L’obiettivo della presente tesi è valutare l’efficacia a lungo termine, oltre un anno dal trattamento, di un programma di esercizi propriocettivi nel mantenimento della correzione posturale negli adolescenti con scoliosi idiopatica. Inizialmente, è stato necessario condurre un’indagine preliminare sulla propriocezione negli adolescenti, sia con scoliosi idiopatica che senza, per comprenderne le caratteristiche. Questo ha permesso di valutare, in un secondo momento, i risultati riportati in letteratura riguardo all’efficacia di un programma riabilitativo specifico basato su esercizi propriocettivi per adolescenti con scoliosi idiopatica. Materiali e metodi. La presente revisione narrativa ha incluso cinque articoli selezionati tramite una ricerca nelle banche dati Medline, PEDro, Cochrane Library, libri di testo e pubblicazioni su riviste non digitalizzate. I criteri di eleggibilità sono stati definiti utilizzando il modello P.I.C.O.. La popolazione selezionata comprende adolescenti tra 10 e 18 anni, con scoliosi idiopatica, con un angolo di Cobb compreso tra i 10° e 40°, che non fanno uso di busto. L’intervento consiste in esercizi propriocettivi volti a migliorare la consapevolezza corporea degli adolescenti con questa patologia, confrontando tale trattamento con altre metodiche riabilitative, come la manipolazione passiva e semplici ordini verbali. L’outcome è di ottenere un miglioramento dell’angolo di Cobb e un incremento del punteggio nella scala di valutazione della qualità di vita (Quality of Life). Per la ricerca sono state utilizzate le seguenti parole chiavi: “Proprioception”, “Proprioceptive training”, “Adolescent idiopathic scoliosis”, “Scoliosis”, “Adolescent scoliosis” “Postural control”, “Self-correction” e “Active”. Sono stati selezionati esclusivamente articoli in lingua inglese ed italiana senza limitazioni per le date di pubblicazione o tipologia d’articolo. Risultati. Dall’analisi della letteratura è emerso che gli adolescenti mostrano un’alterazione nell’integrazione e nell’utilizzo delle informazioni propriocettive, una condizione particolarmente evidente nei soggetti con scoliosi idiopatica, soprattutto in situazioni dinamiche. Inoltre, si è osservato che gli adolescenti, sia con scoliosi che senza, tendono a fare un uso predominante, quasi esclusivo, del sistema visivo. Finchè il sistema propriocettivo non sarà adeguatamente sviluppato e l’adolescente non avrà acquisito una solida consapevolezza corporea, il feedback visivo sarà necessario durante i trattamenti. Tuttavia, la letteratura ha dimostrato che sottoporre adolescenti con scoliosi idiopatica a trattamenti manipolativi o fornire loro semplici correzioni verbali non porta a una modifica duratura della postura. Questi approcci si rivelano poco efficaci, poiché l’adolescente non partecipa attivamente al trattamento, non portando alcuna modificazione al loro schema corporeo. È stato rilevato che un’adeguata educazione propriocettiva offre agli adolescenti la capacità di autogestire la propria postura, grazie a una maggiore consapevolezza del loro corpo, con risultati che si mantengono anche dopo un anno dal trattamento. In particolare, è stato osservato che proporre esercizi propriocettivi il più possibili simili alle attività della vita quotidiana ha un effetto positivo sia sull’applicazione della consapevolezza corporea nella vita quotidiana, sia sull’accelerale i tempi di apprendimento, in quanto si tratta di situazioni già familiari al soggetto. Conclusione. L’analisi della letteratura ha evidenziato che l’impiego di un programma di esercizi propriocettivi nel trattamento degli adolescenti con scoliosi idiopatica si dimostra altamente efficace. Questo approccio contribuisce significativamente a migliorare la loro consapevolezza corporea, permettendo loro di modulare autonomamente la postura nella vita quotidiana.
Il ruolo della propriocezione nel trattamento riabilitativo degli adolescenti con scoliosi idiopatica: revisione narrativa della letteratura.
NACLERIO, GIULIA
2023/2024
Abstract
L’obiettivo della presente tesi è valutare l’efficacia a lungo termine, oltre un anno dal trattamento, di un programma di esercizi propriocettivi nel mantenimento della correzione posturale negli adolescenti con scoliosi idiopatica. Inizialmente, è stato necessario condurre un’indagine preliminare sulla propriocezione negli adolescenti, sia con scoliosi idiopatica che senza, per comprenderne le caratteristiche. Questo ha permesso di valutare, in un secondo momento, i risultati riportati in letteratura riguardo all’efficacia di un programma riabilitativo specifico basato su esercizi propriocettivi per adolescenti con scoliosi idiopatica. Materiali e metodi. La presente revisione narrativa ha incluso cinque articoli selezionati tramite una ricerca nelle banche dati Medline, PEDro, Cochrane Library, libri di testo e pubblicazioni su riviste non digitalizzate. I criteri di eleggibilità sono stati definiti utilizzando il modello P.I.C.O.. La popolazione selezionata comprende adolescenti tra 10 e 18 anni, con scoliosi idiopatica, con un angolo di Cobb compreso tra i 10° e 40°, che non fanno uso di busto. L’intervento consiste in esercizi propriocettivi volti a migliorare la consapevolezza corporea degli adolescenti con questa patologia, confrontando tale trattamento con altre metodiche riabilitative, come la manipolazione passiva e semplici ordini verbali. L’outcome è di ottenere un miglioramento dell’angolo di Cobb e un incremento del punteggio nella scala di valutazione della qualità di vita (Quality of Life). Per la ricerca sono state utilizzate le seguenti parole chiavi: “Proprioception”, “Proprioceptive training”, “Adolescent idiopathic scoliosis”, “Scoliosis”, “Adolescent scoliosis” “Postural control”, “Self-correction” e “Active”. Sono stati selezionati esclusivamente articoli in lingua inglese ed italiana senza limitazioni per le date di pubblicazione o tipologia d’articolo. Risultati. Dall’analisi della letteratura è emerso che gli adolescenti mostrano un’alterazione nell’integrazione e nell’utilizzo delle informazioni propriocettive, una condizione particolarmente evidente nei soggetti con scoliosi idiopatica, soprattutto in situazioni dinamiche. Inoltre, si è osservato che gli adolescenti, sia con scoliosi che senza, tendono a fare un uso predominante, quasi esclusivo, del sistema visivo. Finchè il sistema propriocettivo non sarà adeguatamente sviluppato e l’adolescente non avrà acquisito una solida consapevolezza corporea, il feedback visivo sarà necessario durante i trattamenti. Tuttavia, la letteratura ha dimostrato che sottoporre adolescenti con scoliosi idiopatica a trattamenti manipolativi o fornire loro semplici correzioni verbali non porta a una modifica duratura della postura. Questi approcci si rivelano poco efficaci, poiché l’adolescente non partecipa attivamente al trattamento, non portando alcuna modificazione al loro schema corporeo. È stato rilevato che un’adeguata educazione propriocettiva offre agli adolescenti la capacità di autogestire la propria postura, grazie a una maggiore consapevolezza del loro corpo, con risultati che si mantengono anche dopo un anno dal trattamento. In particolare, è stato osservato che proporre esercizi propriocettivi il più possibili simili alle attività della vita quotidiana ha un effetto positivo sia sull’applicazione della consapevolezza corporea nella vita quotidiana, sia sull’accelerale i tempi di apprendimento, in quanto si tratta di situazioni già familiari al soggetto. Conclusione. L’analisi della letteratura ha evidenziato che l’impiego di un programma di esercizi propriocettivi nel trattamento degli adolescenti con scoliosi idiopatica si dimostra altamente efficace. Questo approccio contribuisce significativamente a migliorare la loro consapevolezza corporea, permettendo loro di modulare autonomamente la postura nella vita quotidiana.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/77295