Questa tesi esplora l’interazione cross-modale tra musica e percezione del vino, analizzando se e come l’esposizione a stimoli musicali possa influenzare l’esperienza sensoriale della degustazione. Attraverso una rassegna critica di cinque studi propedeutica allo stato attuale della ricerca, si evince che le caratteristiche emotive e qualitative della musica influenzano la percezione di attributi sensoriali del vino quali dolcezza, acidità, complessità e gradimento complessivo. Inoltre, si evidenzia che la congruenza tra musica e vino potenzia la percezione di specifici attributi e che tale effetto si manifesta tanto nei neofiti quanto nei professionisti del settore vinicolo. La discussione finale da un lato palesa alcune criticità metodologiche, come la limitata varietà di vini analizzati e la mancata standardizzazione di alcune condizioni sperimentali (temperatura, l'ossidazione, la tipologia di bicchiere), e dall'altro suggerisce direzioni future per una ricerca più rigorosa, tra cui l’inclusione di stimoli sonori più variegati e la collaborazione tra esperti di musica e vino nella progettazione degli studi
L’esposizione alla musica altera la percezione del vino?
CASOTTO, FABIO
2024/2025
Abstract
Questa tesi esplora l’interazione cross-modale tra musica e percezione del vino, analizzando se e come l’esposizione a stimoli musicali possa influenzare l’esperienza sensoriale della degustazione. Attraverso una rassegna critica di cinque studi propedeutica allo stato attuale della ricerca, si evince che le caratteristiche emotive e qualitative della musica influenzano la percezione di attributi sensoriali del vino quali dolcezza, acidità, complessità e gradimento complessivo. Inoltre, si evidenzia che la congruenza tra musica e vino potenzia la percezione di specifici attributi e che tale effetto si manifesta tanto nei neofiti quanto nei professionisti del settore vinicolo. La discussione finale da un lato palesa alcune criticità metodologiche, come la limitata varietà di vini analizzati e la mancata standardizzazione di alcune condizioni sperimentali (temperatura, l'ossidazione, la tipologia di bicchiere), e dall'altro suggerisce direzioni future per una ricerca più rigorosa, tra cui l’inclusione di stimoli sonori più variegati e la collaborazione tra esperti di musica e vino nella progettazione degli studiFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/82406