Il principale mezzo che il neonato ha per comunicare i propri bisogni è il pianto. Quest’ultimo può essere considerato uno stimolo particolarmente saliente per l'adulto, in grado di influenzare la reazione del caregiver innescando in egli un comportamento di vicinanza e di cura nei confronti del bambino. Le differenze individuali nell’interpretazione del pianto infantile e nelle emozioni che esso suscita condizionano il tipo di comportamento utilizzato dall’adulto in risposta al bambino. Ad esempio, se il pianto suscita sentimenti di avversione, frustrazione, ansia o rabbia c’è un maggior rischio di mettere in atto comportamenti disfunzionali, aggressivi o di evitamento invece di risposte empatiche che sono maggiormente legate a sentimenti di tenerezza e di compassione. La sensibilità e la responsività al pianto infantile dipendono da diversi fattori, alcuni relativi al bambino, altri all’adulto; tra questi, le precedenti esperienze di cura, in termini di cure ricevute e fornite, e il benessere psicologico. L’obiettivo del presente elaborato è quello di approfondire l’influenza che tali esperienze di cura e caratteristiche individuali possono avere nella valutazione e nella risposta psicologica al pianto infantile nelle madri.
Il ruolo dei fattori esperienziali di cura e di benessere psicologico materno nella responsività al pianto infantile
MERCANZIN, JESSICA
2023/2024
Abstract
Il principale mezzo che il neonato ha per comunicare i propri bisogni è il pianto. Quest’ultimo può essere considerato uno stimolo particolarmente saliente per l'adulto, in grado di influenzare la reazione del caregiver innescando in egli un comportamento di vicinanza e di cura nei confronti del bambino. Le differenze individuali nell’interpretazione del pianto infantile e nelle emozioni che esso suscita condizionano il tipo di comportamento utilizzato dall’adulto in risposta al bambino. Ad esempio, se il pianto suscita sentimenti di avversione, frustrazione, ansia o rabbia c’è un maggior rischio di mettere in atto comportamenti disfunzionali, aggressivi o di evitamento invece di risposte empatiche che sono maggiormente legate a sentimenti di tenerezza e di compassione. La sensibilità e la responsività al pianto infantile dipendono da diversi fattori, alcuni relativi al bambino, altri all’adulto; tra questi, le precedenti esperienze di cura, in termini di cure ricevute e fornite, e il benessere psicologico. L’obiettivo del presente elaborato è quello di approfondire l’influenza che tali esperienze di cura e caratteristiche individuali possono avere nella valutazione e nella risposta psicologica al pianto infantile nelle madri.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/75380