Tra i principi del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (D.lgs. 81/2008) vi è la valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, con particolare attenzione a quelli a cui sono maggiormente esposti. In molte professioni, l'uso attivo delle mani o la manipolazione di strumenti manuali comporta un'elevata frequenza di lesioni alle mani. In questo studio si pone particolare attenzione alle lacerazioni causate dall'uso di coltelli, ampiamente utilizzati nel settore alimentare e responsabili della maggior parte degli infortuni. Tale problematica è presente anche nell'azienda di grande distribuzione in cui è stato condotto lo studio, dove il 22,7% degli infortuni analizzati erano correlati all'uso di coltelli, come emerso dall’analisi del registro degli infortuni aziendale. Tra le operazioni ritenute a maggiore rischio vi è il taglio delle forme di formaggio, che richiede l'uso di coltelli con lame di 42 cm e risulta fisicamente faticoso. Da qui nasce l'esigenza di valutare soluzioni alternative al coltello, mirando a proteggere la collettività anziché adottare guanti antitaglio per la protezione individuale. La ricerca si è basata sulla percezione del rischio e su altri aspetti correlati tra gli operatori di due punti vendita, confrontando diversi strumenti testati per alcuni mesi: il taglia croste e spicchi da banco e due tipi di macchina porzionatrice semiautomatica. L'analisi è stata condotta tramite questionari somministrati a 32 lavoratori e l'uso di modelli di regressione statistica per determinare le differenze significative nelle percezioni di fatica e pericolo. I risultati dimostrano una chiara preferenza per le macchine porzionatrici semiautomatiche, considerate l’alternativa più sicura e meno faticosa, rendendo l’operazione agevole anche per operatori di piccola statura e meno dotati di forza fisica. Questo studio propone, quindi, l'adozione di strumenti più ergonomici come alternativa al coltello per il taglio delle forme di formaggio, quale strategia per ridurre gli infortuni e migliorare la sicurezza sul lavoro.
Valutazione della percezione del rischio nel taglio delle forme di formaggio: un’indagine tra gli operatori del settore
ROVERONI, MATTEO
2023/2024
Abstract
Tra i principi del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (D.lgs. 81/2008) vi è la valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, con particolare attenzione a quelli a cui sono maggiormente esposti. In molte professioni, l'uso attivo delle mani o la manipolazione di strumenti manuali comporta un'elevata frequenza di lesioni alle mani. In questo studio si pone particolare attenzione alle lacerazioni causate dall'uso di coltelli, ampiamente utilizzati nel settore alimentare e responsabili della maggior parte degli infortuni. Tale problematica è presente anche nell'azienda di grande distribuzione in cui è stato condotto lo studio, dove il 22,7% degli infortuni analizzati erano correlati all'uso di coltelli, come emerso dall’analisi del registro degli infortuni aziendale. Tra le operazioni ritenute a maggiore rischio vi è il taglio delle forme di formaggio, che richiede l'uso di coltelli con lame di 42 cm e risulta fisicamente faticoso. Da qui nasce l'esigenza di valutare soluzioni alternative al coltello, mirando a proteggere la collettività anziché adottare guanti antitaglio per la protezione individuale. La ricerca si è basata sulla percezione del rischio e su altri aspetti correlati tra gli operatori di due punti vendita, confrontando diversi strumenti testati per alcuni mesi: il taglia croste e spicchi da banco e due tipi di macchina porzionatrice semiautomatica. L'analisi è stata condotta tramite questionari somministrati a 32 lavoratori e l'uso di modelli di regressione statistica per determinare le differenze significative nelle percezioni di fatica e pericolo. I risultati dimostrano una chiara preferenza per le macchine porzionatrici semiautomatiche, considerate l’alternativa più sicura e meno faticosa, rendendo l’operazione agevole anche per operatori di piccola statura e meno dotati di forza fisica. Questo studio propone, quindi, l'adozione di strumenti più ergonomici come alternativa al coltello per il taglio delle forme di formaggio, quale strategia per ridurre gli infortuni e migliorare la sicurezza sul lavoro.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Roveroni_Matteo.pdf
accesso riservato
Dimensione
1.86 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.86 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/75720