Definizione e potenzialità dell'agricoltura rigenerativa

Regenerative agriculture is a current topic of relative importance, but unfortunately, its spread is still limited, probably due to the uncertain and not yet widely accepted definition. Some countries have been practicing it for several years or have always done so, while others are still studying and experimenting with it, and yet others are sceptical about adopting this alternative form of agriculture. Regenerative agriculture addresses various environmental issues such as: decline in soil fertility, scarcity and extinction of biodiversity, deficit of soil organic matter and carbon, climate change, and the ineffective management of resources. It finds solutions through soil sampling and corresponding analysis, using advanced technological tools such as sensors and spectral images, NIR analysis, NDVI, remote sensing, drones, and DSS (Decision Support Systems). Based on the results obtained, it will be possible to understand how to act accordingly by adopting the proper agronomic practices described by regenerative agriculture. These practices include: minimal or no tillage, the planting of cover crops, extensive use of crop rotations, the use of compost or biofertilizers, exclusive use of plant protection products following integrated and organic pest control guidelines, integrating holistically managed grazing, promoting agroforestry and silvopasture. Therefore, regenerative agriculture could be a valid alternative for practicing agriculture sustainably, improving not only the productive aspects of crops, increasing organic matter and carbon in the soil, enhancing its fertility, and helping to alleviate world hunger, but also mitigating climate change, especially caused by greenhouse gas emissions, which are responsible for various environmental disasters and the diseases closely related to them that affect humans.

L’agricoltura rigenerativa è un tema attuale, di relativa importanza, ma con diffusione purtroppo ancora limitata, probabilmente per la definizione incerta e non affermata; alcuni paesi la praticano già da diversi anni o l’hanno sempre praticata, altri la stanno ancora studiando e sperimentando, altri ancora sono scettici nel praticare questa agricoltura alternativa. L’agricoltura rigenerativa affronta diverse problematiche di tipo ambientale come; la diminuzione della fertilità del suolo, la scarsità e l’estinzione della biodiversità, il deficit della sostanza organica e carbonio nel suolo, i cambiamenti climatici, la gestione inefficace delle risorse e trova delle soluzioni, attraverso dei campionamenti e la corrispettiva analisi del suolo, per mezzo di alcuni strumenti tecnologici all’avanguardia come ad esempio; sensori e immagini spettrali, analisi NIR, NDVI, telerilevamento, uso di droni e utilizzo dei DSS, le quali in base ai risultati ottenuti si potrà capire come agire di conseguenza, adottando le giuste pratiche agronomiche, descritte dall’agricoltura rigenerativa. Queste pratiche consistono: nella lavorazione del terreno con la minima e assenza di lavorazione del suolo, la semina di cover crops e colture di copertura, largo impiego di rotazioni colturali, utilizzo di concimi come il compost o biofertilizzanti, utilizzo esclusivo dei prodotti per la difesa delle piante seguendo le direttive della lotta integrata e biologica, integrare il pascolo gestito in modo olistico, promuovere l’agroforestazione e la silvopastorizia. L’agricoltura rigenerativa quindi potrebbe essere una valida alternativa per fare agricoltura in modo sostenibile, migliorando non solo l’aspetto produttivo delle coltivazioni, aumentando la sostanza organica e il carbonio nel suolo, incrementando la sua fertilità, sopperendo di conseguenza la fame del mondo, ma anche mitigando il cambiamento climatico causato in modo particolare dalle emissioni di gas serra, responsabili dei diversi disastri ambientali e delle malattie oncologiche che colpisce l’essere umano.