Pillola contraccettiva maschile. Un network di aspettative da indagare.

Contraception within our society has always been a question of gender, particularly of the female gender. In the 60s, the first female contraceptive pill was introduced into the market. This technology, with all the hormonal contraceptives developed later, as well as the non-medical practices to control births, has reinforced the idea that preventing pregnancy is a woman’s task. Today, an innovation could change this balance, namely the first barrier-free contraceptive for men. It is the male contraceptive pill, strongly in demand in both feminist movements since the 70s and from those countries that have seen over the years an unstoppable population growth, such as China and India. The male pill, becoming part of a network of well-established practices, has met, along the way, both allies and opponents, who have hindered or encouraged its innovation process. However, many questions have been raised over the years about the possible success on the market of this new method of contraception. This research aims to investigate what expectations the public has of this new technology and who could be the actors that could promote or hinder the success of this new contraceptive method. To explore these dynamics, I performed an exploratory research, based on ten semi-structured interviews given to individuals from the public sphere, such as the designated users and possible indirect beneficiaries, and the scientific community. In particular, all individuals, except medical personnel, will be aged between 18 and 26. From the analysis of the interviews, it will be possible to understand what are the expectations of the actors involved in the process of pill innovation and how these can affect or not the future of contraception.

La contraccezione all’interno della nostra società è sempre stata una questione di genere, in particolare di genere femminile. Negli anni Sessanta, infatti, si assiste all’introduzione nel mercato della prima pillola contraccettiva femminile. Questa tecnologia, insieme a tutti i contraccettivi ormonali sviluppati in seguito, così come le pratiche non mediche messe in atto per controllare le nascite, hanno rafforzato l’idea che prevenire le gravidanze sia un compito prettamente delle donne. Oggi, una nuova innovazione potrebbe mettere in discussione questo equilibrio, ossia il primo contraccettivo non di barriera destinato agli uomini in fase di sperimentazione. Si tratta della pillola contraccettiva maschile, fortemente richiesta sia movimenti femministi a partire dagli anni ‘70 che da quei Paesi che hanno visto negli anni un’inarrestabile crescita demografica, ossia Cina ed India. La pillola maschile, inserendosi in un network di pratiche fortemente consolidate, ha incontrato lungo il suo percorso sia alleati che oppositori, i quali hanno ostacolato o favorito il suo processo di innovazione. Tuttavia, negli anni sono stati sollevati numerosi dubbi riguardo al possibile successo sul mercato di questo nuovo metodo contraccettivo. Questa ricerca ha l’obiettivo di indagare quali siano, ad oggi, le aspettative del pubblico nei confronti di questa nuova tecnologia e quali possano essere gli attori che potrebbero promuovere o ostacolare il successo di questo nuovo contraccettivo. Per indagare ciò, è stata eseguita una ricerca esplorativa basata su dieci interviste semi-strutturate somministrate ad individui appartenenti alla sfera del pubblico, quindi gli utilizzatori designati ed i possibili beneficiari indiretti, e la comunità scientifica. In particolare, tutti gli individui, fatta eccezione per il personale medico, avranno un’età compresa tra i 18 ed i 26 anni. Dall’analisi delle interviste è possibile comprendere quali siano le aspettative degli attori coinvolti dal processo di innovazione della pillola e come queste possano influenzare o meno il futuro della contraccezione.