L’apprendimento associativo è un processo cognitivo chiave che consente agli individui di riconoscere la regolarità nell’ambiente e di adattare il proprio comportamento in risposta a stimoli variabili. In condizioni di volatilità ambientale, dove le associazioni tra azioni e risultati possono cambiare rapidamente, la capacità di apprendere e adattare è cruciale per affrontare l’incertezza. I bambini con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) possono mostrare difficoltà in questo tipo di apprendimento, esibendo una ridotta flessibilità cognitiva e difficoltà nell’adattamento a contesti mutevoli.Il presente elaborato si inserisce nel progetto di ricerca CALM (sviluppo del Controllo cognitivo Adattivo: un Lavoro Multicentrico), il cui obiettivo è esplorare il controllo cognitivo adattivo in bambini a sviluppo tipico (TD) e con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) ) attraverso task sperimentali appositamente progettati. Nella seconda fase del progetto, CALM 2, si è cercato di indagare come la capacità di apprendimento implicito delle regolarità statistiche ambientali nei bambini possa essere influenzata dalla volatilità e dal livello di prevedibilità ambientale (Lawson et al., 2017). In questo elaborato, si è scelto di concentrarsi su come la volatilità ambientale influenza l’apprendimento associativo implicito nei bambini con ADHD, confrontandoli con i loro fratelli (Siblings) con sviluppo tipico e con un gruppo di controllo. Per questo studio è stato utilizzato il compito MARIO TASK (Stefanelli et al., in prep.), somministrato tramite il software OpenSesame (Mathôt et al., 2012) a un campione iniziale di 124 bambini di età compresa tra i 4 ei 14 anni. I dati analizzati riguardano un sottogruppo di 21 bambini (7 per ciascun gruppo: ADHD, fratelli e controlli) attentamente matchati per età. Le analisi dei tempi di reazione (RT) hanno evidenziato un effetto principale significativo per il fattore blocco, suggerendo un rallentamento progressivo nel corso del compito attribuibile a un fenomeno di affaticamento mentale (van der Linden, Frese & Meijman, 2003; Boksem, Meijman & Lorist, 2005). I bambini con ADHD hanno mostrato tempi di reazione più elevati nei blocchi caratterizzati da un ambiente non predittivo (P=50%), confermando la vulnerabilità circa l’affaticamento mentale, uno scarsa capacità di apprendimento associativo e l’impatto della difficoltà nel mantenere un livello ottimale di attenzione in ambienti non predittivi o predittivi variabili (Sikström & Söderlund, 2007). Tuttavia, non sono emerse differenze significative tra i gruppi rispetto alla variabile RT, con tutti i bambini che hanno mostrato un andamento simile, contrariamente alle ipotesi teoriche (Barkley, 1997; Karalunas et al., 2014).Per quanto riguarda l’accuratezza, un indice dell’apprendimento implicito, ci si aspettava che i bambini con ADHD mostrassero prestazioni inferiori rispetto ai controlli e ai fratelli a causa delle loro difficoltà attentive (Snodgrass & Corwin, 1988; Lawson et al., 2014). I risultati, tuttavia, sono stati parzialmente in linea con le aspettative: il gruppo di controllo mostra un’accuratezza inizialmente in linea con le aspettative, ma si assiste ad un crollo di questa nei blocchi finali, dato che suggerisce un decadimento dovuto a motivazione o affaticamento. I bambini con ADHD hanno mostrato un andamento lontano dal modello di apprendimento sottostante nel compito; con un picco di accuratezza nei primi blocchi, forse indicativo di una strategia compensativa iniziale per superare le proprie difficoltà attento, ma che non è stato sostenibile nel lungo termine (Barkley, 1997; Karalunas et al., 2014).
L'Impatto della Volatilità Ambientale sull'apprendimento associativo nell'ADHD: Un'Analisi tra ADHD e Siblings.
CASTAGNOLI, GIORGIA
2023/2024
Abstract
L’apprendimento associativo è un processo cognitivo chiave che consente agli individui di riconoscere la regolarità nell’ambiente e di adattare il proprio comportamento in risposta a stimoli variabili. In condizioni di volatilità ambientale, dove le associazioni tra azioni e risultati possono cambiare rapidamente, la capacità di apprendere e adattare è cruciale per affrontare l’incertezza. I bambini con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) possono mostrare difficoltà in questo tipo di apprendimento, esibendo una ridotta flessibilità cognitiva e difficoltà nell’adattamento a contesti mutevoli.Il presente elaborato si inserisce nel progetto di ricerca CALM (sviluppo del Controllo cognitivo Adattivo: un Lavoro Multicentrico), il cui obiettivo è esplorare il controllo cognitivo adattivo in bambini a sviluppo tipico (TD) e con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) ) attraverso task sperimentali appositamente progettati. Nella seconda fase del progetto, CALM 2, si è cercato di indagare come la capacità di apprendimento implicito delle regolarità statistiche ambientali nei bambini possa essere influenzata dalla volatilità e dal livello di prevedibilità ambientale (Lawson et al., 2017). In questo elaborato, si è scelto di concentrarsi su come la volatilità ambientale influenza l’apprendimento associativo implicito nei bambini con ADHD, confrontandoli con i loro fratelli (Siblings) con sviluppo tipico e con un gruppo di controllo. Per questo studio è stato utilizzato il compito MARIO TASK (Stefanelli et al., in prep.), somministrato tramite il software OpenSesame (Mathôt et al., 2012) a un campione iniziale di 124 bambini di età compresa tra i 4 ei 14 anni. I dati analizzati riguardano un sottogruppo di 21 bambini (7 per ciascun gruppo: ADHD, fratelli e controlli) attentamente matchati per età. Le analisi dei tempi di reazione (RT) hanno evidenziato un effetto principale significativo per il fattore blocco, suggerendo un rallentamento progressivo nel corso del compito attribuibile a un fenomeno di affaticamento mentale (van der Linden, Frese & Meijman, 2003; Boksem, Meijman & Lorist, 2005). I bambini con ADHD hanno mostrato tempi di reazione più elevati nei blocchi caratterizzati da un ambiente non predittivo (P=50%), confermando la vulnerabilità circa l’affaticamento mentale, uno scarsa capacità di apprendimento associativo e l’impatto della difficoltà nel mantenere un livello ottimale di attenzione in ambienti non predittivi o predittivi variabili (Sikström & Söderlund, 2007). Tuttavia, non sono emerse differenze significative tra i gruppi rispetto alla variabile RT, con tutti i bambini che hanno mostrato un andamento simile, contrariamente alle ipotesi teoriche (Barkley, 1997; Karalunas et al., 2014).Per quanto riguarda l’accuratezza, un indice dell’apprendimento implicito, ci si aspettava che i bambini con ADHD mostrassero prestazioni inferiori rispetto ai controlli e ai fratelli a causa delle loro difficoltà attentive (Snodgrass & Corwin, 1988; Lawson et al., 2014). I risultati, tuttavia, sono stati parzialmente in linea con le aspettative: il gruppo di controllo mostra un’accuratezza inizialmente in linea con le aspettative, ma si assiste ad un crollo di questa nei blocchi finali, dato che suggerisce un decadimento dovuto a motivazione o affaticamento. I bambini con ADHD hanno mostrato un andamento lontano dal modello di apprendimento sottostante nel compito; con un picco di accuratezza nei primi blocchi, forse indicativo di una strategia compensativa iniziale per superare le proprie difficoltà attento, ma che non è stato sostenibile nel lungo termine (Barkley, 1997; Karalunas et al., 2014).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/78557