L'etica in educazione. La figura dell'educatore in una comunità mamma-bambino.

This thesis examines the mother-child relationship from an educational and moral perspective, focusing on the role of the educator in supporting and enhancing this crucial bond within a residential community setting. This research stems from my internship experience at the "Santa Chiara Community," managed by the "Il Lievito" Cooperative. This experience provided firsthand exposure to the complex realities faced by mothers and their children, including vulnerabilities such as alcoholism, prostitution, substance abuse, and psychopathologies, all of which threaten the mother-child dyad on physical, emotional, relational, and social levels. Following the internship, I was employed as an educator at the community. This profound personal and professional experience motivated me to further investigate this area for my thesis. The first chapter outlines the structure and operation of the "Santa Chiara Community," highlighting its modus operandi, educational goals, and the roles of the professionals involved. It analyzes the strengths and weaknesses of the program, as well as the relationship between the residents and the institution. The second chapter delves into the specific areas of intervention within the community, referred to as "nuclei": domestic violence, substance abuse, and maternal psychopathologies. Each nucleus is explored through a case study, presenting the lived experience of a resident, the challenges they face, and potential opportunities for change, ultimately aiming for their autonomy. Each case study is analyzed from both psychological and pedagogical perspectives, including the presentation of the Individualized Educational Plan developed by the team. The final chapter examines the educator's role in supporting the residents, considering both the challenges and the available resources. It begins by drawing on moral philosophy to provide a deeper understanding of the complexities and resources inherent in relational contexts, as well as the importance of teamwork and community-based education. In conclusion, the thesis offers personal reflections on the invaluable and delicate work of the educator, the resources available in this specific work environment, and potential suggestions for improvement.

Come argomento per Il mio elaborato finale ho scelto di analizzare sul piano educativo-morale la relazione mamma-bambino e il ruolo che l’educatore è chiamato a svolgere per migliorare questa delicata e fondamentale relazione. Ho scelto questo argomento a partire dall’esperienza di tirocinio accademico svolto presso la “Comunità Santa Chiara”,gestita dalla Cooperativa il Lievito. Questo tipo di esperienza mi ha permesso di incontrare e vivere quotidianamente situazioni delicate che coinvolgono le mamme e i loro figli: fragilità e vulnerabilità quali esperienze di alcolismo, di prostituzione ma anche di dipendenze da sostanze o psicopatologie che mettono a repentaglio la diade mamma-bambino sia a livello fisico che educativo e relazionale così come a livello sociale. Dopo il Tirocinio sono stata assunta come educatrice e questa intensa esperienza, sia umana che professionale, mi ha spinto a svolgere il lavoro di tesi proprio in questo ambito. Nel primo capitolo della tesi presenterò la struttura e la sua accoglienza evidenziando il suo modus operandi, le finalità e gli obiettivi del progetto educativo-formativo, analizzando le figure professionali che vi operano all’interno, rilevando punti di forza e di criticità, nonché il rapporto tra le ospiti presenti in Comunità e l’ente. Nel secondo capitolo prendo in considerazione nel dettaglio le aree di intervento attualmente presenti in struttura, chiamate “nuclei”: violenza domestica, dipendenza da sostanze e psicopatologie materne. Per ogni nucleo presento un “case work”, cioè una storia concreta di vita di un’ospite accolta in ComunitàSanta Chiara, degli ostacoli che giorno dopo giorno incontrano, offrendo delle possibili e valide opportunità di cambiamento, con l’obiettivo finale finalizzato all’autonomia delle stesse. A partire dal case work presento la problematica sia dal punto di vista psicologico che, a seguire, pedagogico educativo tramite la presentazione del Piano Educativo Individualizzato costruito dall’Equipe. Nell’ultimo capitolo del mio elaborato prendo in considerazione il ruolo dell’educatore nell’accompagnamento educativo delle ospiti, considerando certamente le problematicità ma anche le risorse su cui può far leva. Il capitolo prende avvio con spunti legati alla filosofia morale utili per comprendere in modo più approfondito le problematicità ma anche le risorse presenti in ogni contesto relazionale, così come la valenza e rilevanza del lavoro d’equipe e dell’educazione vissuta in contesto di comunità. In conclusione, presenterò alcune considerazioni personalisul prezioso e delicato lavoro dell’educatore, sulle risorse presenti nella mia tipologia di ambiente lavorativo e possibili suggerimenti per poterlo migliorare.