Negli ultimi decenni, il linguaggio politico italiano ha subito una progressiva semplificazione, adattandosi a una comunicazione sempre più immediata e accessibile. Dal "politichese" della Prima Repubblica, ricco di termini complessi e criptici, si è passati al "gentese" e infine al "socialese" degli anni recenti, una lingua più diretta e semplificata, ma che ha portato con sé un abbassamento della qualità del discorso pubblico, spesso segnato da turpiloquio e toni più volgari. Questa trasformazione ha sollevato interrogativi sul nuovo volto della politica italiana, in cui la chiarezza sembra andare a scapito della profondità. In questo panorama, il linguaggio di Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico dal 2023, si distingue nettamente. La sua retorica, spesso percepita come complessa e astratta, appare in controtendenza rispetto alle modalità espressive più immediate e semplificate che dominano il dibattito politico odierno. L’obiettivo di questo lavoro è analizzare a fondo i discorsi di Schlein, focalizzandosi sugli aspetti sintattici, linguistici e retorici che caratterizzano la sua comunicazione. In particolare, si intende capire se effettivamente Schlein adotti un linguaggio complesso o più semplice di quanto suggerito dalle critiche, e quali siano le specifiche caratteristiche dei suoi discorsi politici. Dopo una panoramica sull'evoluzione del linguaggio politico italiano, l’analisi si concentrerà su un corpus di testi selezionati fra interviste, conferenze o interventi parlamentari, per esplorare in che modo la deputata utilizza la lingua per costruire la propria identità politica. L’indagine sarà arricchita dalle critiche e dai commenti provenienti da media, giornalisti e opinionisti, che hanno spesso evidenziato la sua presunta complessità e difficoltà nel connettersi con un pubblico più ampio.

Semplicità o complessità? Un'analisi linguistica dei discorsi politici di Elly Schlein

ZATTI, IRENE
2023/2024

Abstract

Negli ultimi decenni, il linguaggio politico italiano ha subito una progressiva semplificazione, adattandosi a una comunicazione sempre più immediata e accessibile. Dal "politichese" della Prima Repubblica, ricco di termini complessi e criptici, si è passati al "gentese" e infine al "socialese" degli anni recenti, una lingua più diretta e semplificata, ma che ha portato con sé un abbassamento della qualità del discorso pubblico, spesso segnato da turpiloquio e toni più volgari. Questa trasformazione ha sollevato interrogativi sul nuovo volto della politica italiana, in cui la chiarezza sembra andare a scapito della profondità. In questo panorama, il linguaggio di Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico dal 2023, si distingue nettamente. La sua retorica, spesso percepita come complessa e astratta, appare in controtendenza rispetto alle modalità espressive più immediate e semplificate che dominano il dibattito politico odierno. L’obiettivo di questo lavoro è analizzare a fondo i discorsi di Schlein, focalizzandosi sugli aspetti sintattici, linguistici e retorici che caratterizzano la sua comunicazione. In particolare, si intende capire se effettivamente Schlein adotti un linguaggio complesso o più semplice di quanto suggerito dalle critiche, e quali siano le specifiche caratteristiche dei suoi discorsi politici. Dopo una panoramica sull'evoluzione del linguaggio politico italiano, l’analisi si concentrerà su un corpus di testi selezionati fra interviste, conferenze o interventi parlamentari, per esplorare in che modo la deputata utilizza la lingua per costruire la propria identità politica. L’indagine sarà arricchita dalle critiche e dai commenti provenienti da media, giornalisti e opinionisti, che hanno spesso evidenziato la sua presunta complessità e difficoltà nel connettersi con un pubblico più ampio.
2023
Simplicity or complexity? A linguistic analysis of Elly Schlein's political speeches
Elly Schlein
politica
linguaggio politico
comunicazione
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