Il fallimento occidentale in Afghanistan e la riorganizzazione degli attori dopo il 2021

L’Afghanistan è un crocevia storico di conflitti internazionali, la cui instabilità ha catalizzato l’interesse di molteplici attori globali. Questa tesi esplora il fallimento occidentale nel tentativo di stabilizzare il Paese, analizzando gli errori strategici, culturali e politici che hanno segnato l’intervento delle forze internazionali dal 2001. Dall'Operazione Enduring Freedom alle missioni NATO/ONU, il coinvolgimento in Afghanistan ha evidenziato profonde divisioni tra gli attori della coalizione, complicate dalle insurrezioni talebane e dalla resilienza di altre fazioni locali. La riconquista di Kabul da parte dei Talebani nel 2021 ha portato il Paese a un collasso statale, culminando in un “failed state” con un governo teocratico che fatica a ottenere il riconoscimento del resto delle comunità internazionale. La tesi si concentra, inoltre, sulla riorganizzazione degli attori locali e internazionali e sugli scenari emergenti, in cui alcune potenze come Cina, Russia, Iran e Pakistan assumono ruoli fondamentali. Questa indagine mira a comprendere i motivi che hanno ostacolato il progetto di nation-building e le conseguenze di un cambiamento geopolitico così profondo.