Questa tesi analizza l’evoluzione artistica di Robert Wilson durante i suoi primi anni di attività, concentrandosi in particolare sulla Byrd Hoffman School of Byrds e lo sviluppo della sua teoria percettiva del teatro. Il primo capitolo offre un quadro biografico dell'artista negli anni Sessanta e Settanta, esplorando i fondamenti della sua poetica e il ruolo centrale della Byrd Hoffman School nella sua formazione creativa. Il secondo capitolo si addentra nella teoria percettiva di Wilson, esaminando la sua ricerca sul linguaggio del corpo e il concetto di "teatro-immagine del silenzio", dove l'esperienza visiva e la sospensione narrativa diventano elementi cruciali. Particolare attenzione viene dedicata al passaggio dalle riflessioni teoriche all’applicazione pratica, culminando nella creazione di “Deafman Glance”, un’opera chiave nella carriera dell’artista. Infine, il terzo capitolo analizza la figura di Raymond Andrews, collaboratore essenziale nella realizzazione di “Deafman Glance”, e approfondisce il processo creativo dietro l’opera stessa. Si discute inoltre la risposta del pubblico a questo spettacolo innovativo, che ha rivoluzionato le aspettative percettive e drammaturgiche degli spettatori. La tesi si conclude evidenziando l’importanza di “Deafman Glance” nel panorama del teatro contemporaneo e il suo impatto sulla percezione dello spettatore.
Silenzi e sguardi: La teoria della percezione in Deafman Glance (1970) di Robert Wilson
TAGLIAPIETRA, MARGHERITA
2023/2024
Abstract
Questa tesi analizza l’evoluzione artistica di Robert Wilson durante i suoi primi anni di attività, concentrandosi in particolare sulla Byrd Hoffman School of Byrds e lo sviluppo della sua teoria percettiva del teatro. Il primo capitolo offre un quadro biografico dell'artista negli anni Sessanta e Settanta, esplorando i fondamenti della sua poetica e il ruolo centrale della Byrd Hoffman School nella sua formazione creativa. Il secondo capitolo si addentra nella teoria percettiva di Wilson, esaminando la sua ricerca sul linguaggio del corpo e il concetto di "teatro-immagine del silenzio", dove l'esperienza visiva e la sospensione narrativa diventano elementi cruciali. Particolare attenzione viene dedicata al passaggio dalle riflessioni teoriche all’applicazione pratica, culminando nella creazione di “Deafman Glance”, un’opera chiave nella carriera dell’artista. Infine, il terzo capitolo analizza la figura di Raymond Andrews, collaboratore essenziale nella realizzazione di “Deafman Glance”, e approfondisce il processo creativo dietro l’opera stessa. Si discute inoltre la risposta del pubblico a questo spettacolo innovativo, che ha rivoluzionato le aspettative percettive e drammaturgiche degli spettatori. La tesi si conclude evidenziando l’importanza di “Deafman Glance” nel panorama del teatro contemporaneo e il suo impatto sulla percezione dello spettatore.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/79022