Screening dello sviluppo globale in bambini 0-3 anni affetti da leucemia linfoblastica acuta e l’impatto della Sport Therapy: uno studio pilota

La leucemia linfoblastica acuta è il tumore più diffuso in età pediatrica. Grazie ai progressi della medicina moderna, oggi oltre l’80% di questi pazienti guarisce (AIEOP, s.d). Tuttavia è stato osservato nel tempo che i sopravvissuti possono riportare frequentemente sequele fisiche, cognitive, emotive e psicologiche e ciò ha portato a concentrare un’attenzione crescente alla qualità della vita dei piccoli pazienti durante e dopo il loro percorso di cura (Marusak et al., 2018). I bambini affetti da patologia oncologica possono andare incontro a possibili arresti o ritardi in alcune aree dello sviluppo, in particolare quella cognitiva, comunicativa, sociale, psicologica, fisica e motoria. Oltre alla malattia in sé, ciò che influenza maggiormente il corso dello sviluppo sono gli effetti neurotossici delle terapie e le frequenti ospedalizzazioni (Bonichini & Tremolada, 2019). Il presente studio pilota si propone di valutare lo sviluppo globale dei bambini di età prescolare durante il percorso di cura per la leucemia linfoblastica acuta. È stato coinvolto un piccolo gruppo di partecipanti di età compresa tra i 18 e i 28 mesi, di cui è stato valutato lo sviluppo cognitivo, motorio, linguistico, personale, sociale ed emotivo all’esordio della patologia e durante il percorso di cura, oltre che i livelli di comportamento adattivo e il temperamento. Inoltre i bambini durante le terapie hanno svolto attività motoria all’interno del centro di riferimento, grazie a un progetto dedicato. Un’ulteriore obbiettivo dello studio è stato quello di osservare l’impatto dell’attività motoria nel supportare lo sviluppo del bambino e migliorare il comportamento adattivo dei pazienti.