This thesis addresses topics related to Flavescence dorée (FD), a disease caused by a phytoplasma, which first appeared in Europe in France and has since spread to many other countries. Phytoplasmas are obligate organisms that cannot survive outside the sieve tubes of the phloem. Lacking a cell wall, they are described as pleomorphic, meaning they can alter their morphology within the phloem. The symptoms associated with Flavescence dorée are similar to those caused by other phytoplasmas. Specifically, FD manifests in classic yellowing (for white grape varieties) and reddening (for colored grape varieties), followed by leaf curling. An additional symptom of FD is the drying of the grape cluster, and finally, the failure of the shoot to mature, making it difficult for the plant to survive the winter. Since phytoplasmas live within the phloem, they cannot move independently and must be transmitted by an insect. Scaphoideus titanus (S. titanus), an insect originally from America that has a high specialization for Vitis vinifera (V. vinifera), serves as the vector. By feeding on potentially infected grape leaves, it can transmit the Flavescenza dorata phytoplasma to healthy plants. The fight against Flavescenza dorata remains one of the main challenges at both national and regional levels, as current control methods primarily focus on managing the vector, and there are still no means available to directly combat the phytoplasma itself. This thesis aims to outline the main studies conducted on the interaction between grapevines and phytoplasmas, with particular attention to two widely studied aspects. First, the recovery, the plant's ability to heal itself from the disease, a phenomenon that has been analyzed for years; and second, the varietal susceptibility of different cultivars, which has been the subject of numerous observations.

Nella tesi verranno trattati temi legati alla Flavescenza dorata (FD), malattia riconducibile ad un fitoplasma, comparsa per la prima volta su territorio Europeo in Francia e diffusasi poi in molti altri paesi. I fitoplasmi sono degli organismi obbligati in quanto non riescono a vivere al di fuori dei tubi cribrosi del floema. Non possedendo la parete cellulare vengono detti pleomorfi, ovvero hanno la possibilità di modificare la loro morfologia all’interno del floema. I sintomi legati flavescenza dorata, sono simili a segni riconducibili ad altri fitoplasmi. In particolare, FD si manifesta in classici ingiallimenti (per vitigni a bacca bianca), e arrossamenti (per vitigni a bacca colorata), questi sono seguiti da accartocciamenti fogliari. Un ulteriore sintomo di FD è il disseccamento del grappolo, ed infine il mancato agostamento del tralcio che quindi con difficoltà supererà l’inverno. Il fitoplasma vivendo all’interno del floema non può autonomamente muoversi e deve quindi essere veicolato tramite un insetto. Scaphoideus titanus (S. titanus), insetto proveniente dall’America con un’altissima specializzazione in Vitis vinifera (V. vinifera) funge da vettore. Nutrendosi di foglie di vite potenzialmente infette, può trasmettere il fitoplasma della Flavescenza dorata a piante sane. La lotta alla Flavescenza dorata rappresenta tuttora una delle principali problematiche a livello nazionale e regionale; questo perché attualmente i metodi di contrasto si basano principalmente sul controllo del vettore, mentre al giorno d’oggi non esistono ancora mezzi in grado di contrastare direttamente il fitoplasma. La tesi si propone di enunciare i principali studi fatti sull’interazione tra vite e fitoplasma con un particolare occhio di riguardo a quelli che sono due aspetti ampliamente studiati. In primis il recovery, la capacità della pianta di guarire autonomamente dalla malattia, fenomeno ormai analizzato da anni; e, in secondo luogo, la suscettibilità varietale delle diverse cultivars, sui quali si sono fatte numerose osservazioni.

Reazioni di difesa di Vitis vinifera contro il fitoplasma della Flavescenza dorata

ZANCO, GIUSEPPE
2023/2024

Abstract

This thesis addresses topics related to Flavescence dorée (FD), a disease caused by a phytoplasma, which first appeared in Europe in France and has since spread to many other countries. Phytoplasmas are obligate organisms that cannot survive outside the sieve tubes of the phloem. Lacking a cell wall, they are described as pleomorphic, meaning they can alter their morphology within the phloem. The symptoms associated with Flavescence dorée are similar to those caused by other phytoplasmas. Specifically, FD manifests in classic yellowing (for white grape varieties) and reddening (for colored grape varieties), followed by leaf curling. An additional symptom of FD is the drying of the grape cluster, and finally, the failure of the shoot to mature, making it difficult for the plant to survive the winter. Since phytoplasmas live within the phloem, they cannot move independently and must be transmitted by an insect. Scaphoideus titanus (S. titanus), an insect originally from America that has a high specialization for Vitis vinifera (V. vinifera), serves as the vector. By feeding on potentially infected grape leaves, it can transmit the Flavescenza dorata phytoplasma to healthy plants. The fight against Flavescenza dorata remains one of the main challenges at both national and regional levels, as current control methods primarily focus on managing the vector, and there are still no means available to directly combat the phytoplasma itself. This thesis aims to outline the main studies conducted on the interaction between grapevines and phytoplasmas, with particular attention to two widely studied aspects. First, the recovery, the plant's ability to heal itself from the disease, a phenomenon that has been analyzed for years; and second, the varietal susceptibility of different cultivars, which has been the subject of numerous observations.
2023
Defense reactions of Vitis vinifera against Flavescence dorée phytoplasma
Nella tesi verranno trattati temi legati alla Flavescenza dorata (FD), malattia riconducibile ad un fitoplasma, comparsa per la prima volta su territorio Europeo in Francia e diffusasi poi in molti altri paesi. I fitoplasmi sono degli organismi obbligati in quanto non riescono a vivere al di fuori dei tubi cribrosi del floema. Non possedendo la parete cellulare vengono detti pleomorfi, ovvero hanno la possibilità di modificare la loro morfologia all’interno del floema. I sintomi legati flavescenza dorata, sono simili a segni riconducibili ad altri fitoplasmi. In particolare, FD si manifesta in classici ingiallimenti (per vitigni a bacca bianca), e arrossamenti (per vitigni a bacca colorata), questi sono seguiti da accartocciamenti fogliari. Un ulteriore sintomo di FD è il disseccamento del grappolo, ed infine il mancato agostamento del tralcio che quindi con difficoltà supererà l’inverno. Il fitoplasma vivendo all’interno del floema non può autonomamente muoversi e deve quindi essere veicolato tramite un insetto. Scaphoideus titanus (S. titanus), insetto proveniente dall’America con un’altissima specializzazione in Vitis vinifera (V. vinifera) funge da vettore. Nutrendosi di foglie di vite potenzialmente infette, può trasmettere il fitoplasma della Flavescenza dorata a piante sane. La lotta alla Flavescenza dorata rappresenta tuttora una delle principali problematiche a livello nazionale e regionale; questo perché attualmente i metodi di contrasto si basano principalmente sul controllo del vettore, mentre al giorno d’oggi non esistono ancora mezzi in grado di contrastare direttamente il fitoplasma. La tesi si propone di enunciare i principali studi fatti sull’interazione tra vite e fitoplasma con un particolare occhio di riguardo a quelli che sono due aspetti ampliamente studiati. In primis il recovery, la capacità della pianta di guarire autonomamente dalla malattia, fenomeno ormai analizzato da anni; e, in secondo luogo, la suscettibilità varietale delle diverse cultivars, sui quali si sono fatte numerose osservazioni.
Giallumi della vite
Flavescenza dorata
Recovery
Vitigni autoctoni
Diversità varietale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/78015