Il presente lavoro intende porre l’attenzione sull’approccio pedagogico dell’Outdoor Education, sottolineando l’importanza che riveste per una sana crescita dei bambini e, in particolare, per lo sviluppo delle prime competenze geografiche nella Scuola dell’Infanzia. L’ipotesi di partenza è rappresentata dall’idea che l’OE, in ambito scolastico, sia poco proposta perché percepita dagli insegnanti come rischiosa; da qui deriva l’interesse di approfondire la valenza educativa del rischio e il Riskyplay. Lo scopo finale del lavoro è quello di individuare le buone pratiche che possono far diminuire la paura del rischio legato agli ambienti outdoor negli insegnanti della scuola dell’infanzia, nell’intento di contribuire alla promozione delle attività educativo-didattiche all’aperto e alla loro diffusione. Nella parte iniziale dell’elaborato vengono definiti i temi principali della ricerca ed è offerta una panoramica della più recente letteratura; la parte centrale è invece dedicata al quadro metodologico della ricerca condotta e ai risultati ottenuti. La ricerca empirica di tipo qualitativo ha previsto due fasi: una prima fase di osservazione di un contesto scolastico virtuoso, in cui è proposto un rilevante progetto di Outdoor Education; e una seconda fase di conduzione di interviste ad un gruppo di insegnanti. Da queste ultime è emerso che gli insegnanti concordano sulla valenza formativa dell’OE e del Riskyplay ma hanno opinioni differenti rispetto al rischio e all’applicabilità di questi approcci a scuola. La parte conclusiva dell’elaborato consiste nella sintesi delle buone pratiche raccolte e nella presentazione di alcune piste di lavoro per gli insegnanti della scuola dell’infanzia.

Il rischio di (non) apprendere: buone pratiche di Outdoor Education. Una ricerca empirica nella scuola dell'infanzia

DEL TODESCO FRISONE, EMMA
2023/2024

Abstract

Il presente lavoro intende porre l’attenzione sull’approccio pedagogico dell’Outdoor Education, sottolineando l’importanza che riveste per una sana crescita dei bambini e, in particolare, per lo sviluppo delle prime competenze geografiche nella Scuola dell’Infanzia. L’ipotesi di partenza è rappresentata dall’idea che l’OE, in ambito scolastico, sia poco proposta perché percepita dagli insegnanti come rischiosa; da qui deriva l’interesse di approfondire la valenza educativa del rischio e il Riskyplay. Lo scopo finale del lavoro è quello di individuare le buone pratiche che possono far diminuire la paura del rischio legato agli ambienti outdoor negli insegnanti della scuola dell’infanzia, nell’intento di contribuire alla promozione delle attività educativo-didattiche all’aperto e alla loro diffusione. Nella parte iniziale dell’elaborato vengono definiti i temi principali della ricerca ed è offerta una panoramica della più recente letteratura; la parte centrale è invece dedicata al quadro metodologico della ricerca condotta e ai risultati ottenuti. La ricerca empirica di tipo qualitativo ha previsto due fasi: una prima fase di osservazione di un contesto scolastico virtuoso, in cui è proposto un rilevante progetto di Outdoor Education; e una seconda fase di conduzione di interviste ad un gruppo di insegnanti. Da queste ultime è emerso che gli insegnanti concordano sulla valenza formativa dell’OE e del Riskyplay ma hanno opinioni differenti rispetto al rischio e all’applicabilità di questi approcci a scuola. La parte conclusiva dell’elaborato consiste nella sintesi delle buone pratiche raccolte e nella presentazione di alcune piste di lavoro per gli insegnanti della scuola dell’infanzia.
2023
The risk of (not) learning: good practices of Outdoor Education. An empirical research in the preschool
Infanzia
Outdoor Education
Rischio educativo
Buone pratiche
Geografia
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