Ipotesi di lavoro Il presente progetto di tesi si propone di indagare, in una popolazione di pazienti vascolari, se e come le caratteristiche cliniche e cognitivo-comunicative della fase acuta incidano sull’eseguibilità dei test formali per la valutazione logopedica. Inoltre, si propone di analizzare se l’eseguibilità e la non eseguibilità possano fornire indicazioni prognostiche rispetto al recupero funzionale del linguaggio. Materiali e metodi Lo studio è stato condotto su un gruppo di pazienti continui ad eziologia vascolare con deficit cognitivo-comunicativo all’esordio dei sintomi e danno cerebrale nell'emisfero sinistro. La raccolta dei dati è stata retrospettiva e prospettica. Per ogni paziente che ha rispettato i criteri di inclusione è stata riportata l’eseguibilità/non eseguibilità degli “Esame a Letto del Malato (ELLM)” somministrati durante il ricovero (Fase A - T0, Fase B - T1, Fase C - T2). È stato riportato il punteggio grezzo di ogni prova e la durata totale del test, laddove quest’ultimo risultasse eseguibile totalmente o parzialmente. È poi stato raccolto, tramite consultazione del diario clinico, il punteggio della “National Institutes of Health Stroke Scale (NIHSS)” relativi all’accesso in Pronto Soccorso, dopo eventuale trattamento di rivascolarizzazione, e al momento della valutazione logopedica (T0-T1 T2). Le variabili considerate per l’analisi dei risultati sono state: eziologia (ischemica o emorragica), trattamento di rivascolarizzazione (sì o no) e numero di eventi pregressi (0 o >0). L’analisi dei risultati è stata condotta principalmente sui dati raccolti dalla “fase A”. Risultati Dal 01/08/2021 al 30/09/2024 sono stati testati 189 pazienti consecutivi. Sono entrati nello studio 132 pazienti. A 132 pazienti è stata somministrata la fase A (T0), a 44 la fase B (T1), a 11 la fase C (T2). La fase A è stata somministrata in media a 4 giorni e 2 ore dall’ingresso in Pronto Soccorso. Il tempo di somministrazione è stato in media di 17 minuti (range 8-35 minuti). Dall’analisi delle percentuali di eseguibilità/non eseguibilità di ogni prova è risultato che la maggiore percentuale di eseguibilità è stata riscontrata nelle prove di linguaggio seriale e in quelle prassiche (aprassia bucco-facciale e aprassia ideomotoria sinistra). Le prove che presentano la minore percentuale di eseguibilità sono quelle di linguaggio scritto e l’aprassia ideomotoria destra. Dall’analisi dei punteggi medi delle singole prove in fase A è risultato che il punteggio medio più alto è stato registrato nella prova di aprassia ideomotoria destra, seguito da quello di comprensione uditiva, lettura e aprassia ideomotoria sinistra. La prova risultata più deficitaria è la prova di descrizione di figura complessa. Le prove che mostrano la percentuale più alta di non eseguibilità sono le stesse per tutte le variabili considerate; lo stesso vale per le prove con percentuale più alta di eseguibilità e per le prove che hanno totalizzato i punteggi medi più alti. Analizzando i dati della NIHSS relativi ai domini di motilità degli arti destri, si rileva un peggioramento dei punteggi tra le fasi A, B e C. Conclusioni Le ipotesi formulate sono state confermate dal lavoro di tesi. I risultati indicano che le caratteristiche cliniche e cognitivo-comunicative della fase acuta incidono sulla effettiva eseguibilità dei test formali per la valutazione logopedica. L’eseguibilità della prova consente di avere informazioni riguardanti la presenza di un deficit linguistico di natura afasica ed il suo livello di gravità. La non eseguibilità di una prova o del test, sembra non permettere una oggettiva e precisa diagnosi logopedica rispetto alla presenza, alla tipologia e alla gravità del deficit afasico.
Afasie vascolari: l'importanza dell'eseguibilità dei test formali nella fase acuta
GERON, ILARIA
2023/2024
Abstract
Ipotesi di lavoro Il presente progetto di tesi si propone di indagare, in una popolazione di pazienti vascolari, se e come le caratteristiche cliniche e cognitivo-comunicative della fase acuta incidano sull’eseguibilità dei test formali per la valutazione logopedica. Inoltre, si propone di analizzare se l’eseguibilità e la non eseguibilità possano fornire indicazioni prognostiche rispetto al recupero funzionale del linguaggio. Materiali e metodi Lo studio è stato condotto su un gruppo di pazienti continui ad eziologia vascolare con deficit cognitivo-comunicativo all’esordio dei sintomi e danno cerebrale nell'emisfero sinistro. La raccolta dei dati è stata retrospettiva e prospettica. Per ogni paziente che ha rispettato i criteri di inclusione è stata riportata l’eseguibilità/non eseguibilità degli “Esame a Letto del Malato (ELLM)” somministrati durante il ricovero (Fase A - T0, Fase B - T1, Fase C - T2). È stato riportato il punteggio grezzo di ogni prova e la durata totale del test, laddove quest’ultimo risultasse eseguibile totalmente o parzialmente. È poi stato raccolto, tramite consultazione del diario clinico, il punteggio della “National Institutes of Health Stroke Scale (NIHSS)” relativi all’accesso in Pronto Soccorso, dopo eventuale trattamento di rivascolarizzazione, e al momento della valutazione logopedica (T0-T1 T2). Le variabili considerate per l’analisi dei risultati sono state: eziologia (ischemica o emorragica), trattamento di rivascolarizzazione (sì o no) e numero di eventi pregressi (0 o >0). L’analisi dei risultati è stata condotta principalmente sui dati raccolti dalla “fase A”. Risultati Dal 01/08/2021 al 30/09/2024 sono stati testati 189 pazienti consecutivi. Sono entrati nello studio 132 pazienti. A 132 pazienti è stata somministrata la fase A (T0), a 44 la fase B (T1), a 11 la fase C (T2). La fase A è stata somministrata in media a 4 giorni e 2 ore dall’ingresso in Pronto Soccorso. Il tempo di somministrazione è stato in media di 17 minuti (range 8-35 minuti). Dall’analisi delle percentuali di eseguibilità/non eseguibilità di ogni prova è risultato che la maggiore percentuale di eseguibilità è stata riscontrata nelle prove di linguaggio seriale e in quelle prassiche (aprassia bucco-facciale e aprassia ideomotoria sinistra). Le prove che presentano la minore percentuale di eseguibilità sono quelle di linguaggio scritto e l’aprassia ideomotoria destra. Dall’analisi dei punteggi medi delle singole prove in fase A è risultato che il punteggio medio più alto è stato registrato nella prova di aprassia ideomotoria destra, seguito da quello di comprensione uditiva, lettura e aprassia ideomotoria sinistra. La prova risultata più deficitaria è la prova di descrizione di figura complessa. Le prove che mostrano la percentuale più alta di non eseguibilità sono le stesse per tutte le variabili considerate; lo stesso vale per le prove con percentuale più alta di eseguibilità e per le prove che hanno totalizzato i punteggi medi più alti. Analizzando i dati della NIHSS relativi ai domini di motilità degli arti destri, si rileva un peggioramento dei punteggi tra le fasi A, B e C. Conclusioni Le ipotesi formulate sono state confermate dal lavoro di tesi. I risultati indicano che le caratteristiche cliniche e cognitivo-comunicative della fase acuta incidono sulla effettiva eseguibilità dei test formali per la valutazione logopedica. L’eseguibilità della prova consente di avere informazioni riguardanti la presenza di un deficit linguistico di natura afasica ed il suo livello di gravità. La non eseguibilità di una prova o del test, sembra non permettere una oggettiva e precisa diagnosi logopedica rispetto alla presenza, alla tipologia e alla gravità del deficit afasico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/77722