La mungitura è una delle operazioni chiave all’interno di un allevamento di bovine da latte. Dalla loro creazione oltre un secolo fa ad oggi le macchine mungitrici operano secondo gli stessi principi, ovvero quelli della pulsazione e del vuoto. Questi valori vengono impostati e rimangono invariati per tutto il corso della mungitura, cercando di creare un compromesso tra prestazioni di mungitura, in termini di velocità ed efficienza di rimozione del latte, e salute della mammella. Questo principio viene utilizzato anche nei più moderni robot di mungitura. Recentemente è stato messo a punto un sistema definito Flow ResponsiveTM Milking che utilizza il principio del flusso del latte per modificare i parametri di mungitura, diminuendo quindi il tempo di apertura della guaina e il vuoto nelle fasi di basso flusso del latte, per poi aumentare questi due valori nella fase di alto flusso. In questo modo si supera il compromesso tra prestazioni e salute, in quanto si sfrutta al meglio la curva di eiezione del latte preservando la salute della mammella nei periodi di basso flusso e si ottimizza il potenziale di eiezione della bovina nei periodi di alto flusso. Il seguente elaborato di tesi mira ad analizzare i possibili fenomeni positivi e negativi derivati dall’impiego di questa nuova tecnologia. Ciò viene fatto analizzando due periodi distinti, ovvero uno di adattamento post-installazione che caratterizza le prime settimane di utilizzo del sistema, ed uno ordinario in cui gli animali si sono già adattati al nuovo impianto. Le analisi sono state condotte dividendo gli animali in due gruppi teorici, secondo il numero dei giorni di lattazione. Si sono così divisi gli animali con più di 150 giorni di lattazione da quelli che erano in lattazione da meno di 150 giorni, analizzandone le performance produttive in termini di produzione totale, tempo di mungitura, produzione a 2 min. dall’attacco del gruppo, percentuale di latte totale escreto a 2 minuti. Sono stati valutati inoltre i valori di flusso medio e picco di flusso, nonché i flussi da 0 a 15 secondi, da 15 a 30 secondi, da 30 a 60 secondi e da 60 a 120 secondi. Si è riscontrata una diminuzione della produzione media totale e dei tempi di mungitura, sia per gli animali con DIM<150, sia per gli animali con DIM>150. Verificando anche i dati produttivi medi nel periodo di post installazione e post adattamento, in termini di produzione media totale e durata media, dei sei gruppi che compongono la mandria si è riscontrato lo stesso risultato di diminuzione di tempo e produzione, eccetto per il gruppo 1 il quale ha visto un incremento irrisorio del latte totale prodotto. I valori di flusso invece sono aumentati per entrambi i gruppi di animali, con un valore di flusso da 60 a 120 secondi rimasto invariato. Questo fenomeno trova anche riscontro nel valore di produzione e percentuale di produzione a 2 minuti, il quale risulta aumentato per entrambi i gruppi di animali nel secondo periodo rispetto al primo. I flussi medi sono rimasti però invariati ed i valori di picco di flusso sono diminuiti rispetto al periodo di adattamento. La diminuzione dei valori di produzione e di picco di flusso possono attribuirsi alle condizioni climatiche ed al periodo estivo durante il quale si è svolto il test, anche se questo è un aspetto che andrebbe approfondito. L’aumento dei valori di flusso nelle prime fasi della mungitura, confermati anche dall’aumento dei parametri registrati a 2 minuti dall’inizio della mungitura stessa, può essere un fattore chiave per il miglioramento delle prestazioni di mungitura ed una riduzione dei tempi operativi, con un conseguente risparmio in termini di manodopera e un minor stress per gli animali. I valori inferiori di picco di flusso riscontrati non hanno confermato quanto riportato in studi analoghi e tale aspetto verrà verificato in ulteriori test per determinare le possibili cause.
Analisi tecnico-funzionale di una sala di mungitura a giostra dotata di tecnologia flusso adattativa
PIZZATO, GIORGIO
2023/2024
Abstract
La mungitura è una delle operazioni chiave all’interno di un allevamento di bovine da latte. Dalla loro creazione oltre un secolo fa ad oggi le macchine mungitrici operano secondo gli stessi principi, ovvero quelli della pulsazione e del vuoto. Questi valori vengono impostati e rimangono invariati per tutto il corso della mungitura, cercando di creare un compromesso tra prestazioni di mungitura, in termini di velocità ed efficienza di rimozione del latte, e salute della mammella. Questo principio viene utilizzato anche nei più moderni robot di mungitura. Recentemente è stato messo a punto un sistema definito Flow ResponsiveTM Milking che utilizza il principio del flusso del latte per modificare i parametri di mungitura, diminuendo quindi il tempo di apertura della guaina e il vuoto nelle fasi di basso flusso del latte, per poi aumentare questi due valori nella fase di alto flusso. In questo modo si supera il compromesso tra prestazioni e salute, in quanto si sfrutta al meglio la curva di eiezione del latte preservando la salute della mammella nei periodi di basso flusso e si ottimizza il potenziale di eiezione della bovina nei periodi di alto flusso. Il seguente elaborato di tesi mira ad analizzare i possibili fenomeni positivi e negativi derivati dall’impiego di questa nuova tecnologia. Ciò viene fatto analizzando due periodi distinti, ovvero uno di adattamento post-installazione che caratterizza le prime settimane di utilizzo del sistema, ed uno ordinario in cui gli animali si sono già adattati al nuovo impianto. Le analisi sono state condotte dividendo gli animali in due gruppi teorici, secondo il numero dei giorni di lattazione. Si sono così divisi gli animali con più di 150 giorni di lattazione da quelli che erano in lattazione da meno di 150 giorni, analizzandone le performance produttive in termini di produzione totale, tempo di mungitura, produzione a 2 min. dall’attacco del gruppo, percentuale di latte totale escreto a 2 minuti. Sono stati valutati inoltre i valori di flusso medio e picco di flusso, nonché i flussi da 0 a 15 secondi, da 15 a 30 secondi, da 30 a 60 secondi e da 60 a 120 secondi. Si è riscontrata una diminuzione della produzione media totale e dei tempi di mungitura, sia per gli animali con DIM<150, sia per gli animali con DIM>150. Verificando anche i dati produttivi medi nel periodo di post installazione e post adattamento, in termini di produzione media totale e durata media, dei sei gruppi che compongono la mandria si è riscontrato lo stesso risultato di diminuzione di tempo e produzione, eccetto per il gruppo 1 il quale ha visto un incremento irrisorio del latte totale prodotto. I valori di flusso invece sono aumentati per entrambi i gruppi di animali, con un valore di flusso da 60 a 120 secondi rimasto invariato. Questo fenomeno trova anche riscontro nel valore di produzione e percentuale di produzione a 2 minuti, il quale risulta aumentato per entrambi i gruppi di animali nel secondo periodo rispetto al primo. I flussi medi sono rimasti però invariati ed i valori di picco di flusso sono diminuiti rispetto al periodo di adattamento. La diminuzione dei valori di produzione e di picco di flusso possono attribuirsi alle condizioni climatiche ed al periodo estivo durante il quale si è svolto il test, anche se questo è un aspetto che andrebbe approfondito. L’aumento dei valori di flusso nelle prime fasi della mungitura, confermati anche dall’aumento dei parametri registrati a 2 minuti dall’inizio della mungitura stessa, può essere un fattore chiave per il miglioramento delle prestazioni di mungitura ed una riduzione dei tempi operativi, con un conseguente risparmio in termini di manodopera e un minor stress per gli animali. I valori inferiori di picco di flusso riscontrati non hanno confermato quanto riportato in studi analoghi e tale aspetto verrà verificato in ulteriori test per determinare le possibili cause.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/78002