Problematiche osteo-articolari dei pazienti con acromegalia: uno studio osservazionale retrospettivo

Study aim: to evaluate the prevalence and prognostic factors of arthropathy in acromegaly. Materials and methods: this retrospective observational study enrolled 94 subjects over 18 years of age: 47 patients with acromegaly and 47 controls recruited from spouses, family members, or acquaintances of the patients. Patients were recruited at the Medical Clinic 3 of the Padua University Hospital from 09/04/2024 to 31/09/2024. Two different questionnaires were administered to these two groups, specifically designed following an exploratory bibliographic search using keywords, totaling 36 questions for patients and 24 for the control group. The questionnaire investigated participants' general information (age, sex, weight, medications, physical activity, occupation), orthopedic interventions, and rehabilitation. The patient questionnaire included a section dedicated to the disease (age at diagnosis, disease status, symptom intensity, presence of joint limitations, therapies, IGF-1 value), and rehabilitation was divided into pre- and post-diagnosis. Missing data were retrospectively reconstructed from the patient's medical records. Results: the two groups (acromegaly patients and controls) were comparable in terms of age, sex, and BMI. In patients, we found a significantly higher presence of comorbidities (hypertension, sleep apnea, diabetes) and greater use of home medications. Within the patient group, the most disabling disorder was arthralgia, and compared to the control group, joints were affected more frequently and in a more generalized manner. Patients, compared to the control group, had more joint pain of greater intensity and a higher number of orthopedic interventions, mostly due to degenerative damage. The hip was found to be the most significantly affected joint, also presenting a higher number of prosthetic replacements. Patients were found to have a similar lifestyle (both in sports and work) to the controls. Rehabilitation interventions were performed with the same frequency between the two groups. However, rehabilitation seems to provide less effective and shorter-lasting improvements in the patient group. Conclusions: arthropathy is confirmed to be one of the most disabling symptoms in patients with acromegaly, and the study demonstrates how acromegalic pathology has a significant impact on degenerative joint aspects. Our questionnaire thus allows for a good highlighting of this issue compared to the control group. The limited knowledge of the disease by healthcare professionals and the delay with which patients are referred to rehabilitation could reduce the outcomes of the rehabilitation intervention itself. To improve patients' quality of life, we should aim to diagnose earlier in the future and further investigate the role of rehabilitation therapy.

Scopo dello studio: valutazione della prevalenza e dei fattori prognostici dell’artropatia nell’acromegalia. Materiali e metodi: in questo studio osservazionale retrospettivo sono stati arruolati 94 soggetti con età maggiore di 18 anni: 47 pazienti con acromegalia e 47 controlli reclutati tra coniugi, familiari o conoscenti del paziente. I pazienti sono stati reclutati presso la Clinica Medica 3 dell’Azienda Ospedaliera di Padova nel periodo che va dal 09/04/2024 al 31/09/2024. A questi due gruppi sono stati somministrati due questionari differenti, costruiti appositamente a seguito di una ricerca bibliografica esplorativa tramite parole chiave. In totale, il questionario per i pazienti prevede 36 domande mentre il questionario per il gruppo di controllo ne prevede 24. Con il questionario si sono indagate le generalità dei partecipanti (età, sesso, peso, farmaci, attività fisica, lavoro), gli interventi ortopedici e riabilitativi. Nel questionario dei pazienti era presente una parte dedicata alla malattia (età alla diagnosi, stato di malattia, intensità dei sintomi, presenza di limitazioni articolari, terapie, valore dell’IGF-1) e la riabilitazione era divisa in pre- e post-diagnosi. I dati mancanti sono stati ricostruiti retrospettivamente dalla documentazione sanitaria del paziente. Risultati: i due gruppi (acromegalici e controlli), sono risultati confrontabili per età, sesso e BMI. Nei pazienti abbiamo evidenziato una presenza significativamente maggiore di comorbilità (ipertensione, apnee notturne, diabete) e un maggior uso di farmaci a domicilio. All’interno del gruppo dei pazienti, il disturbo ritenuto più invalidante è rappresentato dalle artralgie e, rispetto al gruppo di controllo, le articolazioni risultano colpite in modo più frequente e generalizzato. I pazienti, rispetto al gruppo di controllo, presentano maggiori dolori articolari, di maggiore intensità, e un maggior numero di interventi ortopedici dovuti per lo più a danni di natura degenerativa. 2 L’articolazione più significativamente colpita è risulta essere l’anca, che ha presentato anche un numero di protesizzazioni più alto. I pazienti sono risultati avere un tipo di vita (sia sportiva che lavorativa) simile ai controlli. Gli interventi riabilitativi sono stati effettuati con la stessa frequenza tra i due gruppi. La riabilitazione sembra tuttavia dare miglioramenti meno efficaci e di più breve durata nel gruppo dei pazienti. Conclusioni: l’artropatia si conferma essere uno dei sintomi più invalidanti nei pazienti con acromegalia e lo studio dimostra come la patologia acromegalica abbia un impatto significativo sugli aspetti degenerativi articolari. Il nostro questionario consente quindi di evidenziare in modo chiaro questa problematica rispetto al gruppo di controllo. La poca conoscenza della malattia da parte dei professionisti sanitari ed il ritardo con la quale i pazienti vengono inviati alla riabilitazione potrebbe ridurre gli outcome dell’intervento riabilitativo stesso. Per migliorare la qualità di vita dei pazienti dovremo, in futuro, anticipare la diagnosi ed approfondire ulteriormente il ruolo della terapia riabilitativa.