Un'indagine fMRI sulla risposta cerebrale a stimoli infantili uditivi in madri lesbiche: una prospettiva non-eteronormativa sul parental brain model

The scientific literature on the neurobiology of parental role shows a differential reactivity to infant simuli between the maternal and the paternal brain. However, it's important to keep in mind that mothers, in line with a role that they have been "given" by society, have in most cases a lager background in childrearing compared to the partners of the opposite sex. If we minimize the influence arising from the societal role difference, it's possible to study more directly to what extent relational variables, such as the parent's involvement in childcare and the sensitivity displayed during dyadic interaction with the child, play a role in determining that particular brain pattern known as parental brain. Understanding these aspects can be interesting given the fact that current parenting models are based on a heteronormative view of the parental couple and non-traditional family structures, although more and more prominent, are yet not extensively explored in research. Given these premises, this study aims to investigate in a sample of lesbian mothers the correlation between brain reactivity to auditory infant stimuli, measured through functional magnetic resonance imaging, the degree of involvement in childcare and the parent's emotional availability, with the purpose of understanding the generalizability od the parental brain model to homosexual parents and expand present knowledge on the neurobiological and relational basis of the parental role.

La letteratura scientifica in materia di neurobiologia della funzione genitoriale riporta una reattività differenziale a stimoli infantili tra il cervello materno e quello paterno. Tuttavia, è importante tenere in considerazione il fatto le madri, in linea con un ruolo che è stato “assegnato” loro dalla società, hanno, nella maggior parte dei casi, un bagaglio di esperienze di cura maggiore rispetto a quello dei loro partner di sesso opposto. Se si minimizza l’influenza legata a questa differenza di carattere sociale, è possibile studiare in maniera più diretta quanto, nel determinare quella particolare configurazione cerebrale nota come parental brain, entrino in gioco fattori relazionali quali il grado di coinvolgimento del genitore nelle cure parentali e la sua sensibilità durante le interazioni diadiche genitore-bambino. È interessante comprendere questi aspetti alla luce del fatto che i modelli attuali del parenting si basano su una visione eteronormativa della coppia genitoriale e che strutture familiari non tradizionali, seppure sempre più rilevanti, sono ancora poco esplorate alla ricerca. Date queste premesse, questo studio si propone di indagare, in un campione di coppie genitoriali lesbiche, la correlazione tra la reattività cerebrale a stimoli uditivi infantili, rilevata tramite risonanza magnetica funzionale, il grado di coinvolgimento da parte della madre nelle cure parentali e la sua disponibilità emotiva, al fine di comprendere la generalizzabilità del parental brain model a genitori omosessuali ed estendere le attuali conoscenze sulle basi neurobiologiche e relazionali della funzione genitoriale.