Il ruolo delle organizzazioni internazionali nella gestione delle crisi globali: un'analisi del conflitto in Kosovo

Questa tesi esamina il ruolo determinante delle organizzazioni internazionali nella gestione delle crisi globali, prendendo come caso di studio il conflitto in Kosovo. Attraverso un'analisi delle operazioni condotte da NATO, ONU e Unione Europea durante e dopo il conflitto, l’elaborato esplora come queste istituzioni abbiano cercato di fermare l’escalation di violenza e pulizie etniche e, inoltre, analizza l’impatto degli interventi internazionali sul mantenimento della pace e la stabilizzazione politica dell'area. Il conflitto balcanico del 1998-99 rappresenta un esempio cruciale di intervento multilaterale in cui si è posta una sfida tra la necessità di agire per prevenire ulteriori violenze e il rispetto della sovranità statale. Viene analizzato in particolare l’operato della NATO durante l'Operazione Allied Force, che pur essendo riuscita a fermare le violenze, ha sollevato questioni sulla legittimità dell’uso della forza senza un’esplicita autorizzazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, e quindi relative alla violazione della sovranità nazionale e al rispetto del diritto internazionale. Inoltre, si valutano le attività di peacekeeping e ricostruzione post-bellica intraprese dalle Nazioni Unite e dall'UE, evidenziando le sfide e i successi degli interventi umanitari e di ricostruzione. Un focus speciale è dedicato alla KFOR e ai suoi effetti sulla sicurezza regionale, nonché al processo di democratizzazione e istituzione del Kosovo come entità autonoma. Infine, attraverso un’analisi delle risoluzioni internazionali e delle conseguenze politiche dell’intervento, la tesi mette in luce le difficoltà legate alla ricostruzione e alla creazione di uno stato kosovaro indipendente e democratico. Questo lavoro intende contribuire alla riflessione sul mantenimento della pace e della sicurezza globale.