La neurite vestibolare è un’infiammazione del nervo vestibolare che provoca una perdita improvvisa della funzionalità di uno dei due apparati vestibolari periferici. I pazienti con questa patologia presentano una vertigine rotatoria di durata superiore alle 24 ore, oscillopsia, disequilibrio sia statico che dinamico con difficoltà nella deambulazione; nausea e vomito. Dal punto di vista obiettivo e strumentale i segni caratteristici che portano alla diagnosi di neurite vestibolare consistono nel rilievo di un nistagmo spontaneo unidirezionale diretto verso il lato sano che persiste da più di 24 ore, il riscontro di una paresi o paralisi del lato leso alla stimolazione calorica e specifiche alterazioni riscontrate all’esecuzione del Video Head Impulse Test (VHIT). In questa tesi sono state presi in considerazioni i reperti ottenuti nell’esecuzione del VHIT in un gruppo di 48 pazienti afferenti al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Padova e inviati presso il “Centro Regionale di cura e diagnosi delle Vertigini” dell’Ospedale Sant’Antonio di Padova per entrare nel “Protocollo Diagnostico Neuriti”. In particolare, l’obiettivo è stato quello di valutare la presenza delle saccadi compensatorie, ove presenti, di ricercare una correlazione con il guadagno del riflesso vestibolo-oculare e con la percezione della sintomatologia da parte dei pazienti valutata mediante la somministrazione di questionari. Dei 48 pazienti esaminati, 13 erano affetti da una neurite del nervo vestibolare supero-inferiore e 37 da una neurite del nervo vestibolare superiore. Il coinvolgimento era monolaterale in 46 casi e bilaterale in 2 casi (1 simultaneo e 1 sequenziale). Il criterio di inclusione è stato un tempo di valutazione dall’esordio dei sintomi non superiore ai 30 giorni. Questa finestra temporale è stata a sua volta suddivisa in 3 intervalli: entro 10 giorni dall’accesso in Pronto Soccorso, tra 11 e 20 giorni e tra 21 e 30 giorni dopo il primo accesso. Dopo la prima valutazione sono state effettuate delle visite di follow up a distanza di tre mesi per una durata complessiva di un anno. I risultati ottenuti dimostrano che nella maggioranza dei pazienti (n=36) valutati entro 10 giorni dall’accesso in Pronto Soccorso erano riscontrabili saccadi di tipo “overt” e “covert”, mentre nei restanti casi erano presenti unicamente saccadi di tipo overt. Il pattern di risposta “overt+covert” era prevalente rispetto al pattern “solo overt”, sebbene in misura minore rispetto al primo. Questi reperti strumentali sono indicativi di una precoce attivazione dei meccanismi di compenso nei pazienti affetti da neuronite vestibolare. Inoltre, è stata riscontrata una correlazione statisticamente significativa tra il guadagno del riflesso vestibolo-oculare e l’ampiezza di picco delle saccadi sia overt che covert rinvenuta dalla prima valutazione e successivamente nel corso del follow up. In conclusione, nei pazienti con neuronite vestibolare la comparsa di saccadi compensatorie con una precisa organizzazione e correlazione con il guadagno del riflesso vestibolo-oculare fin dall’esordio della malattia è indicativo di una precoce attivazione dei meccanismi di compenso.

Studio delle saccadi compensatorie al VHIT nelle neuriti vestibolari

TERRENZIO, CRISTINA
2023/2024

Abstract

La neurite vestibolare è un’infiammazione del nervo vestibolare che provoca una perdita improvvisa della funzionalità di uno dei due apparati vestibolari periferici. I pazienti con questa patologia presentano una vertigine rotatoria di durata superiore alle 24 ore, oscillopsia, disequilibrio sia statico che dinamico con difficoltà nella deambulazione; nausea e vomito. Dal punto di vista obiettivo e strumentale i segni caratteristici che portano alla diagnosi di neurite vestibolare consistono nel rilievo di un nistagmo spontaneo unidirezionale diretto verso il lato sano che persiste da più di 24 ore, il riscontro di una paresi o paralisi del lato leso alla stimolazione calorica e specifiche alterazioni riscontrate all’esecuzione del Video Head Impulse Test (VHIT). In questa tesi sono state presi in considerazioni i reperti ottenuti nell’esecuzione del VHIT in un gruppo di 48 pazienti afferenti al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Padova e inviati presso il “Centro Regionale di cura e diagnosi delle Vertigini” dell’Ospedale Sant’Antonio di Padova per entrare nel “Protocollo Diagnostico Neuriti”. In particolare, l’obiettivo è stato quello di valutare la presenza delle saccadi compensatorie, ove presenti, di ricercare una correlazione con il guadagno del riflesso vestibolo-oculare e con la percezione della sintomatologia da parte dei pazienti valutata mediante la somministrazione di questionari. Dei 48 pazienti esaminati, 13 erano affetti da una neurite del nervo vestibolare supero-inferiore e 37 da una neurite del nervo vestibolare superiore. Il coinvolgimento era monolaterale in 46 casi e bilaterale in 2 casi (1 simultaneo e 1 sequenziale). Il criterio di inclusione è stato un tempo di valutazione dall’esordio dei sintomi non superiore ai 30 giorni. Questa finestra temporale è stata a sua volta suddivisa in 3 intervalli: entro 10 giorni dall’accesso in Pronto Soccorso, tra 11 e 20 giorni e tra 21 e 30 giorni dopo il primo accesso. Dopo la prima valutazione sono state effettuate delle visite di follow up a distanza di tre mesi per una durata complessiva di un anno. I risultati ottenuti dimostrano che nella maggioranza dei pazienti (n=36) valutati entro 10 giorni dall’accesso in Pronto Soccorso erano riscontrabili saccadi di tipo “overt” e “covert”, mentre nei restanti casi erano presenti unicamente saccadi di tipo overt. Il pattern di risposta “overt+covert” era prevalente rispetto al pattern “solo overt”, sebbene in misura minore rispetto al primo. Questi reperti strumentali sono indicativi di una precoce attivazione dei meccanismi di compenso nei pazienti affetti da neuronite vestibolare. Inoltre, è stata riscontrata una correlazione statisticamente significativa tra il guadagno del riflesso vestibolo-oculare e l’ampiezza di picco delle saccadi sia overt che covert rinvenuta dalla prima valutazione e successivamente nel corso del follow up. In conclusione, nei pazienti con neuronite vestibolare la comparsa di saccadi compensatorie con una precisa organizzazione e correlazione con il guadagno del riflesso vestibolo-oculare fin dall’esordio della malattia è indicativo di una precoce attivazione dei meccanismi di compenso.
2023
Study of compensatory saccades at VHIT in vestibular neuritis
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/76590