Well-being nell’era del lavoro Agile: Universal Design per favorire il ben-essere dei dipendenti nel contesto del lavoro ibrido

Agile working, or smart working, has emerged as one of the predominant work modes following the Covid-19 pandemic, bringing with it numerous organisational and psychosocial changes for companies and employees. This thesis analyses the issue of well-being and inclusion in the context of hybrid work, focusing on the application of Universal Design principles to work spaces and work modes, in order to foster well-being and inclusion, especially in an operational mode such as hybrid work that combines remote and in-presence work, which has seen workers return to the centre of attention in organisations. Can adopting workspaces that follow the principles of Universal Design not only improve productivity, but also positively affect workers' well-being? I have attempted to answer this question by analysing the experience of Insiel, an ICT in-house company of the Autonomous Region of Friuli-Venezia Giulia, exploring how an inclusive approach centred on the promotion of workers' well-being can improve the quality of working life, promote proactivity and a sense of belonging, but also support the retention of employees in a dynamic and volatile labour market such as that of the IT professions, improving their perception of well-being. The thesis unfolds in four chapters, examining the challenges and opportunities of Agile working, the history and possible practical applications of Universal Design to workplaces and ways of working, and its role in supporting diversity and inclusion. Organisational well-being and corporate strategies to promote it are also analysed, with a focus on the post-pandemic context. Through a mixed-method survey carried out by means of an anonymous questionnaire administered to Insiel employees, the research presents empirical data highlighting how in addition to programmes aimed at promoting employee well-being, workspaces, if well designed in terms of accessibility and inclusion, can impact on the perception of corporate policies and on the well-being of employees themselves, with practical implications for the improvement of organisational strategies and workspace design in a hybrid work context such as that of Insiel. The results suggest that the adoption of inclusive and accessible workspaces, and the focus on workers‘ well-being by companies adopting hybrid work arrangements, are strategic tools to increase not only workers’ productivity, but also their engagement and well-being, and a company that promotes its people's ‘well-being’ today, prevents staff turnover, builds worker loyalty and makes well-being a key factor in the success of the company.

Il lavoro agile, o smart working, si è imposto come una delle modalità lavorative predominanti a seguito della pandemia di Covid-19, portando con sé numerosi cambiamenti organizzativi e psicosociali per le aziende e i dipendenti. Questa tesi analizza il tema del well-being e dell'inclusione nel contesto del lavoro ibrido, focalizzandosi sull'applicazione dei principi dell’Universal Design agli spazi e alle modalità di lavoro, per favorire il ben-essere e l’inclusione, soprattutto in una modalità operativa come quella del lavoro ibrido che combina lavoro da remoto e in presenza, che ha visto i lavoratori tornare al centro dell’attenzione delle organizzazioni. Adottare spazi di lavoro che seguano i principi dell’Universal Design può non solo migliorare la produttività, ma anche incidere positivamente sul ben-essere dei lavoratori? Ho cercato di rispondere a questa domanda attraverso l’analisi dell’esperienza di Insiel, società in-house ICT della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, esplorando come un approccio inclusivo e centrato sulla promozione del ben-essere dei lavoratori possa migliorare la qualità della vita lavorativa, promuovere la proattività e il senso di appartenenza, ma anche supportare la retention dei dipendenti in un mercato del lavoro dinamico e volatile come quello delle professioni IT, migliorando la loro percezione di ben-essere. La tesi si sviluppa in quattro capitoli, in cui si esaminano le sfide e le opportunità del lavoro Agile, la storia e le possibili applicazioni pratiche dell'Universal Design ai luoghi e alle modalità di lavoro e il suo ruolo nel supportare la diversità e l'inclusione. Viene inoltre analizzato il ben-essere organizzativo e le strategie aziendali per promuoverlo, con particolare attenzione al contesto post-pandemico. Attraverso un'indagine di tipo misto svolta tramite un questionario anonimo somministrato ai dipendenti Insiel, la ricerca presenta dati empirici che evidenziano come oltre ai programmi mirati alla promozione del well-being dei lavoratori, gli spazi di lavoro, se ben progettati in termini di accessibilità e inclusione, possano impattare sulla percezione delle politiche aziendali e sul ben-essere stesso dei lavoratori, con implicazioni pratiche per il miglioramento delle strategie organizzative e della progettazione degli spazi di lavoro in un contesto di lavoro ibrido come quello di Insiel. I risultati suggeriscono che l'adozione di spazi di lavoro inclusivi e accessibili, e l'attenzione al ben-essere dei lavoratori da parte delle aziende che adottano modalità di lavoro ibride, rappresentano strumenti strategici per aumentare non solo la produttività dei lavoratori, ma anche il loro coinvolgimento e il loro ben-essere, e un’azienda che promuove lo “stare bene” delle sue persone oggi, previene il turn-over del personale, fidelizzando i lavoratori e rendendo il ben-essere delle persone un vero e proprio elemento strategico di competitività aziendale.