività “a misura di” adolescente si sono valutate le conoscenze di base dell’animatore, acquisendone di nuove facendo, con lo scopo di educare i bambini a come vivere la strada, leggendo segnali e utilizzando al meglio i veicoli in suo possesso (bici e monopattino in primis). Una volta valutate ed acquisite le conoscenze di partenza degli animatori, questi ultimi hanno organizzato diverse tipologie di gioco che poi hanno proposto al centro estivo, tra cui la creazione di un video breve in cui i ragazzi erano i protagonisti e che riassumeva le conoscenze acquisite. Come conclusione del percorso, si è verificato tramite un questionario rivolto agli animatori se l’attività educativa poteva effettivamente inserirsi nell’ambito informale e ludico del Grest, con attività che possono risultare originali e coinvolgenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/74620